Il tennis per i giovani raggiunge pure Torino

Il tennis per i giovani raggiunge pure Torino Il tennis per i giovani raggiunge pure Torino Saranno aperti un Centro Tecnico regionale e una Scuola di addestramento - Prenderanno parte al corso le migliori "speranze" di tutto il Piemonte Giorgio Neri, presidente della Federtennis, per avere tanti Panatta punta soprattutto sulla valorizzazione del vivaio. Lavoro di selezione, poi di perfezionamento nel centri tecnici regionali e poi a Formia per I più promettenti. Lo scorso anno erano entrati in funzione i primi centri tecnici regionali, un inizio un po' laborioso per scelta di impianti, tecnici e difficoltà di trasferimento dei giocatori. A Milano, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bologna e Bari però sia pure con tempi diversi I Iniziativa parti. Tornando dal Sudafrica dopo la semifinale di Davis, Giorgio Neri parlò soprattutto di due zone cui teneva moltissimo. La Sicilia, dove è possibile giocare sempre all'aperto per tutto l'anno (dieci nuovi campi si laranno al Circolo di Palermo per favorire l'attività giovanile di propaganda) e Torino, capoluogo piemontese. « I piemontesi — diceva Giorgio Neri — sono particolarmente portati per caratteristiche fisiche e di carattere al tennis, purtroppo in tutto il Piemonte i giovani che lo praticano sono un po' pochi >. // problema sta molto a cuore anche a Carlo Caprioli, presidente regionale, ed ai suoi collaboratori. ■ A differenza di altre regioni — spiega Caprioli — in tutto il Piemonte non esistono impianti Coni da utilizzare come centro pilota per incrementare l'attività. Esistono poi molti club che Ignorano II problema giovanile, il quale riveste invece una grande importanza sociale, mentre molti nostri circoli sensibili al problema non possono svolgere un'adeguata attività per il limitato numero di campi. Basti ricordare. Infatti, che il 60°'o dei circoli affiliati del Piemonte dispone solo di 1-2 campi di gioco. Altro grave problema dell'addestramento è quello deliri cronica insufficienza del numero di maestri ed allenatori. Solo qualche circolo a Torino, Alessandria, Biella e Cuneo ha organizzato finora dei centri di addestramento giovanile in natura permanente ». • Quest'anno — continua l'avvocato Caprioli — abbiamo deciso di partire aprendo a Torino sia un Centro tecnico regionale che una scuola di addestramento. Purtroppo non potremo disporre di una sede nostra e definitiva che contiamo di riuscire ad ottenere in futuro interessando sia il ministero della Pubblica Istruzione che il Comune di Torino e gli altri enti amministrativi regionali ». — Dove si svolgeranno, per ora, queste iniziative? ■ L'attività si svolgerà in due sedi, il Crai Toro Assicurazioni e la Villa Tesoriera; il primo dispone di un campo coperto con pallone ed il secondo di due. Abbiamo rifiutato l'ospitalità che ci veniva da altri circoli (Monviso, River Side) anche più attrezzati soprattutto perché ci interessavano sedi facilmente raggiungibili sia da chi abita a Torino sia da chi verrà da altri centri del Piemonte». — Chi prenderà parte alle due iniziative e quando partiranno? • Al centro tecnico prenderanno parte i migliori giovani della regione, dal torinese Aguggia al cuneese Ferrari che due anni fa si è aggiudicato la Lambertenghl, ai pinerolesi Canessa e Rossi. Il centro tecnico sarà curato da Maurizio Bonaiti e da un insegnante di educazione fisica per la parte atletica. La scuola di addestramento disporrà di due maestri della scuola nazionale ». — Cosa bisogna tare per partecipare alla scuola di addestramento? « Saranno ammessi i giovani fra i 9 e 13 anni. Le domande di ammissione presentate dal padre corredate da certificato medico certificato di nascita e due foto grafie devono essere presentate al Comitato regionale piemontese della Federtennis in via Cernala 28 (telefono 51.05.08). I giovani prescelti dovranno pagare una quo ta molto limitata di sole ottomila lire mensili. Di ogni allievo sarà compilata una scheda personale, sarà tesserato alla Fit con assicurazione Sportass e seguirà un corso in relazione all'età t alle attitudini conseguendo, se idoneo, un brevetto finale ». Rino Cacioppo