Watkins Glen è stato il calvario di Clay di Michele Fenu

Watkins Glen è stato il calvario di Clay Watkins Glen è stato il calvario di Clay Le Ferrari dello svizzero e di Niki Lauda (ritirato) non sono mai riuscite a inserirsi nella lotta - Ha vinto l'argentino Reutemann (Brabham) davanti al compagno Pace - Emerson Fittipaldi (4°) si è assicurato il titolo mondiale con una gara giudiziosa (Dal nostro inviato speciale) Watkins Glen, 6 ottobre. La più lunga giornata del campionato del mondo era cominciata presto. Mentre carovane di vetture con le targhe di tutti gli Stati americani si aggiungevano al gigantesco parcheggio sorto intorno all'autodromo di Watkins Glen, tecnici e meccanici delle varie squadre raggiungevano i garages per ultimare la preparazione delle macchine. Quelli della Ferrari avevano lavorato ieri sino a mezzanotte per sostituire i motori delle 312B3 di Regazzoni e di Lauda. Alle 13 (le 18 in Italia) un primo assaggio della pista per le prove «libere» Al termine dei venti minuti di prove, Regazzoni e Lauda sono soddisfatti. «Questi — dicono, e toccano ferro — sembrano motori buoni». Lo svizzero ha girato con il pieno di benzina (circa 195 litri). E' tranquillissimo e scherza con Montezemolo. Il via viene dato alle 15,40 (20,40 in Italia): in ritardo, per aspettare Andretti, che poi nemmeno parte per problemi di benzina. Reutemann (Brabham) precede tutti, e Fittipaldi e Regazzoni. Nel primo giro, il carosello sfila in quest'ordine: Reutemann, Hunt (Hesketh), Pace (Brabham), Lauda, Scheckter (Tirrell), Fittipaldi, Regazzoni e Watson (Brabham). Alla tornata successiva, delusione del clan Ferrari: Watson supera Regazzoni, che al terzo passaggio viene passato anche da Merzario. Lo svizzero viaggia sul piede di l'45"5, quasi due secondi in più che nelle prove libere. Il, motore suona bene, forse — si dice alla Ferrari — sono i fieni o le gomme. Dopo dieci giri, Reutemann e Hunt conti-i nuano la loro corsa a sé, men-1 tre Fittipaldi (sesto) ha quasi i 10 secondi su Regazzoni. ! Al tredicesimo passaggio, | Mass (McLaren) supera Regazzoni, che nel giro successivo retrocede ancora di un posto ad opera di Peterson (Lotus). Lo svizzero è undicesimo, cosa sta succedendo? Quindicesima tornata: Re¬ gazzoni torna al box, indicando il pneumatico anteriore destro. I meccanici, in venti secondi, sostituiscono la gomma e, per sicurezza, anche quella di sinistra. Lo svizzero riparte. Ormai, però, le spe- i ranze sono ridotte al lumicino. La corsa prosegue con Reutemann al comando davanti a Hunt, Pace, Lauda, Scheck- ! ter, Fittipaldi, Watson e Mer- ! zario. Regazzoni è dicianno-1 vesimo e al ventesimo giro è j doppiato da Reutemann. Tut- ' ti i discorsi della vigilia, le tattiche, le illusioni e le speranze tramontano. Lo svizzero prosegue il suo ritmo purtroppo deludente. Fittipaldi a questo punto è vicinissimo al titolo mondiale e non siamo neanche a metà corsa. Ventiquattresimo giro: Regazzoni ritorna al box. I meccanici gli controllano la sospensione anteriore, in particolare l'ammortizzatore destro. Lo svizzero, sin dal primo passaggio, non riusciva a girare normalmente nelle vie. Che malinconia per noi. I E siamo a trenta giri, metà di questa disgraziatissima ! gara. In testa Reutemann e i Hunt, poi Pace, Scheckter, j Fittipaldi, che viaggia sul velluto, Merzario, Lauda, Watson e Peterson. La corsa continua, anche se quella per il titolo mondiale è finita. Brambilla si ritira (iniezione), Watson supera Lauda (32' tornata), Peterson si ferma al box, poi si riavvia con il motore borbottante. Alla Ferrari si preparano a curve destrorse. « Nel pneu-, matico — spiega Caliri — si| è rilevato un normale consu-; 7iio, ma non è questione di\ gomme. Adesso gli abbia-\ mo cambiato la taratura I dell'ammortizzatore ». Regazzoni rientra in gara, ma ormai tutto pare davvero finito. E poiché a botta si aggiunge botta, ecco Lauda, nel frattempo, perdere terreno ed essere superato da Scheckter, Fittipaldi e Merzario. E' sesto, mentre il compagno di squadra naviga nelle retro¬ soccorrere anche l'austriaco, ma intanto il tormento di Regazzoni continua. Al trentaquattresimo giro altra sosta al box. Riparte, da professionista, con un ritardo di quattro toniate. In questo momento è, sinceramente, da ammirare. Chi, al suo posto, non avrebbe voglia di scappare, di fuggire da questo maledetto circuito? Tre giri ed anche Lauda si arresta davanti ai desolati meccanici di Maranello. Anche per l'austriaco sono gli ammortizzatori ad aver fatto cilecca. Si ritira. Il dramma di Regazzoni e della Ferrari passa in secondo piano davanti alle notizie sull'atroce morte di Helmut Koenigg, che cominciano a diffondersi solo verso la fine della corsa. Reutemann si avvia senza problemi verso la conclusione della gara e del campionato, seguito da Hunt, Pace, dal neo-campione del mondo Fittipaldi, da Watson e da Depailler. Anche Scheckter (uscito di pista senza conseguenze) Merzario (motore) si ritirano. Un ultimo colpo di scena: al 55" giro, cioè a quattro dal termine, Pace supera Hunt, in difficoltà per la frizione. Finisce così, con il trionfo del Sudamerica: 1) Reutemann (Argentina), 2) Pace (Brasile), e campione del mondo Fittipaldi (Brasile). Stasera a Buenos Aires e a Rio si faranno le ore piccole: tango, samba e cha cha cha, mentre noi siamo qui a morderci le dita. Michele Fenu Fittipaldi, quarto a Watkins Glen, s'è laureato campione

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Buenos Aires, Italia, Maranello, Rio, Sudamerica