JUVENTUS, sbagliando si perde

JUVENTUS, sbagliando si perde Sconfitta a Bologna; bel gioco ma molte occasioni sprecate JUVENTUS, sbagliando si perde I bianconeri hanno perduto soltanto perché non hanno concretizzato le azioni da gol e perché Cuccureddu sull'I a 1 si è fatto parare un rigore - Bene la coppia Spinosi-Morini -1 migliori: Furino, Cuccureddu - Il Bologna s'è battuto con grinta (Dal nostro inviato speciale} Bologna, 6 ottobre. Adesso diranno che il calcio all'olandese della Juventus è una fantasia da abbandonare subito, che il Bologna ha vinto in contropiede e di conseguenza hanno ragione i «conservatori». Nulla di più falso, anche se nel calcio la verità è spesso manipolata secondo i gusti: la Juventus ha perso al Comunale una partita che meritava di vincere, soltanj to perché non ha concretizzato le j azioni da gol create soprattutto i nel primo tempo e perché Cuccureddu sull'uno a uno si è fatto parare un rigore da Buso, il quale ha riscattato in occasione del penalty alcune incertezze dimostrate nel primo tempo. Se si aggiunge che Zoff ha «dormito» alquanto sul tiro a parabola di Cresci che ha deciso il match a diciotto minuti dalla fine (diciotto minuti di forsennato e vano | arrembaggio bianconero) ecco completato il quadro di questa prima sfortunata trasferta juventina in campionato. Non c'è da gridare allo scan| dalo. la squadra di capitan Ana| stasi ha saputo spesso prendere lo spunto da umiliazioni cocenti per avviarsi a stagioni poI sitive (e tanto prima è arrivata ! la botta meglio è stato, lo insegna l'andamento delle passate stagioni), tuttavia non c'è neppure da essere allegri, considerando i problemi che sono affiorati nei novanta minuti di Bologna. Si sono ripetuti il risultato e l'andamento di partita di I Francoforte sull'Oder: Parola deve mettere faccia al muro — quello in fondo al campo Marchi, con la porta disegnata come un I tiro a segno — Bettega ed AnaI stasi per insegnare loro a ritroi vare il senso della porta. Nessuna squadra, neppure l'Ajax dei bei tempi, poteva permettersi di sprecare tanto football come ha fatto la .Juventus in Germania Est e in Emilia. Il problema dei gol falliti sotto porta rischia di diventare cronico, ed appare un pc' grottesco il ricorso finale ad Altafini come salvatore della patria bianconera. Al problema del gol che non airiva, o almeno in proporzione al gioco, si lega anche quello del rendimento di Causio: il barone si batte con il massimo impegno ma non ha ancora il passo della mezz'ala, dell'interno che serve alla Juventus a fianco di un'ala di punta qual è senza dubbio Damiani, malgrado dal momento dell'acquisto venga spacciato per un novello Domenghini. Damiani torna, ma non con la necessaria prontezza a coprire la zona, tant'è vero che il diretto avversario (nell'occasione il diciottenne Paris esordiente in serie A) spesso può andare avanti a centrare indisturbato. Causio le cose migliori le fa pure lui sulla fascia laterale, al centro del terreno troppo spesso preferisce portare la palla anziché lanciarla. Sfasature, comunque, che nel primo tempo sono scomparse o quasi in un gioco corale, piacevole e rapido, che sono balzate evidenti nella ripresa quando la organizzazione di squadra avrebbe dovuto soccorrere per avere ragione di un avversario combattivo e deciso anche se privo di elementi chiave quali Bulgarelli, Bellugi e Caporale. Ai bianconeri mancava Scirea, ma la coppia centrale Spinosi-Morini se l'è cavata pulitamente, malgrado Savoldi fosse in giornata di grazia ed abbia segnato un gol da manuale. Semmai è stato Gentile a soffrire sempre di più con il passare dei minuti il generosissimo Landini, ed ha stupito che Parola non abbia tentato di mettergli addosso Cuccureddu, il quale è rimasto a lungo ad aspettare vanamente palloni sulla fascia sinistra del terreno. Furino. Capello e lo stesso Cuccureddu (se si dimentica l'episodio del rigore), sono stati i migliori fra i bianconeri: Furino in particolare, meraviglioso per slancio e lucidità nel convulso finale. Damiani ha iniziato a razzo ed ha concluso al rallentatore, maltrattato è vero dal giovane Paris, il quale ha finito per essere espul- so a due minuti dalla fine su un ennesimo intervento duro che lo stesso Damiani ha sottolineato astutamente con un bel volo. Lattanzi, un arbitro facile all'ammonizione, ora encomiabilmente severo ora incerto, ha abboccato e per il giovane rossoblu la gara è finita con due minuti di anticipo. Il Bologna si è battuto al massimo. Pesaola ha infoltito il centrocampo correndo il rischio di lasciare spazio a Cuccureddu, ma visto che i bianconeri non hanno sfruttato a fondo la situazione, ha avuto ragione lui. Savoldi. Landini, Pecci, Cresci e lo stesso Roversi sono stati fra i migliori, mentre ha collezionato errori su errori il libero Battisodo. Il «petisso» ha affidato Anastasi a Cresci, Damiani all'esuberante Paris, Bettega a Roversi, mentre Massimelli si è sacrificato con alterna fortuna su Causio. Ghetti è rientrato su Causio, Maselli ha cercato di disturbare Capello nelle sue sortite. Da parte bianconera Gentile a soffrire su Landini. Morini contro Savoldi, Cuccureddu spesso inoperoso a sinistra, mentre sul fronte opposto Pecci a tratti spadroneggiava a centrocampo. L'inizio della gara è stato spumeggiante, da applausi, con i quarantamila spettatori avvinti dai continui capovolgimenti di fronte. La Juventus è andata vicina al gol già al 5' con una bordata di Cuccureddu a fil di montante (tocco di Causio su punizione). Alcuni contrattacchi del Bologna ben bloccati, poi all'8' palleggio volante Anastasi-BettegaAnastasi: sulla botta de! centravanti Buso ha respinto a fatica. In pieno forcing juventino è arrivato il gol bolognese. Savoldi a centrocampo ha allargato su Roversi a destra, poi è scattato in avanti per raccogliere al volo di destro il cross del terzino e fare secchi in un colpo solo Morini, Spinosi e Zoff. Palla al centro ed immediato pareggio, complice Battisodo che ha allungato maldestramente la palla indietro a Buso. Damiani è scattato prontamente e con un tiro cross ha mandato la palla a carambolare sul montante della parte opposta: al rimbalzo Anastasi ha messo in rete da tre passi. Lo stesso Anastasi al 26' ha fallito clamorosamente la palla-gol più pulita di tutta la gara, servitagli su un piatto d'argento da Cuccureddu liberatosi sul fondo per il cross. Pietruzzo con tutta calma l'ha appoggiata fiaccamente, e la difesa ha recuperato. Il Bologna ha reagito al 34'. Pece; con una botta da lontano j ha colpito la traversa, ma il conto è stato immediatamente pareggiato da Cuccureddu il quale, con una punizione a parabola, tagliata con l'interno destro, ha mandato la palla sulla faccia interna del montante alle spalle di Buso: Bettega in corsa l'ha messa sul fondo a rimbalzo. Altro ritmo, ma più cattiveria nella ripresa. Frequenti gli scontri, ripetuti gli interventi di Lattanzi. La Juventus ha assaltato con foga, al 7' Damiani, entrato in area dalla destra, è stato agganciato da Paris, ma Cuccureddu ha calciato il conseguente penalty giusto dalla parte ove era andato Buso, rubando qualche frazione di secondo al regolamento. Sullo slancio Cuccureddu è finito addosso al portiere colpendolo, è nato un parapiglia sedato alla meglio da Lattanzi. La pressione bianconera si è intensificata con il passare dei minuti, mentre il Bologna si è accontentato di replicare con contropiedi che hanno avuto in Landini il maggiore protagonista. Al 24' pròprio sullo spunto di Landini concluso da un cross, Morini ha sfiorato la palla fra petto e braccio, ma era a due passi dall'avversario e non poteva certamente trattarsi di rigore. Tre minuti dopo il Bologna a conclusione di una rapida sortita ha vinto il match. Lattanzi ha concesso una punizione per un fallo di Gentile su Landini, Pecci ha toccato la palla lateralmente all'accorrente Cresci, il quale da venticinque metri ha azzeccato un pallone forte, con una lieve parabola calante, che si è infilato nel sette alla destra di uno Zoff nettamente sorpreso. Parola ha mandato in campo Altafini al posto di Causio al 28'. la Juventus si è rovesciata nell'area rossoblu con una serie di assalti più tumultuosi che precisi. Sono aumentati gli scontri. si è verificata a due minuti dalla fine l'espulsione del giovane Paris, ma proprio a conclusione del match con la Juventus sbilanciata in avanti, si è presentata al Bologna una nitida occasione da gol. E' andato via Landini, ha centrato dalla parte opposta del terreno, ma Ghetti è arrivato in ritardo sul cross, del compagno Bruno Perucca | | I ! I I I i Il gol di Anastasi non Bologna 2 •• Buso ••• Roversi •• Paris • Battisodo •• Cresci •• Maselli •• Ghetti ••• Pecci ••• Savoldi * Massimelli ••• Brugnera ••• Pesaola Arbitro: Lattanzi Reti: Savoldi al 20', Cresci al 72' Juventus 1 ••• ••• ••• Zoff Cuccureddu Gentile Furino Morini Spinosi Damiani Causio 73' Altafini Anastasi Capello Bettega Parola Anastasi al 21' e

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Francoforte, Germania Est