Attentato con dinamite nella bisca clandestina
Attentato con dinamite nella bisca clandestina Attentato con dinamite nella bisca clandestina Alloggio semidistrutto in via Monte Nero 2 - Al momento dello scoppio (racket?) non c'era nessuno Una bomba «di avvertimento» è stata fatta scoppiare, ieri sera, in una bisca di via Monte Nero 2, al piano rialzato. Al momento dell'esplosione pare che nella casa da gioco clandestina non vi fosse nessuno: in caso contrario l'attentato avrebbe avuto conseguenze tragiche. Secondo le prime indagini del commissariato Barriera di Milano e dei vigili del fuoco, l'ordigno — si tratterebbe di tritolo o dinamite — è stato posato sulla piccola finestra che si apre sul pianerottolo, accanto alla porta dell'alloggio. La deflagrazione, avvenuta pochi minuti dopo J le 21, ha fatto saltare il muro, la porta, tutti i vetri dell'alloggio e parte dell'intero edificio, ha incrinato la scala e I scoperchiato la botola di una soffitta, al quinto piano. Se in quel momento un'inquilino fosse entrato o uscito dalla casa, avrebbe trovato sicura morte. Quando è giunta la polizia, si è pensato subito allo scoppio di una bombola o di gas metano, perché alcune tubature erano spezzate. Ma una circostanza, insospettendo gli agenti, ha fatto avanzare un'altra ipotesi. Non si riusciva infatti a identificare il proprietario dell'alloggio semidi- strutto, né gli altri inquilini sapevano indicare chi vi abi tasse. Entrati, attraverso il varco aperto dalla bomba, nell'abitazione, gli agenti han no scoperto così la bisca. In una stanza c'era un tavolo con panno rosso (allegra variante del tradizionale panno verde), in un'altra era installato un bar. La sala da gioco aveva le pareti imbottite, le finestre blindate, una ventola di aerazione. E' probabile che l'appuntamento con i giocatori fosse per un'ora più notturna, per cui l'attentatore o gli attentatori (probabili rivali nel «racket delle bische») hanno potuto agire tranquillamente, e senza rischiare troppo.
Luoghi citati: Milano
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