Ad Aprile un Derby drammatico invasione di pista e bastonate

Ad Aprile un Derby drammatico invasione di pista e bastonate Record a Roma dopo una vergognosa contestazione Ad Aprile un Derby drammatico invasione di pista e bastonate (Nostro servizio particolare) Roma, 13 ottobre. Un Derby del Trotto drammatico. Tor di Valle e l'ippica italiana hanno vissuto oggi una delle loro giornate più tristi, la vittoria di Aprile passa purtroppo in secondo piano anche se conquistata a tempo di record. Incidenti sono scoppiati dopo la corsa che precedeva il Derby, vinta da Sansovino su Kleber; in retta d'arrivo la giuria aveva squalificato Barcella — della torinese Scuderia Spartana e guidata da Pino Rossi — per una rottura negli ultimi 200 metri. Una rottura forse breve, ma il regolamento è tassativo: negli ultimi 200 metri ( o in tutta la dirittura d'arrivo se inferiore a tale lunghezza) la rottura è colpita con l'immediata squalifica. Una parte del pubblico protestava contro la decisione, un gruppo — invero abbastanza sparuto — decideva di invadere la pista invocando la restituzione delle scommesse o l'annullamento della corsa. Una richiesta insostenibile, dettata forse dalle solite esigenze dei «bookmakers clandestini», la cui attività diventa ogni giorno più deleteria. Gli «invasori» erano ancora sul terreno quando 1 17 cavalli del Derby sono scesi in pista per le sgambature che precedono la corsa. A un certo momento gli «invasori» sembravano convinti a cedere, dalla tribuna si levavano continue urla di «fuori, fuori», accompagnate anche da pesanti insulti tipicamente romaneschi. Lo starter decideva di tentare. Chiamava i 17 cavalli dietro le ali della macchina e dava la partenza, sulla retta opposta a quella delle tribune. I «contestatori», a questo punto, tornavano sulla pista, i cavalli si avvicinavano e all'ultimo momento la giuria riteneva opportuno suonare la sirena di pericolo e fermare la corsa. I pochi carabinieri ed agenti di p.s. presenti non erano fino ad allora intervenuti. Fermata la corsa, i cavalli erano riportati in scuderia. Di qui uscivano subito dopo, armati di nodosi randelli, gli uomini di scuderia; con loro anche alcuni guidatori, impegnati ed anche non impegnati nel Derby. Gli «invasori» erano affrontati, alcuni ricevevano una dura lezione. Intanto i dirigenti del trotto nazionale valutavano la situazione. Correre o no? Senza dubbio la corsa era falsata; molti cavalli avevano scaricato nell'attesa, nel tratto di gara disputato, nel rientro anzitempo alle scuderie, gran parte della loro carica nervosa. Alla fine si decideva di correre ugualmente ed i cavalli erano rimandati in pista C'era ancora ti- lis, Dettling, Andraz, Laureato, Adamas; all'esterno c'erano Aprile e Arpino, Bolivan era in leggero ritardo. Dopo un giro, decisa avanzata di Adamas, a cui si opponeva Andraz Ano alla terzultima curva; Adamas andava allora al fianchi di Danzica, sempre nella scia di Coderò. Neapolis era quarto con vicino Andraz seguito da Laureato ed Aprile. A 500 metri dal traguardo (all'imbocco cioè dell'ultima curva) Coderò allungava il passo ed Adamas accennava ad essere in crisi; al largo progrediva Aprile. In retta d'arrivo Danzica partiva all'attacco di Coderò ed i due cavalli lottavano strenuamente, ma sul ciglio esterno della pista guadagnava terreno a vista d'occhio Aprile. more di qualche nuovo colpo di testa, ma ora c'erano anche abbastanza carabinieri per formare un cordone al bordo della pista. Alle 17,04, con 50 minuti di ritardo sull'orario previsto e dopo uno spettacolo deplorevole, finalmente arrivava il «via» alla prova, con i suoi 66 milioni in palio (30 per il proprietario del vincitore) su 2600 metri. Erano in rottura Big, Delfo, Amarante, Pistillo, Achimelec, Revillon. Coderò, guidato da Gian Carlo Baldi, scattava subito in testa e dopo 300 metri Danzica era nella sua scia: impressionante lo scatto della femmina, una delle maggiori candidate al successo, anche se il pubblico romano aveva eletto favorito il «pupillo» del Centro-Sud, Adamas. Dietro Danzica, venivano Neapo- I tre sono piombati quasi insieme sul traguardo, il giudice d'arrivo è ricorso al fotoAnish per stabilire l'ordine d'arrivo, ma tutti erano sicuri: ha vinto Aprile. Appena più indietro intanto Bolivan era quarto davanti ad Andraz. Il tempo di Aprile — l'19"4/10 al km — è il nuovo record della corsa, inferiore di un secondo esatto a quello stabilito due anni fa da Sharif di Jesolo. e. r. 47» Derby del Trotto (L. 66 milioni, m. 2600): 1. Aprile (Nello Belle»; 2. Danzica (Nogara); 3. Coderò (G.C. Baldi); 4. Bolivan (Rossi); 5. Andraz (Casoli). 17 partenti. Tempo al km l'19"4/10. Totalizzatore: vinc. 250; piazz. 37-18-41; acc. 210.

Luoghi citati: Andraz, Casoli, Danzica, Nogara, Roma