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Canzonissima: ascoltati la Doris con Rondinella Lo scandalo delle cartoline voto Canzonissima: ascoltati la Doris con Rondinella (Nostro servizio particolare) Milano. '.5 ottobre. Nuovi interrogatori per l'inchiesta sulle cartoline false di « Canzonissima '71 », il giudice istruttore torinese Rocco Sciaraffa — in temporanea trasferta a Milano — ha sentito oggi i cantanti Mima Doris e Luciano Rondinella, oggi diventato editore musicale. Entrambi hanno respinto ogni addebito; si sono anzi presentati dal magistrato senza la assistenza di alcun legale « proprio per sottolineare la completa buonafede ». La Doris (per l'anagrafe Annunziata Chiarelli) che alla gara partecipava con la canzone « /' te vurria vasà » ha precisato che le 43.690 cartoline di preferenza giunte a suo nome alla Rai di Torino, erano state tutte spedite da Milano, e firmate da persone residenti nel capoluogo lombardo. « Io ed il mio clan » ha spiegato la cantante « siamo tutti napoletani ed abitiamo nella nostra città; non possiamo in alcun modo essere ritenuti responsabili di quell'invio ». Rondinella, interrogato in qualità di « produttore » del « 45 giri » su cui era inciso il brano della Doris, ha ammesso di avere acquistato, a suo tempo, circa tremila cartoline per sostenere la sua protetta. « Le pagai 450 lire ciascuna », ha aggiunto, « perché mi fu spiegato che comprandone un certo quantitativo, i rivenditori concedevano uno sconto. Me le vendette Salvatore Mazzocco, manager della cantante, nonché direttore dell'orchestra che, in quell'occasione, accompagnava la Doris. Saldai il conto con alcuni assegni dei quali conservo le matrici. Non ho difficoltà a rivelarlo, in quanto sono certo che anche lui le ha acquistate in perfetta buona fede, da qualcun altro ». Stamane avrebbe dovuto rendere la sua testimonianza anche il Mazzocco: ma non ha potuto lasciare Napoli poiché è a letto con l'influenza. Domani, il magistrato interrogherà il cantante Al Bano e quattro discografici. o. r.