Prati vince il derby con Chìnaglia

Prati vince il derby con Chìnaglia Un gol dell'attaccante della Roma ha risolto la sfida con la Lazio Prati vince il derby con Chìnaglia La squadra di Liedholm ha bloccato i campioni d'Italia con il suo gioco a ragnatela - Sempre nervoso "Long John": prima litiga al cinema poi cerca di azzuffarsi con Morini al termine della gara - La grande euforia dei sostenitori giallorossi (Dal nostro corrispondente) Roma, 22 settembre. Qualche spruzzatina di pioggia che vien giù da nubi minacciose non ha scoraggiato i tifosi romani, giunti in massa all'Olimpico per assistere al novantanovesimo «derby del Cupolone». Lunghi cortei preceduti da bandiere e stendardi con i colori di Roma e Lazio, accompagnati dal suono assordante di trombe, tamburi, fischietti, hanno cominciato ad affluire sui viali che immettono allo stadio cinque ore prima che avesse inizio la partita. L'attesa viene ingannata con il solito duello canoro ingaggiato fra la curva Sud, dove si sono dati convegno i romanisti, e la curva Nord, colorata di biancazzurro. Tuttavia i due settori, a causa degli alti prezzi, non sono colmi come si prevedeva. Anche le tribune presentano spazi vuoti ai lati. I seguaci giallorossi appaiono in netto soprannumero sugli avversari. La Roma di Liedholm, che ha conquistato la qualificazione in Coppa Italia escludendo, anche se indirettamente, la Lazio, fa nascere nuovo entusiasmo, che stasera è possibile misurare nelle sue dimensioni con la partecipazione imponente degli appassionati. I laziali sorridono ironicamente e non faticano molto a mettere a tacere gli antagonisti sventolando le loro bandiere dove campeggia lo scudetto tricolore. L'atmosfera è un po' surriscaldata. Mezz'ora prima dell'incontro viene bruciata in curva Sud una bandiera romanista. Le scritte contro i laziali, tracciate con vernice rossa sui muri dello stadio, hanno contribuito ad eccitare in parte gli animi. I gialloros¬ si ce l'hanno soprattutto con Chinaglia, il quale ieri sera è stato ancora una volta protagonista d'un movimentato episodio. Il giocatore sembra sia stato insultato da un gruppo di tifosi romanisti mentre si trovava in una sala cinematografica. Il battibecco che ne è seguito ha rischiato di trasformarsi in una rissa, evitata dagli altri spettatori, che hanno fatto da pacieri. L'ostilità dei giallorossi nei confronti dell'attaccante biancazzurro si sviluppò violenta nell'ultimo derby di campionato, che si concluse in maniera drammatica. A Chinaglia viene tuttora rimproverato di avere provocato con gesti inopportuni la folla. Ci furono cariche della polizia, lanci di candelotti lacrimogeni. Il campo della Roma fu squalificato per due giornate. Il ricordo di quel movimentato pomeriggio ha indotto i responsabili dell'ordine pubblico a rafforzare notevolmente il numero degli agenti e cara- binieri, che sono presenti in circa quattromila. In un fragore assordante, lo speaker annuncia le formazioni delle squadre. Roma e Lazio si presentano in campo con lo schieramento standard, lasciando scarso margine, sia da una parte che dall'altra, alle attenuanti di una eventuale sconfitta. La prima azione di un certo pericolo è della Lazio: scende Frustalupi in contropiede, palla a Re Cecconi, che dà a Garlaschelli, il quale alza sulla traversa dal limite dell'area. Al 5' una prodezza del portiere romanista Conti annulla una stupenda girata in porta di Chinaglia. Un minuto dopo Negrisolo riprende una palla sfuggita a Pulici, ma spedisce incredibilmente sul fondo. La Roma si muove con la solita manovra a ragnatela, da cui la Lazio cerca di uscire con le sue azioni a largo respiro. L'Olimpico di fede giallorossa esplode al 13' per uno spettacolare tuffo di Prati che indirizza di testa la palla di pochissimo a lato della porta di Pulici lanciato in tuffo. Il ritmo della gara in questa prima parte è abbastanza vivace. Da una parte si distingue Rocca, per i suoi improvvisi affondo, e dall'altra Re Cecconi, instancabile maratoneta. Il fischiatissimo Chinaglia non riesce a combinare quasi nulla e Batistoni non fatica molto a bloccarlo. Al 21' Martini deve ricorrere a un brutto fallo per fermare lo slalom di De Sisti, che appare uno dei migliori in campo. Verso la mezz'ora però il tono della gara cala notevolmente. Il gioco ristagna a metà campo, mancano gli affondi decisi. I portieri sono pra- ticamente disoccupati. Dagli spalti si leva qualche fischio verso i ventidue contendenti. Lo 0-0 sembra il risultato più legittimo alla fine del tempo. All'inizio del secondo tempo, come era avvenuto nella prima parte della gara, è la Lazio ad assumere l'iniziativa con il suo gioco a Lutto campo. La Roma continua a mantenere la palla con passaggi corti che mettono in imbarazzo gli avversari. Il gioco delle due squadre tuttavia cade nella mediocrità interrotta di tanto in tanto dagli ottimi spunti di Rocca che sente odor di maglia azzurra. Ma al 66' le strutture dell'Olimpico vengono messe a dura prova: Morini scende sulla sinistra, crossa per Prati, il quale con una precisa scelta di tempo salta di testa e infila nella rete laziale la palla dell'1-0 per la Roma. La Lazio accusa il colpo, tenta di scuotersi ma i romanisti, sorretti dai loro tifosi in delirio, tengono ottimamente il campo. I biancazzurri sembrano nervosi, non più in grado di infondere lucidità alle loro manovre. Al 70' è ancora Prati alla ribalta con una cannonata su tiro di punizione che Pulici respinge a pugni chiusi. Al 76' Maestrelli, dopo aver sostituito in precedenza lo spento D'Amico con Badiani, fa entrare l'attaccante Franzoni nel tentativo di conferire maggiore penetrazione all'attacco. A11'80' per poco la Roma non raddoppia con un preciso diagonale di Spadoni che Pulici in tuffo devia in angolo. Adesso la squadra giallorosa, con il suo gioco fitto di passaggi che tende al mantenimento della sfera, appare padrona del campo. I biancazzurri riescono raramente ad uscire dal labirinto. Verso la fine il derby riserva molte emozioni: all'87' un tiro di Badiani, scoccato da posizione centrale, viene respinto con i pugni da Conti. AU'88' Rocca parte con improvviso e rapido contropiede, prende un metro di vantaggio ai suoi inseguitori, ma Pulici esce e respinge di pugni miracolosamente. A un minuto dalla fine Prati, spostato sulla sinistra in area dà a Negrisolo che da due passi manda clamorosamente fra le braccia di Pulici. La partita finisce con i tifosi giallorossi in delirio. Chinaglia non accetta la sconfitta cerca di azzuffarsi con Morini ma viene trattenuto e l'arbitro lo ammonisce. Bisogna dire che nell'insieme la Roma ha ampiamente meritato di aggiudicarsi la vittoria. Adesso la festa continua nelle strade della capitale. Per la squadra di Liedholm gli elogi di Fabbri, trainer del Torino, presente all'Olimpico per spiare i primi avversari del confronto di serie A al Comunale di Torino. Mario Bianchini Lazio: Pulici; Petrelli, Martini; Wilson, Oddi, Nanni; Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico. Roma: Conti; Peccenini, Rocca; Cordova, Santarini, Batistoni; Negrisolo, Morini, Prati, De Sisti, Spadoni. Arbitro: Picasso. Cordova è stato uno dei punti di forza del centrocampo della Roma