Villaggi preistorici nei laghi del Lazio

Villaggi preistorici nei laghi del Lazio Un simposio nazionale a Roma Villaggi preistorici nei laghi del Lazio (Dalla redazione romana) Roma, 12 ottobre. Sul fondo dei laghi del Lazio si nascondono piccoli tesori d'archeologia: due villaggi preistorici sono stati scoperti a Bracciano e a Mezzano; mentre a Martignano i ricercatori hanno individuato la costruzione iniziale dell'acquedotto alseatino, fatto eseguire dall'imperatore Augusto e di cui si era perduta ogni traccia. La notizia di questi ritrovamenti è stata data dal professor Lamberto Ferri Ricchi, intervenendo al primo simposio nazionale del Comitato italiano ricerche e studi subacquei, che si svolge all'università di Roma. La scoperta più interessante è quella di Bracciano: a sei metri di profondità è apparsa la struttura in pietra di un villaggio di trenta metri di diametro, con intorno costruzioni sparse su un ettaro. Si pensa ad una fortezza. L'architettura appare identica al villaggio detto «Gran Carro», trovato 15 anni fa a Boisena accanto ai resti di palafitte. Si attende ora il permes¬ so della sovrintendenza all'Etruria meridionale per estendere le ricerche. Nel 1973, a Mezzano, l'equipe del professor Ferri Ricchi ha individuato un agglomerato su palafitte, fra i tre e i dodici metri di fondo, con grosse tavole e una cinquantina di vasi intatti. Sono stati trovati anche tre asce ed un raschietto in bronzo. Il villaggio appartiene alle fasi dell'età del bronzo «medio», ««recente» e «finale». Altra comunicazione interessante al simposio è stata fornita dal subacqueo giorna- lista Lino Pellegrini: nel futu ro i sommozzatori potranno scendere a profondità impen- sate, forse fino a 3U0O metri. Oggi il muro invalicabile è di 300 metri. Ma sono in corso esperimenti a Zingonia (Bergamo), dove in una vasca di acciaio chiusa ermeticamente e piena d'acqua vengono immesse pressioni che corrispondono a 500 metri di profondità: in questo ambiente si effettuano «immersioni simulate», ben sopportate dall'uomo.

Persone citate: Lino Pellegrini