L'Alessandria sconfitta a sei minuti dal termine

L'Alessandria sconfitta a sei minuti dal termine L'Atalanta vince 1-0 con un gol di Marchetti L'Alessandria sconfitta a sei minuti dal termine (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 13 ottobre. L'ex juventino Marchetti, a sei minuti dal termine della partita, lui fatto crollare i sogni d'imbattibilità dell'Alessandria ed ha tolto dai pasticci Heriberto Herrera, la cui panchina, in un clima di accesa contestazione che prende origine al di Inori dell'ambiente sociale dell'Atalanta, appariva piuttosto in pericolo. Il risultato, anche se è giunto quasi per caso, in seguito all'unico errore del portiere alessandrino Pozzani, quasi sul finire di un incontro giocato prevalentemente a metà campo, va definito giusto. E' logico il rimpianto dell'Alessandria per aver visto sfumare >a soli sei minuti dalla fine, uno zero a zero sino a quel momento sapientemente costruito con una fitta, esasperante melina a centrocampo. La prevalenza di gioco soprattutto nella ripresa, è stata tuttavia dei nerazzurri bergamaschi, senza contare che l'arbitro Falasco, già alla mezz'ora del primo tempo, aveva loro negato un gol di Rizzati, dopo un'azione viziata, secondo alcuni osservatori, da un fuorigioco del marcatore, e secondo noi, invece, da un fallo piuttosto dubbio di Muslello sul portiere alessandrino. L'Atalanta, sia pure con i nervi tesi, almeno inizialmente, in conseguenza dell'improvvisa crisi al vertice della società, ha esercitato una maggiore pressione che i grigi si sono accontentati di contrastare abilmente a metà campo, senza perù far seguire alla monotona rete dei passaggi per tenere la palla, Va fondo improvviso per trasformare la melina in un insidioso contro¬ piede. L'undici dì Castelletti, in altre parole, dopo aver osato nei primi 45' qualche spunto in profondità, nella seconda parte delta gara, si è palesemente lasciato incantare dal miraggio dello zero a zero. Ciò ha consentito, agli avversari, di premere in area con maggiore insistenza sino a mettere a segno il gol decisivo. Nessun dramma comunque per questa sconfitta, dato il calibro degli antagonisti, per un'Alessandria il cui orizzonte si limita a guardare la classifica dal fondo sino a metà. Se l'Atalanta non è riuscita a corredare il risultato positivo, ciò è indubbiamente merito dell'attento, implacabile controllo dei grigi che hanno avuto in Barbiero, Vanara, Colombo e Volpato, gli elementi più contìnui ed efficaci, ed in Pozzani il quasi incolpevole protagonista dell'errore decisivo. Il portiere grigio non è riuscito a rimediare ad un errato intervento altrui, ma sarebbe ingiusto per questo, disconoscere le molte, efficacissime parate effettuate prima o dopo questo intervento, dal bravissimo numero uno alessandrino. La prima azione pericolosa è stata dei grigi al 13', con uno scambio tra Manueli e Dalle Vedove che ha obbligato il portiere bergamasco all'uscita. Cipollini ha perso la palla, ma il numero 10 alessandrino non e stato più in grado di controllarla e l'azione è sfumata. Dopo questa fiammata, il gioco ha ristagnato a metà campo, fino alla mezz'ora, quando Pozzani caricato da Musiello, ha perso la palla su un cross di Russo da sinistra e non ha potuto opporsi alla ribattuta in rete di Rizzali. Il segnalinee aveva sbandierato subito, ma l'arbitro ha lasciato che l'azione si concludesse prima di comandare la punizione a favore dei grigi. Di qui l'impressione di un fuorigioco di Rizzati che, francamente, non abbiamo visto. Nella ripresa, l'Alessandria ripresentava Reja lasciando negli spogliatoi Do'.so e spostando Vanara nella posizione dì finta ala sinistra, occupata dapprima dallo stesso Dolso. Ci si aspettava un gioco più arioso in contropiede, ma l'appoggio di Reja (che ha tuttavia superato il collaudo dal punto di vista fisico) si limitava ad accentuare la capacità dei grigi nella melina, rallentando tuttavia la rigidità delle marcature. L'Atalanta cresceva di tono, premeva con sempre maggiore insistenza, l'Alessandria prendeva fiato ogni tanto congelando la palla a metà cam,w, senza riuscire tuttavia a rompere l'orizzontalità del suo gioco con sufficiente frequenza. I soli due contropiede dei grigi finivano con un tiro alto di Dalle Vedove e un gol di Baisi giustamente annullato per fuorigioco. Poi. all'84', il colpo di scena decisivo. Su punizione a tre quarti campo, per un inutile fallo di Dalle Vedove su Russo, Pozzani, proiettatosi per raccogliere in presa alta lo spiovente dello stesso Russo, veniva sbilanciato da un compagno (forse Dalle Vedove) e perdeva la palla. Nella mischia il più pronto di tutti era Marchetti che metteva in rete a porta vuota. Gianni Pignata Atalanta: Cipollini; Percassl, Divina; Mastropasqua, Andena, i Marchetti; Scala, Gaiardi, Musiello, Russo, Rizzati. Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Vanara, Barbiero, Colombo; Manueli, Volpato, Baisi, Dalle Vedove, Dolso (Reja dal 46'). Arbitro: Falasca.

Luoghi citati: Alessandria, Bergamo