L'aumento dei voti socialisti condiziona il dialogo col pcf di Alberto Cavallari

L'aumento dei voti socialisti condiziona il dialogo col pcf In Francia, Marchais elabora una nuova tattica L'aumento dei voti socialisti condiziona il dialogo col pcf (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 ottobre. La tensione tra comunisti e socialisti francesi, scoppiata bruscamente ieri, resterà « congelata » sino a line mese. Mitterrand parte domani per Cuba e per le Antille, rientrando il 28 ottobre. Marcliais si occupa del congresso straordinario comunista (issato per il 24. I leaders dei due partiti non potranno riprendere i contatti almeno per due settimane. Anche se prossimamente si tenesse una riunione del comitato di collegamento della sinistra (annullata dai socialisti ieri) essa sarà di routine, senza la partecipazione dei segretari. Lo sbocco della polemica non sarà immediato. I socialisti hanno invece oggi incontrato i radicali di sinistra. La stampa francese, commentando ampiamente lo scontro, esclude generalmente che la frizione tra i due partiti possa portare a una ! i j I ; I rottura dell'unità della sini- stra. Solo il quotidiano di de-, stra L'Aia-ore sostiene che nel quadro politico francese «è ; iniziato un processo di disio- ' emione di forze». Il Figaro ; parla di «diatriba rumorosa ma senza dramma», e prono- stica che dopo il congresso comunista Marchais e Mitter- rand «torneranno al dialogo»., Gli altri giornali analizzano le ; ragioni per cui i due partiti hanno cercato lo scontro. Pre- ' vale la tesi che, prima del congresso, il partito comuni- sta abbia avuto il bisogno di | presentare le recenti perdite elettorali ai suoi militanti co-1 me frutto di una concorrenza sleale socialista e non come conseguenza della nuova linea di «apertura» del partito, j Qualcuno pensa anche che la | corrente comunista che fa ca- j po a Leroy abbia voluto spin gere al massimo la polemica per mettere in difficoltà Marchais e il suo «ecumenismo». La segreteria comunista ha j pubblicato, dopo le dure di-1 ! chiarazioni di Marchais, un \ i comunicato molto più attenuato. In esso non ripete le accuse di concorrenza elettorale, rimprovera i socialisti di j essere evasivi su certi impeI gni organizzativi comuni, e ; presenta gli attacchi formula-, I ti contro i socialisti come «problemi politici che non hanno altro obbiettivo che di elevare la qualità dell'union? delle sinistre nell'interesse della vittoria del programma comune di governo». Le Monde ricorda che «molti temporali sono scoppiati sulla strada dell'unione delle sinistre», ma che sempre il se reno è tornato. Ammette però che adesso la tensione è per la prima volta di una certa gravità, superando le polemi che del 1973 e quelle scaturite , dall'affare Solzenicyn. Infat ti. al di là. delle strumentai ; zazioni che i due partiti fanno ' della polemica, essa ha un ; suo fondamento obbiettivo, che non si cancellerà facil mente. Fino ad ogsji, infatti, la «dinamica dell'unità» ha portato la sinistra al succes, so. Ma se il successo della si ; nistra privilegia soltanto i so cialisti, presto o tardi i conni ' nisti dovranno davvero porsi (e in termini non solo polemi ci o propagandistici) il prò | blema di rivedere tutta la teo ria della «dinamica dell'uni 1 tà». piano Sul piano generale anche escludendo rotture a breve o a medio termine, lo scontro social-comunista porta poi l'i- potesi di mobilità nuova nel quadro politico francese. Nel caso che il partito comunista, geloso dei successi elettorali socialisti, alternasse in futuro tensioni e accordi con Mitterrand, si avrebbe a sinistra una situazione parallela a quella che sta creando sulla destra il gollismo: col suo alternare di tensioni e polemiche nel blocco di maggioran- za. Comunisti e gollisti deter-mineranno la fine di una bi-polarizzazione che le recenti presidenziali hanno creato in Francia? La domanda è prematura. Ma la cronaca politica l'anticipa. Alberto Cavallari

Persone citate: Marchais, Mitterrand, Solzenicyn

Luoghi citati: Cuba, Francia, Parigi