L'Urss (come sempre) manca di fantasia
L'Urss (come sempre) manca di fantasia I sovietici contro la Roma faticano a conquistare il pari (1-1) L'Urss (come sempre) manca di fantasia (Dal nostro inviato speciale) Roma, 29 settembre. La partita amichevole di Roma faceva parte del programma studiato dal nuovo commissario tecnico Beskov, programma tendente alla ricostruzione della nazionale sovietica. I «rossi» di Mosca sono scesi all'Olimpico nella formazione che Beskov intende allestire per sostituire quella di qualche mese fa, ormai «pensionabile». Dei vecchi sono rimasti in tre: il terzino centrale Olshanski (70 volte nazionale), il centrocampista Fedotov e l'attaccante Blochin. Tutti gli altri sono poco più che ragazzi con la sorpresa di un nord-corea¬ no (An) e di un greco (Hadzipanagis), entrambi utilizzabili nonostante la loro origine straniera. Sono nati in Russia da genitori stranieri. Come tutte le formazioni nuove, anche la rappresentativa deil'Urss ha molti problemi. Beskov vuole dare alla squadra un duplice assetto tecnico: difesa chiusa con quattro terzini in linea disposti alla marcatura a zona, con intercambiabilità di compiti, ma sempre attenti a non sguarnire il settore; centrocampo «pieno» con quattro «corridori» disposti a difendere e ad attaccare a seconda delle circostanze, e due sole punte. Il migliore di queste è senza dubbio l'ala sinistra Blochin. Oltre a Blochin non sapremo chi ricordare nella graduatoria di merito. Sono tutti eguali, vengono chiaramente dalla stessa scuola, giocano un calcio studiato, non spontaneo. La nazionale deil'Urss è squadra massiccia, combattiva, ma senza fantasia ed estro. I limiti stanno qui. Contro una Roma guardinga, secondo la tattica di Liedholm, gli ospiti hanno faticato parecchio a conquistare e poi a difendere il risultato di parità (1 a 1). Certo i «rossi» hanno giocato di più, hanno premuto a lungo, ma mai o quasi mai hanno impensierito Ginulfi. La partita ha alternato momenti vivaci a pause di autentica noia. Ha segnato per prima la Roma con Penzo (26'), che sfruttava un centro di Spadoni, partito in dubbia posizione di fuorigioco non rilevata dall'arbitro. Poco prima del riposo (44') pareggiava Andriassian su una bella azione personale. Nella ripresa molte le sostituzioni e molta la confusione. Si infortunava il portiere Pilguj (seria contusione al ginocchio destro), realizzava ancora Fedotov, ma l'arbitro Lattanzi, dopo aver concesso il gol, ascoltava il parere del fratello guardalinee ed annullava per un precedente fuorigioco di Blochin. Si registra¬ va qualche scontro duro. Lattanzi ammoniva a destra e a manca, ma non succedeva più nulla. Finiva tra la noia. Giulio Accatino Roma: Ginulfi, Peccenini, Liguori; Cordova, Santarini, Batistoni; Negrisolo, Di Bartolomei (dal 62' Sandreani), Penzo (dal 46' Curcio), De Sisti, Spadoni (dal 65' Orazi). Urss: Pilguj (dal 49' Batuslakin); Nikulin, Olshanski; Losiev, Hudijev, Andriassan (dal 67' Fiodorov); Leyciuk Fedotov, Pavlenko, An, Blochin (dall'83' Hadzipanagis). Arbitro: Riccardo Lattanzi. Reti: Al 26' Penzo, al 44' Andriassan.
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