Il presidente Ford annuncia "Concedo il perdono a Nixon,,

Il presidente Ford annuncia "Concedo il perdono a Nixon,, Bloccata la procedura per il Watergate Il presidente Ford annuncia "Concedo il perdono a Nixon,, Questo provvedimento gli eviterà una probabile incriminazione Washington, 8 settembre. , Il presidente Gerald Ford ' ha concesso oggi una «grazia i totale» per qualunque reato l'ex presidente Richard Nixon abbia commesso, o possa aver commesso, ai danni del proprio Paese durante la sua1 permanenza alla Casa Bianca dal 20 gennaio 1969 al 9 agosto 1974. In un «proclama» firmato oggi nel suo ufficio alla Casa Bianca, quasi un mese dopo le dimissioni di Nixon per lo «scandalo Watergate», Ford : nuto di non trovare «nessun I precedente storico o legale al i riguardo» perché in preceden spiega di avere agito in base i al potere di grazia conferito- gli dalla Costituzione, essen-, do convinto che l'ex Presiden- j te e i suoi familiari abbiano molto sofferto e siano desti- i nati a soffrire ancora, per \ quella che ha definito «una ; tragedia americana». jParlando alla stani—' dal suo ufficio, Ford ha detto: « Ritengo che Richard Nixon ed i suoi cari abbiano sofferto abbastanza. La mia co-| scienza mi dice in modo netto ; e certo che non posso prolungare i brutti sogni che conti- \ nuano a riaprire un capitolo che è chiuso. La mia coscienza mi dice che soltanto io, in quanto Presidente, ho il potere costituzionale di chiudere una volta per tutte e sigillare questo libro ». Il presidente Ford ha soste- za mai un Presidente si era dimesso. Sostenendo di esse ! re «profondamente convinto I del fatto che la giustizia sia '.uguale per tutti gli america- 1 ni...» Ford ha dichiarato di aver concluso che Nixon sa- rebbe stato punito in modo I crudele ed eccessivo sia se si ! fosse conservata la presunzio- Ine della sua innocenza sia se i si fosse ottenuta una decisiti- ne veloce della sua colpevo- lezza ! «Ma non è la sorte ultima ; di Richard Nixon che mi ha ■ preoccupato soprattutto. Ma la mia preoccupazione riguar- '-da l'immediato futuro di que- sto grande Paese. Come Presi- I dente, la mia prima occu- ; pastone deve essere sempre il I massimo bene per tutto il po- polo degli Stati Uniti». A Washington, nei primi commenti, si rileva che l'an- nuncio di Ford potrebbe aver preceduto, magari solo di qualche ora, la formale incriminazione dell'ex Presidente da parte del procuratore spe- ciale per il «Watergate» Leon Jaworski. E' presumible che Ford, avendo pronunciato la parola «fine» a tutta la vicen. da, si appresti ad ordinare che l'intera inchiesta venga archiviata, Verrebbero così ad usufrui- re dell'immunità anche i sette ex principali collaboratori presidenziali il cui processo sotto accusa di tentativo di occultamento è Rissato per la fine del mese. Si tratta del processo al quale Nixon era stato citato a testimoniare e la cui deposizione ne avrebbe reso inevitabile l'incriminazione. E' da rilevare che Gerald Ford, appena entrato alla Casa Bianca aveva escluso la possibilità di usare del suo diritto di «grazia» per salvare Nixon. L'ex Presidente ha commentato con un atto pubblico di contrizione l'annuncio del perdono concessogli da Ford. Nixon ha detto: «Posso comprendere ora con maggiore chiarezza che io ho sbagliato nel non reagire con maggiore decisione e con maggiore inflessibilità, nell'occuparmi dal Watergate ». Questo errore, ha aggiunto Nixon, è « un far dello che dovrò portare per ogni giorno che mi resta da vivere ». (Ansa-Api

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