Umorismo, ma fioco

Umorismo, ma fioco LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Umorismo, ma fioco Lo show sul rompiscatole con vignette di trent'anni fa; blando divertimento, malgrado il garbo di Vianello e della Mondaini Fine settimana e andiamo in giro a sentire cosa ne pensano i telespettatori. Qualcuno osserva che « durante questa crisi di governo la tv ha mostrato dei miglioramenti nell'informazione: i telegiornali sono stati meno reticenti, c'è stata una Tribuna politica vivace, c'è stato Stasera G 7 che s'è occupato della vertenza Fiat e della Montedison ». Per alcuni si sente « un benefico allentamento di controlli, forse non c'è più un Bernabei che dà gli ordini ». Per altri invece il miglioramento non s'è manifestato affatto, o comunque appare sempre illusorio. « I telegiornali continuano nella loro linea prudente ed evasiva — dicono gli spettatori più critici — e Tribuna politica ha fatto solo chiacchiere: è vero che Stasera ha parlato della Fiat e ha dato ospitalità alle polemiche voci degli operai e dei sindacalisti, ma sarebbe stato enorme che un rotocalco, cadendo in questi giorni il suo debutto stagionale, avesse ignorato un argomento simile». Circa il resto del programma, il giallo è stato giudicato « discreto », e i due film, « Ambizione » di lunedì e « La peccatrice di San Francisco » di mercoledì, troppo vetusti e in particolare il secondo « scadente », « di qualità indecente », « fumettaccio ». Divisi i giudizi sulla nuova « Domenica .sportiva »; gradita agli appassionati di prosa l'incisiva edizione sovietica de « Il cadavere vivente »; e, ancora, pareri incerti sullo show del sabato Tante scuse con Vianello e la Mondaini. Del quale show è andata ieri in onda la seconda puntata. L'impressione resta quel¬ la lasciata dall'esordio. Bravi i due protagonisti; all'origine del copione c'è un'idea niente male, cioè di far vedere i retroscena di uno spettacolo; ma tutto in pratica si ferma qui, l'umorismo è prudente ed evasivo come il tono dei telegiornali, non c'è mai una battuta che graffi ma soltanto barzellette innocue per nove decimi neanche più tanto fresche. Tema della puntata era il rompiscatole che si prestava ad un'infinità di variazioni attuali, e invece ci si è ritrovati ancora una volta tra le vignette di venti o trent'anni fa. Se mai ci si deciderà a fare la riforma della Rai, dopo il problema dell'informazione bisognerà risolvere quello della censura che tuttora tartassa e castra il varietà. Ha fatto seguito per Controcampo (rubrica partita sabato scorso con un dibattito sulla magistratura, presenti Giovanni Colli e Giovanni Conso) un incontro su « Stampa e potere » con la partecipazione dei giornalisti Nello Ajello, Domenico Bartoli, Alberto Ronchey e Paolo Vittorelli, l'editore Amerigo Terenzi e un parlamentare, Giuseppe Zamberletti: discussione che è stata caratterizzata da momenti di calore notevole ma che avrebbe avuto bisogno, data la complessità e l'importanza della materia, di andare avanti non per cinquanta minuti ma per due ore almeno. Del film Tatù Boia, opera di un collettivo brasiliano, parleremo nella prossima edizione. * * Stasera seconda e ultima parte de La sconfitta di Adua: nella prima puntata, recitazione traballante e storia di grande interesse. Sul « secondo » il non sgradevole spettacolino musicale Un giorno dopo l'altro e il sempre raccomandabile Settimo giorno. Pomeriggio stipato di roba e dominato (ore 17 e 40) da Canzonissima. u. bz.

Luoghi citati: San Francisco