Forse hanno pagato 2 miliardi per il riscatto del loro Daniele di Marzio Fabbri
Forse hanno pagato 2 miliardi per il riscatto del loro Daniele E' stata scatenata la caccia ai rapitori Forse hanno pagato 2 miliardi per il riscatto del loro Daniele I genitori non precisano l'ammontare della cifra : era stata una condizione posta dai banditi per il rilascio del piccolo Alemagna (Nostro servizio particolare) Milano, 29 ottobre. Ora che Daniele Alemagna è tornato a casa la polizia si è scatenata nella ricerca dei suoi rapitori. Da oggi gli inquirenti hanno avuto mano libera e non nascondono di possedere qualche elemento interessante anche se si limitano a dichiarare, per bocca del sostituto procuratore della Repubblica dottor Fiasconaro: «Le indagini vanno; non posso dire né male, né bene: solo che vanno». Si è appreso, comunque, che poco più di un'ora dopo il sequestro l'auto servita ai banditi era già stata ritrovata La descrizione che ne aveva fornito il dipendente degli Alemagna, Luigi Coletti, l'uomo che accompagnava Daniele a ersa ed è stato aggredito, non era molto precisa, aveva parlato di una Fiat 1300 o 1500 a invece si tratta di un'Alfa 2000, color amaranto, targata Parma. La vettura era stata ovviamente rubata, a Milano, il 5 ottobre scorso ad una persona di cui gli inqui-renti hanno fatto il nome pre- gando però di non pubblicar- 10. «Non c'entra in tutta que- sta storia — ha spiegato il ca- po della squadra mobile dot- tor Pagnozzi — ma vorrem- mo essere i primi a parlargli per non rischiare d'inquinare le prove». La macchina è sta- ta trovata alla periferia Sud della città a Porta Ticinese, La sicurezza che si tratti della macchina servita per seque- strare Daniele Alemagna, è stata raggiunta quando a bor-do è stato trovato un tampo- ne di ovatta con alcuni capei- 11. Un'analisi dell'Istituto di medicina legale dell'Universi-tà ha permesso di stabilire che si tratta dei capelli del bambino che quindi è stato narcotizzato. Il punto di partenza di tut- te le indagini e di tutti gli ac- certamenti è per il momento la macchina, ma la polizia fa molto affidamento anche su quanto può ricordare Daniele, Data l'età non è possibile in- terrogarlo e per questo il ma-gistrato ha invitato i genitori a farlo parlare per poi riferir- gli qualsiasi particolare. Perquesto stamane la signora Alemagna si è trattenuta a lungo in questura. Nel pome- a j riggio è stata la volta del mad rito e figlio Gino di 23 anni, i-1 Al termine del colloquio con il e- sostituto procuratore, il dotr- ! tor Alberto Alemagna ha ac- e- 't cettato ancora una volta di a- ! incontrare i giornalisti. Ha t- ; spiegato che il riscatto è stam- J to pagato tutto in una volta li da un familiare lungo l'autoe strada Milano-Torino, in una a- località non precisata. Per d 1 quanto riguarda la somma e, sborsata non ha voluto fornia re particolari. I banditi avrebe- bero posto come una delle è > condizioni del rilascio che r-1 non venga resa nota la cifra o- esatta del riscatto, i- Per quanto riguarda il com- di portamento dei congiunti il i-, dottor Alemagna ha" stupito I e I tutti affermando: «Abbiamo ■ el •■vrcato di organizzarci e di|o programmare tutto, come si fa in un'azienda moderna. Si fa t- cerano i turni al telefono, c- ' l avvocato Prisco teneva i o contatti esterni e il commerfa ; cialista dottor Guido Sever u gnini si è occupato di trovare ie, te cifra richiesta. Non è stata n- una impresa facile — ha aga-1 giunto — anche in una situari j zione economica come la mia r- j che si può definire buona er. D'altro canto la prima preoc ra cnpazione è stata quella di a 1 potere disporre del denaro il e-. più presto possibile per limi- tare nel tempo la prigionia di I Daniele». Come già detto non | è stato possibile strappare indicazioni sulla cifra, ma le voci più attendibili parlano di quasi due miliardi. E' stato confermato che il bambino è sempre stato trattato bene ed ha avuto da mangiare quello che ha chiesto: pasta in bianco e costolette ìenza grasso. Daniele crede sempre di avere preso parte aci un film, ma indubbiamente confonde un po' i ricordi sovrapponendo la realtà al film che crede di avere girato. Il padre ha poi spiegato ed-1 me è nata la storia del film. Pochi giorni prima del rapimento dovendo girare un carosello per i panettoni in cui dovevano comparire dei barn bini un pubblicitario aveva i | chiesto di impiegare Daniele. ITi padre ha però pensato che !non fosse opportuno in quan-1to al bambino mancano i due!incisivi superiori. Aveva però raccontato tutto al bambino e così quando i rapitori per te- nerlo tranquillo gli hanno detto che si trattava di un tfilm il bambino ci ha subito creduto ricollegandosi a quanto gli aveva detto il geni- tore. Per quanto riguarda il com- portamento dei banditi il dottor Alberto Alemagna ha detU. addirittura: «Se trattassi ur affare normale vorrei trattarlo con persone corrette come loro. Se accettavano di fare quanto si chiedeva mante-nevano la parola; hanno per-sino avuto espressioni gentili net riguardi dei familiari giungendo ad informarsi sulle condizioni di salute di mia moglie». Terribili, invece, so- I no state definite le telefonate ■ degli sciacalli che come sem |pre_si sono inseriti nella vi- cenda. Alla famiglia Alemagna sono però giunti anche messaggi di conforto. E' arrivata una lettera della madre di Paolo Percivati, il bambino di se- anni che mercoledì scorso i è affogato nella piscina di Pi- nerolo sotto gli occhi degli istruttori. La signora Perciva- ti ha voluto dire agli Alema- gna, di conservare la serenità perché il loro figliolo sarebbe tornato a casa, mentre il suo i \ nessuna cifra avrebbe potuto ■ restituirglielo. -] Marzio Fabbri | Alberto Alemagna
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