Milano ultima spiaggia per il pugilato italiano

Milano ultima spiaggia per il pugilato italiano Stasera Peuropeo Molledo -Udella Milano ultima spiaggia per il pugilato italiano (Dal nostro inviato speciale) Milano, 24 ottobre. In un momento di crisi acutissima per la boxe — in tutto il mondo ma soprattutto in Italia — Milano, presentando domani sera al Palazzetto-Lido il campionato d'Europa dei pesi mosca tra lo spagnolo Pedro Molledo e l'italiano di Sardegna Franco Udella, assume con pieno diritto il ruolo di « ultima spiaggia »: l'unico, superstite baluardo dal quale potrà partire — se la nostra Federboxe cesserà finalmente di essere solo una palestra di parole — un serio movimento di ricostruzione dalle fondamenta. A Torino, dopo il campionato del mondo tra Arcari ed Ortiz del febbraio scorso — otto mesi fa — non si è più avuta boxe a livello professionistico: a Roma la rade esperienze tentate da Sabbatini hanno avuto esiti finanziariamente scoraggianti, a dimostrazione che. mancando una vedetta del calibro di quelle del passato, il pubblico non ha più molle sufficienti per il suo interesse allo spettacolo pugilistico. La sola «piazza» organizzativa che abbia continuato, a prezzo di spese non indifferenti, un serio lavoro in profondità, volto a creare una base di piccole « vedette » locali, a non lasciar seccare insomma un terreno arido ma seminabile, è stata quella milanese. L'ultimo campionato d'Europa a Milano risale al gennaio 1972 (Puddu-Le Jaouen) ma in questo periodo, le riunioni che hanno « coltivato » i giovani Valsecchi, Chiodoni, Zanon. Quero. Capretti. Traversaro. eccetera, si sono susseguite Cuna all'altra con frequenza regolare. Milano insomma non ha tradito il suo pubblico di « fedelissimi » della boxe, pensando a quel futuro — ora finalmente non più troppo lontano — in cui quella specie di « fabbrica del duomo » che è il nuovo Palazzo dello Sport sarà ultimato e disponibile. Il confronto Udella-Molledo. che è caduto quasi per caso su Milano (per l'indisponibilità di una data televisiva, che ha fatto cadere la candidatura »turistico-pubblicitaria» di Campione d'Italia) va visto in questa prospettiva, indipendentemente dal suo significato tecnico, che è tuttavia notevole. Alla sfida tra lo spagnolo ed il sardo si è arrivati in modo piuttosto laborioso. Lo svizzero Fritz Chevert, detentore del titolo continentale, si è volontariamente messo in disparte per tentare un'ennesima avventura mondiale. L'italiano Pireddu, che avrebbe dovuto misurarsi con il pugile elvetico, si è vist i quindi assegnare, come co-finalista, lo spagnolo Mariano Garcia. Quest'ultimo, campione nazionale della categoria, ha perduto il titolo ad opera di Pedro Molledo. che gli è subentrato — in base ai regolamenti dell'Ebu — come pretendente alla corona continentale. Molledo ed Udella si sono già affrontati, in un match amichevole, circa un anno fa, proprio a Milano: vinse l'italiano ai punti, abbastanza chiaramente, ma non senza fatica. Ora, logicamente, la situazione è diversa, tale da non consentire di dare al precedente più che un valore statistico: la posta in palio è ben più alta, la distanza delle quindici riprese — novità assoluta per entrambi i contendenti — una grossa incognita, come lo è il rendimento di Franco Udella che, pochi mesi fa — per cogliere una grossissima occasione, senza avere la necessaria esperienza — andò incontro ad un durissimo k.o. nell'avventura mondiale con il venezuelano Betulio Gonzales. a Lignano Sabbiadoro. Branchini, il manager del sardo, dice che il fisico di Udella. ancora perfettamente integro, non ha risentito di quell'unica disfatta della sua carriera. Lo stesso Udella si ritiene sicuro di essere ancora quello di prima, di essere se mai diventato solo un pochino più prudente, di aver capito insomma che nella boxe non esiste solo l'attacco e che. scoprendosi ingenuamente si può anche perdere un combattimento già vinto, come avvenne appunto a Lignano. Il traguardo non è solo il campionato d'Europa, ma va al di là di questo obiettivo: le possibilità che il giapponese Óguma, successore di Gonzales, accetti di giocarsi il titolo in Europa, sono concrete, sia che domani sera la cintura continentale vada a Udella sia che lo spagnolo torni a casa campione. Il contorno della manifestazione al Palazzetto-Lido (con il campionato d'Europa relegato purtroppo in un'ora che non tiene conto dell'importanza dei giornali nella ricostruzione della boxe) fa leva appunto su alcune delle minivedette che gli organizzatori milanesi hanno cresciuto in questo periodo: Traversaro, campione d'Italia dei mediomassimi, contro l'iberico Galvez, Valsecchi con il peso medio Famoso Dongil, pure spagnolo, Capretti opposto a Domingo Jimenez. ovviamente spagnolo pure lui. Garanzia di pugni senza economia, dato il proverbiale temperamento dei pugili provenienti dalla Spagna. Gianni Pignata sardo Franco Udella