La "131,, e l'esportazione di Renzo Villare

La "131,, e l'esportazione Il nuovo modello Fiat sui mercati esteri La "131,, e l'esportazione «L'automobile manterrà a7iche in futuro il suo ruolo dominante poiché 7iessu7i altro veicolo può sostenerne il confronto. Per questo non vedo all'orizzonte una valida alternativa all'automobile». Il concetto è di Henry Ford, il j grande industriale americano del settore che giudica l'attuale momento come un pas| saggio critico determinato da 'cause concomitanti: aumen\ to dei costi, crisi energetica, ! senso di ribellione collettiva > ad un consumo per il quale i gli uomini si sono resi, per loro precisa scelta, troppo schiavi. Più intelligente Per questo l'automobile deve diventare più razionale, più intelligente, più funzionale, ossia sempre più adatj ta all'uso che di essa si fa. In questo nuovo modo di . concepire l'automobile il discorso economico diventa più importante e si sostituisce ad altri che fino a ieri pote, vano essere validi. Un po' : meno di velocità, di rìcercai tezza nei dettagli e di inu tili mutamenti in ossequio alJ la moda devono andare a fa; vore della robustezza tecni' ca, della sicurezza, del costo ; di manutenzione. Il grosso del mercato europeo, in un'analisi di mercato, è risultato appartenente i alla fascia di cilindrata 1000! 2000 ce, mentre un'inchiesta '■ ha stabilito che i motivi ! della scelta di un'automobile sono determinati dalla sua linea, dall'abitabilità, dalla , economicità, dalle prestazio¬ ni e dalla fedeltà alla marca. Sulla base di queste esperienze, acquisite in oltre 70 anni d'attività, la Fiat ha lanciato sul mercato italiano e prossimamente su quello internazionale la « 131 mirafiori », una vettura di media cilindrata (monta motori di 1300 e 1600 ce a seconda delle versioni) destinata a motorizzare una larga gamma di clientela. Il lancio di una vettura destinata ad una grande produzione è di per sé un avvenimento tecnico e sociale di prima grandezza. In questo momento particolare rappresenta anche un atto di fede in quella che potrà essere domani l'economia italiana e mondiale. Dallo scorso autunno l'anI damento congiunturale italiano è in crisi. Nell'ultimo anno il valore | delle nostre esportazioni è | cresciuto ad un ritmo assai ! minore di quello delle im! portazioni, determinando il : grave squilibrio dei conti con ; l'estero. Per ritornare all'equilibrio occorre o esporta' re di più o importare di meI no oppure mediare le due posizioni. Importare di meno vuol dire però deflaziona! re l'economia e quindi è me, glio trovare nuovi sbocchi sui mercati esteri. Un « nuovo prodotto » lo [ offre la Fiat con la « 131 miI rafiori »: una realizzazione | importante non solo come ■ progresso automobilistico, ; ma come fatto industriale, ■ come contributo al risana| mento dell'economia e alla difesa dell'occupazione. Il programma produttivo di questa vettura tiene, infatti, conto di una elevata quota destinata all'esportazione e questo avrà diretta conseguenza sulla bilancia commerciale del Paese. Conti semplici Facciamo dei conti molto semplici. La Fiat conta, raggiunto il pieno ritmo, di produrre 1200 unità al giorno negli stabilimenti di Mirafiori e di Cassino nei diversi modelli « 131 » e la quantità preventivata per l'esportazione è del 60 per cento, ossia di 700 vetture al giorno. Tenendo conto di un prezzo medio (a seconda delle versioni, in Italia il listino varia da 2.050.0000 per la berlina 1300 normale a due porte a 2.540.000 per la familiare 1600 special, Iva esclusa) si può stimare un valore giornaliero di esportazione di oltre un miliardo e mezzo di lire che, su base annua, corrisponde ad un'entrata di valuta straniera di circa 400 miliardi. La « 131 mirafìori », pur nelle dimensioni, nelle prestazioni e nel comfort di grande berlina, ha un prezzo che si avvicina sensibilmente a quello di vetture molto più piccole che oggi riscuotono i buon successo sui mercati j interno e internazionale. Il che induce a sperare che il ritmo di produzione previsto e la relativa esportazione possano essere ancora superiori. Renzo Villare

Persone citate: Henry Ford

Luoghi citati: Cassino, Italia