Grande attesa nelle aziende degli accessori

Grande attesa nelle aziende degli accessori Incontro Fiat-sindacati Grande attesa nelle aziende degli accessori Molte hanno già ridotto l'orario I colloqui Fiat-sindacati sono attesi con particolare interesse anche dai lavoratori di molte piccole e medie aziende che gravitano intorno al settore dell'auto. Per la maggior parte, una riduzione della produzione Fiat significherebbe un ulteriore aggravarsi della situazione. Domani scioperano per un'ora e mezzo i lavoratori di autocarrozzerie, autoaccessori, fabbriche di parti per auto. Sono di questo settore la maggioranza delle industrie già colpite dai provvedimenti di riduzione di orario o di licenziamenti. «Vogliamo collegare strettamente il problema con la vertenza Fiat — dice Serafino della Cgil —; non solo per quanto riguarda il settore metalmeccanico, ma anche per altri come plastica, gomma e chimica in generale. La prima decisione presa in tal senso è lo sciopero generale di domani. Una più precisa risposta generale di tutti i settori verrà concordata dopo aver saputo i risultati dei colloqui. Le risposte dell'azienda non si devono limitare a prospettive di pochi mesi, ma devono offrire garanzie a più lunga scadenza». Durante lo sciopero di domani si svolgeranno nelle fabbriche assemblee per discutere un coordinamento delle varie iniziative ed esaminare gli aspetti della vertenza generale su contingenza, pensioni e tariffe. Per le aziende già colpite dalla Cassa integrazione, i sindacati chiedono: 1) mantenimento e garanzia dei livelli di occupazione: 2) ritorno alle 40 ore nel minor tempo possibile; 3) garanzia del salario per chi è già in Cassa integrazione. Vogliono anche un «confronto con le direzioni aziendali per accertare le cause reali delle difficoltà, individuare gli aspetti manovrati e strumentali, conoscere le trasformazioni in atto, le scelte, le prospettive». Questo settore — ricorda il comunicato — non «dipende direttamente dalla Fiat, ma ne è strettamente condizionato». «La situazione delle aziende del settore mostra contraddizioni che sono difficili da spiegare — dice Gaude della Firn —. Mentre carrozzerie come la Moretti sono praticamente in liquidazione, altre come la Bertone chiedono di poter fare molto straordina¬ rio. Alla Pininfarina vorrebbero poter ancora mantenere il doppio turno all'assemblaggio che invece, secondo un accordo dell'anno scorso, dovrebbe finire con settembre». Carello — Cento lavoratori sono stati «recuperati» da 24 a 32 ore, altri 100 da 32 a 40 (orario pieno). Secondo i sindacati c'è una generale tendenza ad effettuare ancora altri recuperi di orario. L'integrazione del salario, su cui pareva che l'azienda fosse ben disposta, è stata categoricamente negata nell'incontro di giovedì scorso. Solex — Un incontro con la direzione è previsto oggi alle 13. Si attende una risposta per quanto riguarda l'integrazione del salario. Finora la posizione dell'azienda è stata negativa. Per merito di una nuova forte commessa di ordinazioni da parte dell'Alfa Romeo, non c'è più nessun lavoratore a zero ore.

Persone citate: Carello, Gaude, Moretti, Pininfarina