Il primo giorno di Giovanni Trovati

Il primo giorno Il primo giorno (Dal nostro corrispondente) Roma, 17 ottobre. Fanfani, lo hanno riconosciuto le delegazioni dei quattro partiti che ha ricevuto nel corso di una defatigante giornata, si è impegnato con tutte le sue forze per ricostituire il centro-sinistra, convinto che solo un governo con questa formula è in grado di evitare le elezioni anticipate. E' forse il risultato più chiaro del primo giorno di trattative (nei giorni precedenti egli si era limitato ad una « ricognizione esplorativa ») perché sgombera il campo dal dubbio sulle sue reali intenzioni. Non pochi ritenevano che egli, in fondo, cercasse di dimostrare che la coalizione a quattro è impossibile e che quindi non rimane che il ricorso alle urne. Le trattative sono appena iniziate e non è ancora detto che proseguano, perché una parte dei socialisti le vorrebbe interrompere. Tuttavia, se proseguiranno, come si prevede, saranno lunghe. Oggi c'è stato un cauto avvicinamento sui problemi politici generali, in specie sui rapporti tra maggioranza e opposizione, mentre rimane aperto il tema delle giunte. Ma lo scoglio vero è quello economico: la situazione va peggiorando, basta osservare il continuo ricorso alla Cassa integrazione, i dati dei primi giorni di ottobre per la bilancia dei pagamenti parrebbero indicare un peggioramento. In più, sul tavolo delle trattative si è posta l'unificazione del punto di contingenza. Il governo la può accettare, e in quale misura? I repubblicani sono per una risposta negativa o quasi, ma il psi, che non intende rompere con i sindacati? Di questo si dovrebbe parlare la prossima settimana. Con la de, anche il pri insiste per tentare il governo a quattro. Invece i socialisti sono divisi. Sempre il centrosinistra è stato motivo di travaglio per il psi, addirittura è costato la scissione socialproletaria del gennaio 1964. L'accusa di non saper accettare la logica di governo è troppo semplicistica, bisogna tener conto che il psi porta a responsabilità di governo una base che per sua natura è protestataria e che preferisce l'opposizione. La ricchezza del centro-sinistra sta in questo apporto, che può diventare anche la sua debolezza. E' il dramma socialista che si ripete nel tempo. Se nel 1964 ci fu una scissione (e fu uno sbaglio, visto che il psiup si è dissolto), adesso si delinea una spaccatura. Tanto che De Martino, nel colloquio di ieri con La Malfa, avrebbe anche prospettato l'opportunità di star fuori e dare un appoggio esterno ad un bicolore dc-pri. Ma né La Malfa, e neppure Fanfani, vogliono prendere in considerazione l'ipotesi, per ora. Per la rottura immediata delle trattative si è pronunciato Lombardi, e questo può essere scontato perché ha sempre detto no, giudicando la de incapace di accettare le istanze socialiste. Ma contro la partecipazione diretta al governo si è schierato anche Nenni, il che stupisce. Nenni, con Saragat, La Malfa, Fanfani, è uno dei padri del centro-sinistra. Per la collaborazione con la de si era battuto al congresso di Genova del novembre 1972 perché, diceva, solo in questo modo si poteva impedire alla de di scivolare a destra (suscitando i fischi della base). Cosi le due ali del psi (autonomisti e lombardiani) si trovano alleate contro la democrazia cristiana, mentre Mancini e De Martino cercano di convincere il partito a riprendere l'alleanza. E' probabile che questi ultimi vincano, ma al tavolo delle trattative essi non potranno non tener conto della grossa opposizione. E dovranno alzare il prezzo. Giovanni Trovati

Luoghi citati: Genova, Roma