L'Aosta in dieci ha sfiorato il successo con gli astigiani di Fabio Vergnano

L'Aosta in dieci ha sfiorato il successo con gli astigiani L'Aosta in dieci ha sfiorato il successo con gli astigiani (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 6 ottobre. Nulla di fatto tra Aosta e Asti. Le due squadre reduci rispettivamente dal pareggio di Imperia e dalla brillante vittoria con il Borgosesia, non sono andate più in là di uno 00, che premia maggiormente la caparbietà della formazione aostana, rimasta in dieci uomini dopo soli venti minuti di gioco. Proprio quest'ultimo episodio, scaturito da una assurda decisione dell'arbitro Verzeri, che espelleva al primo fallo il mediano Pernettaz, ha influito in modo decisivo sull'andamento di tutto l'incontro. Da quel momento I giocatori si sono innervositi dando il via ad una lunga serie di falli, che l'arbitro ha cercato inutilmente di arrestare, fischiando ogni mìnimo accenno di gioco duro, con interpretazioni del regolamento a volte discutìbili. Ma evidentemente la volontà del giocatori era superiore all'in¬ capacità di Verzeri. Infatti le squadre svolgevano un gioco piacevole, con manovre ben congeniale, che però, sia per imprecisione delle punte, sia per la bravura delle difese, non riuscivano a sfociare in gol. Le uniche vere occasioni le avevano la mezz'ala rossonera Soncin, che risolveva una mischia con un tiro di poco a lato, e lo stopper Joux che sferrava una grande botta da 40 metri, sfiorando il palo alla destra di Fioravanti. La ripresa s'iniziava sullo stesso tono. L'Aosta partiva a spron battuto, collezionava diverse punizioni dal limite, che però non venivano sfruttate da Erldano e Perruquet. Proprio quest'ultimo, sostituto dell'ala titolare Gambero, oggi squalificata, risultava il punto debole della formazione aostana. Inconcludente, in netto ritardo di forma, l'ala rossonera falliva alcune favorevolissime occasioni, la più clamorosa delle quali al 60', quando solo al centro dell'area non raccoglieva un dosato passaggio di Prandìni e mancava incredibilmente la palla. Un gol già fatto. Gli uomini di Donna, veramente encomiabili, non si scoraggiavano e si gettavano ancora all'attacco, trascinati da Soncin, oggi un vero dominatore, ma arrivati in fase conclusiva si perdevano, non riuscivano a tradurre in gol la grande mole di gioco che creavano. Da parte loro gli astigiani si limitavano a rintuzzare gli attacchi di Furlan e compagni, con rapidi contropiedi, che però non procuravano die alcuni calci d'angolo. SI giungeva, tra un'ammonizione e l'altra (ben cinque nomi sono finiti sul taccuino dell'arbitro) al 34'. Protagonista della più bella azione della partita era ancora Soncin. La mezz'ala, liberatosi in dribbling di due avversari, calciava ad effetto sfiorando l'incrocio dei pali a portiere ormai fuori causa. Era l'ultima azione. Fabio Vergnano

Luoghi citati: Aosta, Asti, Imperia