Così lo sciopero di ieri di Adalberto Minucci

Così lo sciopero di ieri Con cortei, assemblee aperte e comizi nelle principali fabbriche Così lo sciopero di ieri Secondo i sindacati: astensioni tra il 90 ed il 100 per cento - Unione industriale: in 72 aziende metalmeccaniche hanno aderito alla fermata il 52 per cento di operai e il 16,7 per cento di impiegati - Fiat: non hanno lavorato il 31,5 per cento degli operai e il 9,6 per cento degli impiegati - L'andamento negli altri settori - Alla Mirafìori hanno parlato Benvenuto (Firn) e Camiti (Cisl) ■ Intemperanze contro gli oratori de - Donat-Cattin: "L'intolleranza giova a chi vuole spezzare il Paese in due" Nell'industria, commercio, edilizia, servizi pubblici vi sono state ieri astensioni ed assemblee per lo sciopero nazionale, indetto da Cidi, Cisl, Uil con l'adesione del Sida su: contingenza, occupazione, bassi redditi. 1 sindacati hanno comunicato adesioni in maggioranza tra 11 90 ed il 100 per cento: tram fermi dalle 8,30 alle 10,30; treni dalle 10 alle 12. Anche l'Unione industriale ha raccolto dati. Importanti quelli dei metalmeccanici colpiti da riduzione di orario. In 72 aziende, con un totale di 52.760 operai, hanno scioperato 27.532, pari al 52 per cento; su 31.287 impiegati 5246, pari al 16,7 per cento. Complessivamente il 38,9 per cento. Fiat: su 28 mila 749 operai del primo turno e normale, scioperanti 9062 (31,5 per cento); su 22.277 impiegati 2132 (9,6 per cento). In totale su 51 mila 26 dipendenti, hanno scioperato 11.194 (21,9 per cento). Per gli altri settori l'Unione industriale ha comunicato: chimici, scioperanti 40,88 per cento; (essili 40; materie plastiche 59,8; industrio dolciaria 89; conciaria 70; cartotecnica 25; gomma e cavi 83; grafica 53; legno e affini 20; uetro e ceramica 69,6; industrie l'arie 62; uini e liquori 8. Al Samia 50 per cento. Durante lo sciopero vi sono state oinque « assemblee aperte » alla Fiat Mirafìori, Lancia di Chivasso, Venchi Unica di Collegno, Fonderie di Carmagnola, Glitterman di Pinerolo. A tutte sono Intervenuti sindacalisti nazionali e provinciali e uomini politici. Torino ha avuto, come punto di concentramento, la Fiat Mirafìori. Qui si sono raccolti dai 10 ai 12 mila lavoratori, scesi verso le 12,30 a 4 mila presenti, benché 1 sindacati avessero proclamato il proseguimento dello sciopero sino al termine dell'assemblea. A questo incontro è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale aw. Viglio- ne. Diamo uno stralcio del discorsi dei sindacalisti nazionali. Giorgio Benvenuto, segretario dei metalmeccanici Uil: « Il padronato vuole uscire dalla crisi a spese dei lavoratori. Agnelli presidente della Fiat e della Conflndustria ha confuso le nostre proposte per evitare la Cassa integrazione come una prova di debolezza ». In merito alla riduzione di orario ha aggiunto: «Non accettiamo più il lodo del ministro. Se la Fiat vuole tornare a discutere deve ritirare il provvedimento ». Inoltre si deve prevedere il ricupero di giornate lavorative « in un tempo più lungo. Alla Fiat ed al governo diciamo anche che non siamo d'accordo sul riconoscimento di "crisi di settore" per l'industria automobilistica ». Pierre Camiti, segretario confederale Cisl: « Il movimento operaio sta giocando una partita molto difficile dalla quale può i cuscire vittorioso solo se mantie- i nne la sua unità. La recessione ' non è una calamità, ma il frutto di una precisa scelta politica ». ] A proposito della contingenza: 1 « Il 'padrone deve sapere che sia- mo pronti all'accordo a tempi brevi, ma anche disposti a tot- I tare a lungo per imporre la no- \ ' I | ; i ■ stra piattaforma. Sarà uno scontro duro. Dal suo esito dipende it mutamento degli indirizzi economici nel Paese ». In tutte le assemblee è stato accolto con urli e fischi il rappresentanto della de. Le segreterie Cgil, Cisl, Uil hanno deplorato questa intolleranza. A Mirafìori l'on. Donat-Cattin ha parlato tra alti clamori che i sindacalisti hanno invano cercato di smorzare. Urlando nel microfono per farsi sentire egli ha espresso appoggio alle richieste del sindacato e concluso: « L'atto settario di quanti hanno voluto soffocare una libera voce è un atto negativo non soltanto verso la forza politica che rappresento e verso un militante sindacale che. anche da posizioni di governo, \ ha dato il più convinto sostegno atta causa dei lavoratori. Ma so- | prattutto perché serve a chi vuole i spaccare verticalmente il Paese aprendo strade per la reazione e I l'avventura Fischi ed urla hanno sottolineato anche l'intervento del prof. Gatti alla Venchi Unica. Egli non ha comunque rinunciato a parlare, sottolineando la necessità che si realizzi « un vasto accordo tra tutte le forze democratiche per una nuova linea di politica eco- ;nomica ». Per " P0' hanno partecipato alle assemblee Di Giulio, che e !intervenuto alla Mirafion, Dami- co alla Venchi Unica di Collegno; per il psi Signorile e Nesi. Della Lancia di Chivasso riferiamo a parte. Alla Gutterman l'assessore di Torino Moretti (psi) ha dichiarato che « i socialisti sono a fianco dei lavoratori nella lotta per la contingenza ». a. r. g. ji!ìI.Ij Un momento dell'assemblea aperta alla Lancia di Chivasso - Parla Adalberto Minucci, segretario regionale del pei

Persone citate: Agnelli, Della Lancia, Di Giulio, Donat-cattin, Gatti, Giorgio Benvenuto, Moretti, Nesi, Viglio

Luoghi citati: Carmagnola, Chivasso, Collegno, Mirafìori, Pinerolo, Torino