Con molte idee, pochi quattrini il nuovo quotidiano di Bologna di Luigi Pedrazzi

Con molte idee, pochi quattrini il nuovo quotidiano di Bologna Con molte idee, pochi quattrini il nuovo quotidiano di Bologna o l l re l'impresa, tra Bologna e Modena, due nomi di grande , prestigio: Luigi Pedrazzi ed - Ermanno Corrieri. Due Intel-1 ngenze diverse, ricche d'inge- (Dal nostro inviato specialeJ | Bologna, 26 ottobre, i Con pochi quattrini e vasti | entusiasmi nasce in Emilia | un nuovo giornale. Ad anima- ] - i - . i i ¬ nuità, cariche di purezza. ' d e e i - e. l o l nnn o i e u bla o e sfuggite miracolosamente al ! drenaggio spietato dei circuiti | culturali e politici milanesi e J romani. Il progetto è di un i giornale locale, attento alla j realtà complessa e sfumata di ] Bologna e di Modena, aperto : a contributi culturali ed ideo- logici contrapposti, originale,e diverso « per chi — dice Pe- 'drazzi — è costretto ancor og-1gi a comperare il Carlino con \rabbia» Due le testate depositate in tribunale, ma non per questo definitive, Il foglio di Modena, Il foglio di Bologna. Due gli elementi propri della regione: il carattere cooperativo dell'azienda; la microscopicità dell'impresa. Trenta i tipografi, venti i redattori, «venticinquemila i proprietari — afferma convinto Pedrazzi — quanti dovrebbero essere i nostri lettori per la sopravvivenza del Foglio ». Il giornale nasce dalla sottoscrizione di 50 mila azioni del valore di diecimila lire ciascuna, permettere insieme 500 milioni. Già si muovono 150 comita-ti locali: studenti, cooperati- ve, prò loco, associazioni chedi I dal 15 novembre mobiliteran- ~ 1 no le province di Modena e di Bologna per mettere insieme e c- r l- capitali e proprietari. Ogni decisione, dal nome delle te- n- .state, alla scelta del direttore, | dall'indirizzo politico, al nui mero delle pagine, spetterà | unicamente all'assemblea de | gli azionisti, ] C'è un progetto di massima e spetterà all'assemblea degli azionisti ratificarlo, modificarlo o respingerlo. Dodici le pagine per Bologna, dodici per Modena. Di queste sei ' identiche per le due città e ! sei, quelle destinate alla ero | naca, necessariamente diver J se. «Gist» il nome della socie i tà editoriale, già con una boz j za di statuto. Direttore, se ] l'assemblea lo vorrà, dovreb : be essere intanto Pedrazzi, che ieri ha rinunciato alla ca, rica di direttore dell'editrice ' «Il Mulino» e all'insegnamen1 to universitario in Calabria. \ Può restare in carica soltanto due anni. Lo statuto prevede un biennio di riconferma, ma non di più. La fase organizzativa è in pieno svolgimento e Pedrazzi, a giorni alterni, parla in riu¬ nioni pubbliche ai potenziali proprietari delle azioni. Ieri fo «presa di contatto» è stata con Anzola, un paesotto a me-tà strada tra Bologna e Mode- na. Pedrazzi arriva in «500», parcheggia l'utilitaria ed en- tra nel cinematografo. Ad at- tenderlo, un centinaio di per-i | sone. In sala un pubblico scet- i I tico. C'è chi lo accusa di am-ribiguità e chi di velleitarismo, I Con umiltà, con tono mite ac- -' cetta le accuse, si spiega. Poi - \ piano piano il pubblico co- eimincia a seguirlo, ad appas- - sionarsi. Racconta che i soci i sono tre e non due. e «C'è con noi un industriale i farmaceutico, dice, si chiama - Marino Golinelli. Ci ha aiuta-, to. ha creduto in noi. ma è o e a n , ¬ bera felice di cedere la sua parte di azioni, di venderle una ad una; è stato con me e con Gorrieri sin dall'inizio». ' Afferma che Golinelli non vuol fare del nuovo quotidiano uno strumento di pressione per i suoi affari e aggiunge: « Tutto può accadere, ma ricordatevi che ogni decisione spetta all'assemblea ». Anche sulla linea politica dà spiegazioni. Ricorda che Gorrieri è della sinistra de. «Di Forze nuove, dice. E' stato parlamentare ma ha preferito tornare a lavorare a Modena, stanco dell'inefficienza di Montecitorio, stufo dell'ambiente politico». Due, per ora, gli obiettivi dei promotori: cancellare la pregiudiziale anticomunista di molti democratici, togliere al pei la delega di gestire in Italia l'opposizione democratica. «Noi andiamo molto più avanti del "compromesso storico", afferma, ma è bene intenderci: i i comunisti non possono essere i ì gli unici in Italia ad avere i tia I toh per mutare la realta del -1 Paese ». - ; Per Pedrazzi un giornale, , | specie a Bologna, deve stare - ' all'opposizione: Fanti e Zan- : gheri, in Emilia sono troppo -, potenti. Gli viene in mente un - ! articolo dello statuto e dice: -1 «Se per caso qualcuno dei no, j stri soci diventa sindaco, par- ; lamentare di questa circoscrii ! sione o anche vescovo, ebbe- ne le loro azioni vengono cons- ! gelate, in attesa che cessino i dalla carica, non avranno per ' il periodo del mandato diritto e al voto: chi è potente va giu¬ a dìcato e non può essere soa-1 ciò». èl Francesco Santini