Il nuovo Marchetti Grazie a Heriberto
Il nuovo Marchetti Grazie a Heriberto L'ex juventino è sincero Il nuovo Marchetti Grazie a Heriberto "Nella Juventus, dice, avevo sbagliato, ora mi sto ritrovando e lo devo soprattutto a lui" (Dal nostro inviato-speciale) Bergamo, 16 ottobre. Non è facile trovare un giocatore felice di essere stato declassato. E' il caso di Giani- • Piero Marchetti, l'ex juventino che quando era ancora nella « rosa dei 40 » azzurri per Monaco venne ceduto dalla sua società ad una di B, I'Atalanta. L'ex compagno inseparabile di Spinosi, azzurro a 21 anni, dapprima ha sofferto: ora è tornato a rifiorire. Ha scoperto Heriberto e la sua preparazione, ne è entusiasta. Domenica scorsa ha segnato il gol della vittoria dell'Atalanta, la prima della stagione: gioca da mediano ed il calcio gli sembra più bello. « A Torino — ammette — avevo sgarrato ed era giusto che pagassi il mio errore. Non mi allenavo con la necessaria concentrazione, per cui mi strappavo a ripetizione. Non mi ero « montato » ma ero giovane, la città grande, lo scudetto esaltante. Avevo bisogno di essere ridimensionato. La Juventus nei miei confronti è stata correttissima: al momento di cedermi ha chiesto il mio parere. Piuttosto che restare in A ed andare lontano, ho preferito la B ma vicino a casa mia, nella squadra che mi aveva lanciato ». Il nuovo Marchetti si deve anche ad Heriberto? « Soprattutto a lui. Mi ha insegnato a marcare, a giocare, a mangiare, a vivere. Sto scoprendo un sacco di cose: prima mi arrangiavo con l'esperienza personale, nessuno mi insegnava niente. Con lui è tutto diverso: in allenamento ti stimola, ti aggredisce, poi alla fine ti da una manata sulla spalla e ti dice: bravo, hai fatto il tuo lavoro ». Presto dunque rivedremo il Marchetti formato nazionale? « Sicuramente. All'inizio ho faticato, ma ora sono quasi a posto. Sono sereno, avevo bisogno di meditare. Ho capito i miei errori: purtroppo nel calcio è difficile maturare. Se avessi continuato come a Torino fra un anno sarei finito: ora a 25 anni mi sento come all'inizio della carriera ma con un'altra carica. Lo devo ad Heriberto ». . g. gand
Persone citate: Piero Marchetti, Spinosi
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