L'influenza epidemica I nuovi quattro vaccini

L'influenza epidemica I nuovi quattro vaccini Illustrati in un incontro a Milano L'influenza epidemica I nuovi quattro vaccini (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 ottobre. (g.m.) Un incontro sull'influenza si è svolto oggi a Milano nella sede della « Fondazione Carlo Erba ». Sui temi «Come sarà l'influenza quest'anno e perché esplodono le epidemie » hanno parlato il prof. Michele La Placa, di Bologna e il prof. Marcello Simi di Siena. Le grandi epidemie — hanno rilevato — si hanno ogni sette-dieci anni e l'ultima è stata nel 1968. Periodicamente i geni del virus vengono « mutati » e compaiono veramente nuovi ceppi virali in cui sia la emoagglutinia che l'acido neuraminico (i due componenti principali del virus) sono mutati. E' questa la circostanza che fa esplodere ogni sette-dieci anni le epidemie. I nuovi quattro vaccini antinfluenzali sono stati illustrati dal prof. Abel Prinzie di Bruxelles. « Il vaccino nuovo — ha rilevato — è quello che viene sgocciolato nel naso; contiene virus influenzali vivi ma inattivati. Anche in Russia tempo fa venne usato un vaccino con virus vivi ma erano solo attenuati, non inattivati, per cui a volte determinavano epidemie influenzali ». « Il secondo tipo di vaccino è ancora sul vecchio schema dei virus morti, ma è stato potenziato con olio di arachide ultraraffinato che provoca una maggior reazione, il suo effetto dura quattro anni amiche uno come gli attuali. Il terzo vaccino, dell'istituto Pasteur, è un vaccino che prevede possibili modificazioni future dell'attuale virus influenzale; per ottenerlo hanno sottoposto i virus ad un attacco frontale con vari anticorpi, cosicché per districarsene il virus ha assunto nuovi caratteri. E' un vaccino « previsionale », già pronto a combattere eventuali nuovi tipi di virus ». Infine il quarto tipo è quello in uso in tutti i Paesi d'Europa, compresa l'Italia, e lo stesso usato lo scorso anno. Contiene due virus uccisi, l'« A » Australia e il « B » Hong Kong. « Quello che si vuole ottenere con i nuovi vaccini inattivati — ha concluso Abel Prinzie — è la copertura "ermetica" delle vie respiratorie, cioè la formazione di un panno di anticorpi chiamati gammaglobuline A, capaci di bloccare il virus. Con i vaccini somministrati per sgocciolamento nasale si ottiene un 40 per cento in più di tale copertura immunitaria ». Secondo il prof. Alvise Berengo dell'Università di Milano, intervenuto al dibattito, le persone da vaccinare sono: gli anziani (per queste persone la vaccinazione è prioritaria perché hanno una scarsa resistenza al virus dell'influenza); le persone con affezioni cardio-polmonari; i tubercolotici; i diabetici e coloro che sono costretti a vivere in comunità.

Persone citate: Abel Prinzie, Alvise Berengo, Marcello Simi, Michele La Placa