Anche per gli statali lo sciopero giovedì di Giancarlo Fossi

Anche per gli statali lo sciopero giovedì Si allarga l'agitazione per la contingenza Anche per gli statali lo sciopero giovedì Nell'industria privata e a partecipazione statale, nel commercio la sospensione del lavoro sarà di 4 ore - Negli altri settori avrà una durata variabile - I servizi di trasporto potranno subire qualche interruzione - I giornali usciranno regolarmente Roma, 14 ottobre. Sarà quasi uno sciopero generale l'astensione che la Federazione Cgil Cisl Uil ha proclamato per giovedì anche se in un primo tempo era prevista solo nel settore industriale come protesta contro l'andamento della vertenza sulla contingenza e il progressivo deterioramento dei livelli d'occupazione. La novità è che oltre ai lavoratori dell'industria, privata e a partecipazione statale, vi aderiranno ì dipendenti del commercio e del turismo, gli operai e gli impiegati degli enti pubblici, gli elettrici, i postelegrafonici, gli insegnanti, il personale dei monopoli, i portuali. Mentre nell'industria, nel commercio e nel turismo, il lavoro sarà sospeso 4 ore, negli altri settori la durata e le modalità potranno variare sensibilmente da categoria a categoria, e da zona a zona. Gli elettrici non saranno in servizio per due ore, ma squadre ridotte assicureranno la sicurezza e la salvaguardia degli impianti. Negli enti pubblici e parastatali, la protesta si concreterà in astensioni e assemblee nei luoghi di lavoro per una durata inferiore alle due ore, salvo diverse de¬ cisioni che unitariamente potranno essere assunte a livello territoriale. «Saranno dibattuti — precisa un comunicato della Federazione unitaria dei dipendenti dagli enti pubblici — l'attacco del padronato all'occupazione, che si ripercuote fatalmente a danno di tutti i lavoratori e aggrava la recessione in atto, la rivalutazione generalizzata della scala mobile, una politica economica alternativa, capace di arrestare il processo inflattivo». I servizi più importanti di trasporto (treni, tram e autobus, metropolitane, traghetti, navi aerei) potranno subire interruzioni. Nel settore aereo vi saranno certamente ritardi e sospensioni di volo in seguito alla deliberazione della Federazione dei lavoratori del trasporto aereo di partecipare allo sciopero di giovedì, per quattro ore, al fine di «bloccare i processi di ristrut- \ turazione che investono il settore e che si esprimono nei massicci licenziamenti alla Twa, alla Panam e in altre aziende del settore». Gli autoferrotranvieri, i ferrovieri, i marittimi, i portuali eccetera si sono riservati di definire le modalità entro domani. Brevi sospensioni sono annunciate dai dipendenti degli enti locali (comuni, province, enti di assistenza e di beneficenza). Assemblee si terranno nei quotidiani e nelle agenzie di stampa: la federazione poligrafici ha deciso di escludere la categoria da una adesione «attiva» alla manifestazione, per assicurare «l'informazione politica e sindacale». Questa sera si è svolto l'incontro tra la federazione Cgil, Cisl, Uil e la delegazione delllntersind e dell'Asap, le due associazioni sindacali delle aziende a partecipazione statale. Lama, Vanni e Camiti, che guidavano la delegazione dei lavoratori, hanno illustrato la «piattaforma» che prevede l'unificazione del «punto» di contingenza al valore più alto, un recupero parziale dei punti scattati negli ultimi anni, la garanzia del salario nei casi di ristrutturazione aziendale, la revisione dell'orario annuale di lavoro attraverso lo scaglionamento delle ferie e la concentrazione delle festività infrasettimanali. L'avvocato Boyer, presidente dell'Intersind, ha manifestato disponibilità ad approfondire la piattaforma e a ricercare soluzioni, ma ha sottolineato l'assoluta necessità di tener conto della loro compatibilità con la situazione economica generale. Mentre qualche possibilità sembra essersi delineata per l'esame della graduale unificazione del punto di contingenza, è stato escluso un aumento generalizzato immediato conseguente all'eventuale rivalutazione di una parte dei punti scattati dal 1969 ad oggi (ad esemio, quelli maturati negli ultimi dodici mesi). «/ margini di movimento sono così ridotti — ha dichiarato Boyer — che solo il governo ha la possibilità di indicare esattamente (non con atti di imperio, ma impostando provvedimenti compensativi) lo spazio che. senza danni per gli interessi generali, può essere lasciato alla libera determinazione delle parti sociali». L'attuale situazione, a suo avviso, non consente di compensare l'aumento dei salari con incrementi dei prezzi o della produttività. «Quest'ultimo — ha concluso — è difficilmente ipotizzabile di fronte a richieste di garanzia del salario e dell'occupazione, quasi senza contropartite, in particolare per quanto riguarda la mobilità del lavoro». Il giudizio dei sindacati è stato negativo. Giancarlo Fossi

Persone citate: Boyer, Lama

Luoghi citati: Roma