Per 13 ore minaccia con pistola un'hostess all'aeroporto di Nizza, cede e si arrende

Per 13 ore minaccia con pistola un'hostess all'aeroporto di Nizza, cede e si arrende Un giovane messicano, dopo una "notte balorda,, a Montecarlo Per 13 ore minaccia con pistola un'hostess all'aeroporto di Nizza, cede e si arrende Chiedeva, per la vita del suo ostaggio, la libertà della moglie, che diceva incarcerata a Milano - Dall'Italia smentiscono - L'uomo insiste, spara su un agente che tenta di liberare la prigioniera, ma alla fine la libera (Dal nostro inviato speciale) Nizza, 24 ottobre. Una ragazza è rimasta per tredici ore sotto la minaccia di una pistola puntatale alla nuca da un bandito, nel box dell'Alitalia, nell'atrio dell'aeroporto di Nizza. Due ore prima della conclusione della vicenda, mentre la polizia tentava un'azione di sorpresa, il bandito ha esploso un colpo, ferendo ad una spalla uno dei due ispettori che stavano strisciando sul pavimento. L'uomo sembrava deciso a tutto: chiedeva che sua moglie fosse liberata dalla polizia italiana (la quale, però, ha comunicato di non averla mai fermata) e che venisse approntato un aereo per il Messico per sé, la moglie e l'ostaggio. L'aerostazione di Nizza è stata invasa da poliziotti, in divisa ed in borghese, l'atrio principale dall'alba a questa sera è rimasto chiuso al transito passeggeri, anche se i voli non sono stati sospesi. E' cominciata stamane, poco dopo l'apertura dell'aeroporto al pubblico. Daniel Rey Caruso, 31 anno, di nazionalità messicana, alle 6,25, mentre gli impiegati stavano prendendo posto, ha costretto una hostess dell'Air France, Danielle Parriat, 29 anni, a seguirlo, sotto la minaccia di una pistola, nel box dell'Alitalia, che si trova proprio a fianco dell'ingresso principale. Il messicano ha preso posto su una sedia, s'è fatto sedere la ragazza sulle ginocchia e le ha puntato la pistola alla nuca: da quel momento non ha mai cessato di minacciare la ragazza, che vedeva scorrere inesora- bilmente il tempo, scandito da un grande orologio elet- trico rotante che si trova proprio di fronte al bancone dell'Alitalia. Che cosa voleva Rey Caru- so? Ha chiesto subito che ve-nisse messa in libertà sua moglie, Marisella Chavez Bolero, « incarcerata a Milano ». Sono stati presi immediati contatti con la polizia mila- nese, ma si è appreso che nessuna donna con quel no- me risultava fermata o aire stata a Milano. Si è poi saputo che la Chavez Bolero, ieri sera, ha dormito all'Hotel Missori del capoluogo lombardo e stamane, pagato il conto, si è allontanata senza lasciare traccia. Si dice che due giorni or sono la donna abbia litigato con il marito lasciandolo. Chi è Daniele Rey Caruso? Sul suo conto non si sa ancora molto, tranne che parla bene sia il francese sia l'italiano. Da qualche anno si tro va in Europa, e si dice che ' prima facesse l'acrobata in J un circo argentino. Circola anche la voce, qui a Nizza che il messicano sia stato in Sudamerica un killer al sol ! do di qualche banda, ma si 1 tratta di notizie incontrolla ] bili, anche perché da fonte ufficiale non è finora venuto ai giornalisti nessun chiarimento sulla vicenda e sui protagonisti. Si è riusciti a ricostruire la serata di ieri di Rey Ca-ruso. Il messicano, dopo es- sere stato al casinò di Mon- tesarlo, avrebbe aggredito per strada un impiegato della ca-sa da gioco malmenandolo e si sarebbe quindi recato a un night club del principato, Nel locale notturno, Rey Ca-ruso fa conoscenza con una entraineuse e la prega di accompagnarlo con la vettura a Mentone. Prima di partire per la città di frontiera, il messicano cambia idea e dice all'amica di prendere la direzione di Nizza. Si informa se l'aeroporto è aperto anche di notte e, saputo che è chiù- so decide di attendere l'ora ^'Sofsl ^pSJRey Caruso e la sua accompagnatrice entrano e si recano al bar a far colazione. Poco dopo, inizia il dramma. L'entraineuse riesce ad allon-tanarsi dal poco fidato compagno e il messicano allora estrae la pistola e costringe la prima hostess che vede passare a seguirlo nel box dell'Alitalia. Scatta l'allarme. All'aeroporto confluiscono ingenti forze di polizia. Da Parigi giungono gli uomini della brigata anticrimine, con il commissario Broussard ed otto tiratori scelti, che si affiancano agli altri otto in forza a Nizza. Il bandito avanza le sue prime richieste: liberazione della moglie ed un permesso di soggiorno in Francia. Per la moglie, la polizia francese non sa come regolarsi; in quanto al permesso, glielo assicura. A questo punto, però, Rey Caruso cambia idea: vuole un aereo per il Messico e rassicurazione da parte del presidente Giscard d'Estaing. Il prefetto di polizia Lambertin va a parlamentare con il forsennato e gli fornisce le garanzie richieste, ma Rey Caruso attende ancora notizie dell'introvabile moglie. Il tempo trascorre lento, senza che si verifichi alcun mutamento nella situazione Ogni mezz'ora il prefetto, il commissario della brigata an-ticrimine ed il procuratoredella Repubblica, Champeire, si alternano nel parlamentare con il messicano, ma non rie-scono ad ottenere nulla. Amezzogiorno il bandito chie-de viveri, che gli vengono for-niti, e poco più tardi preten-de acqua calda e fredda edun asciugamano. Nel pomeriggio, dopo alcune ore di inutili trattative, il prefetto Lambertin lascia car¬ ta bianca alla polizia. In un piccolo ufficio dell'aeroporto c'è una specie di « vertice » per decidere il da farsi e alle 17,24 due ispettori della bri gata anticrimine si appresta no a dare l'assalto al box do- ve il messicano tiene in ostaggio la ragazza. I due poliziotti si sfilano le scarpe e cominciano a strisciare sul pavimento dai due angoli opposti del complesso che ospita il box. E' una scena emozionante, piena di suspense, in un'atmosfera che ha dell'irreale. I due strisciano lenta- scandir i minuti. Sono le 17,36 mente muovendosi con estre - cautela- ™»'» ™™ <* quando uno dei due ispettori, quello proveniente dall'angolo sinistro del box, è ormai sotto il bancone dell'Alitalia, gli basterebbe rizzarsi in piedi per trovarsi di fronte il bandito e l'ostaggio. Succede, però, l'imprevedibile: Rey Caruso, malgrado le lunghe ore di tensione, ha i riflessi pronti ed è sempre sul chi vive, s'avvede di quanto sta succedendo. Proprio di fronte a lui c'è un box con le pareti metallizzate che fungono da specchio, ed è su quelle che il messicano si accorge dell'ispettore ormai pronto a balzare: immediatamente il bandito fa fuoco attraverso il bancone e colpisce alla spalla destra l'ispettore.C'è un attimo di panico fra -li impiegati dell'aeroporto presenti nel salone, poiché sull'istante si teme per la ragazza, ma poi la speranza riprende. La radio e la televisione italiana, nel frattempo, hanno lanciato un appello. Pare che un uomo abbia telefonato alla polizia di Milano, assicurando di essere in grado di sbloccare la situazione. Rey Caruso dice al commissario Broussard: « Quando avrò la certezza che mia moglie è in libertà rilascerò l'ostaggio ». Ormai siamo però vicini alla conclusione, e alle 19,30 si ha l'epilogo. Il messicano desiste dalla sua azione e si arrende, dopo che due giornalisti gli hanno assicurato che ' sua moglie non è in carcere. Danielle Parriat, esausta per le tredici ore trascorse in balìa del bandito, sotto la costante minaccia di una pistola puntata alla nuca, può riabbracciare i parenti. L'incubo che per tutta la giornata è stato sospeso sull'aeroporto è finalmente terminato. Vittorio Preve m Nizza. Daniel Caruso e Danielle Parriat, nel box dell'atrio dove erano rinchiusi (Api