Un profondo malessere

Un profondo malessere Un profondo malessere (Dal nostro corrispondente) Roma, 15 ottobre. Le trame nere e rosse disorientano i cittadini. Colpi di Stato falliti, sequestri di persona, bombe nelle piazze e sui treni; all'origine di queste azioni c'è la rivolta contro la società in nome di un ordine assurdo o di un giustizialismo esasperato. I giudici stanno mettendo le mani su personaggi di destra che rincorrono nostalgie di nazifascismo, altri giudici finalmente sono riusciti a rompere il cerchio delle Brigate rosse. Mentre il capo del Sid, che è un organo dello Stato, si ribella e minaccia denunce contro il ministro della Difesa, un maresciallo dei carabinieri viene ucciso nell'esecuzione di un ordine del magistrato. In questo momento di malessere, che si fa sempre più profondo, emerge la tentazione di riparlare di opposti estremismi. Sarebbe un'interpretazione falsa che farebbe comodo a chi si rifiuta di cercare i motivi della nostra crisi, e finirebbe per paralizzare ogni sforzo contro l'eversione. L'estremismo è uno solo, quindi va individuato, com¬ battuto per legittima difesa della democrazia. Rossi e neri agiscono con la violenza per creare quella condizione di turbamento che permetta il colpo di Stato, e i rossi fanno il gioco dei neri, perché i primi sono sradicati da ogni contesto (invano hanno cercato legami con le masse lavoratrici), mentre i neri hanno o hanno trovato complicità in organi della Repubblica ed hanno maggiori possibilità di approfittare di un eventuale caos. Basta una telefonata per bloccare i treni, per far sgomberare l'aeroporto di Fiumicino, per fare sfollare la sede della posta centrale di Roma o, come oggi pomeriggio, l'intero Palazzo di Giustizia. Anche un falso allarme diffonde i veleni della paura. Tuttavia i carabinieri avrebbero colpito, secondo le ultime notizie, la centrale delle Brigate rosse. La magistratura è vicina a far luce sulle trame nere. Le istituzioni funzionano ancora. Attendiamo che i partiti ricostituiscano presto il quadro politico entro cui collocare un accordo sui problemi urgenti, ordine pubblico compreso, g. tr.

Persone citate: Rossi

Luoghi citati: Roma