Israele: rammarico per l'Olp all'Onu di Giorgio Romano

Israele: rammarico per l'Olp all'Onu Israele: rammarico per l'Olp all'Onu Gerusalemme sperava che un maggior numero di Nazioni amiche si astenesse dal voto , 1 pel a> (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 15 ottobre. Israele lui accolto con profonda amarezza la votazione dell'Assemblea generale dell'Onii, che ha invitato (con 105 voti favorevoli, 4 contrari e 20 astensioni) i rappresentanti dell'Olp a partecipare al prossimo dibattito sul problema palestinese che avrà inizio il 4 novembre al Palazzo di vetro. La decisione era attesa e scontata e nessuno s'illudeva, data la composizione dell'assemblea delle Nazioni Unite e il gioco delle influenze in seno ad essa, che non ci sarebbe stata una stragrande mag-1 gioranza a favore della proposta della Siria. La delegazione | israeliana aveva combattuto nei giorni scorsi un'azione di retroguardia per ottenere un maggior numero di astensioni da parte dei Paesi amici coi quali lo Stato ebraico mantiene rapporti di cordialità. Per questo, è stato motivo di particolare amarezza il voto favorevole all'ammissione dei rappresentanti dell'Olp da parte della Francia e dell'Italia, soli Paesi della Comunità Economica Europea che non s siano astenuti. «Essi — ha fatto rilevare il portavoce del dicastero degli Esteri — sono Stati che hanno conosciuto sul proprio territorio e pagato col sangue dei loro figli l'attività delle organizzazioni terroristiche di cui l'Olp è soltanto un ente che serve di co- La stessa inquietudine di Gerusalemme per la decisione senza precedenti dell'assemblea era stata espressa anche dal rappresentante degli Stati Uniti all'Onu, John Scali, che ha dichiarato che solo i rappresentanti dei governi sono abilitati a compiti di rappresentanza alle Nazioni Unite. Il voto contrario del delegato di Washington è uno dei po ; chi motivi di conforto per lo stato d'Israele in quest'ora triste. Qualche commentatore lega il voto americano all'Onu col viaggio di Kissinger nel Medio Oriente, che si è concluso oggi con la visita in Marocco. E' opinione diffusa negli ambienti bene informati di Gerusalemme che uno dei risultati del periplo del segretario di Stato sia stato quello 1 di persuadere i Paesi non di1 rettamente coinvolti nel con- flitto (Arabia Saudita, Algeria e Marocco) ad usare la loro influenza specialmente sulla Siria e ad indurre gli Stati arabi a una battuta d'arresto, senza assumere posizioni d'in- transigenza nel prossimo incontro al vertice di Rabat. La notizia che Kissinger sarà di nuovo nel Medio Oriente tra poche settimane inquieta da una parte i circoli israeliani, perché, con l'annuncio che ci sarà una nuova ritirata delle truppe d'Israele, sembra pre ludere a una ripresa dei fre-netici viaggi del segretario di Stato da una capitale all'altra nella ricerca frettolosa di un pateracchio, ma fa ritenere d'altro canto che il periplo attuale abbia conseguite il suo scopo principale, che consisteva soprattutto in una serie di contatti interlocutori. Giorgio Romano

Persone citate: John Scali, Kissinger