Per Israele il vertice di Rabat allontana le possibilità di pace di Giorgio Romano
Per Israele il vertice di Rabat allontana le possibilità di pace Per Israele il vertice di Rabat allontana le possibilità di pace (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 29 ottobre. Israele non ha ancora reagito ufficialmente all'accordo che sembra essere stato raggiunto tra Hussein e Arafat al vertice di Rabat e soltanto il ministro dell'Informazione Aharon Yariv, che si trova a New York, ha dichiarato che use è esatto ciò che si dice, non vedo come sia possibile manelare avanti il negoziato I con la Giordania: nell'ipotesi j che ciò portasse alla restitu-1 j zione di alcuni territori, infatti, questi passerebbero al-, l'Olp. contro tutte le intenzioni di Israele, contrario alla j costituzione di un terzo Stato \ \ nell'area». i Questo è in sostanza il fon-1 : do di tutti i commenti e di ' j tutti gli editoriali, che — prij ma di conoscere i termini | esatti dell'accordo — notano come le probabilità di pace sembrino perdere sempre più terreno e l'eventualità che. Kissinger riesca a raggiungere un compromesso si fac- i ciano scarse. Sebbene sia evidente che in Marocco i capi di Stato arabi incontrano delle gravi difficoltà per preparare un comu- ' nicato congiunto che, come I vuole Hussein, «non lasci né i vincitori né vinti», nessuno! s'illude qui che il «dopo Rabat» non sia ancora più arduo del periodo precedente e il negoziato più incerto e spinoso. Il giornale del partito nazinnalreligiosn, Hatzofeh, sintetizza un pensiero molto diffuso quando nota che «il campo arabo è graelualmente dominato da coloro che chiedono il totale ritiro israeliano dai territori occupati, oppure la guerra» e si chiede se il segretario di Stato americano potrà ancora continuare la sua missione. Il giornale aggiunge: «Come se ciò non bastasse. Mosca insiste per la presenza eli ima delegazione delle organizzazioni terroriste alla conferenza eli Ginevra, nonostante che gli Stati Uniti si oppongano all'idea di un Arafat a capo della riva occidentale del Giordano». Per l'immediato futuro, i responsabili israeliani dovranno affrontare il colloquio col ministro degli 'Esteri francese, Jean Sauvagnargues, che giunge domani a Gerusalemme; dopo il suo recente in contro con Yassir Arafat e le successive dichiarazioni tali colloqui si presentano piutto sto spinosi. La giornata di domani, mercoledì, si presenta, dunque, sotto diversi aspetti, de¬ licata e difficile ( dopo che quella odierna è stata caratterizzata anche dall'uccisione di tre terroristi che si erano infiltrati presso il kibbutz Yftah, nella Galilea settentrionale) perché Rabin presenterà alla Keneseth il suo secondo gabinetto, allargato alla partecipazione del partito nazionalreliginso (Mavdal). Giorgio Romano
Persone citate: Aharon Yariv, Arafat, Jean Sauvagnargues, Kissinger, Rabin, Yassir Arafat
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