Arrestato a Pisa il capo di "Ordine Nero,, ora si ricerca il suo luogotenente romano

Arrestato a Pisa il capo di "Ordine Nero,, ora si ricerca il suo luogotenente romano L'inchiesta del giudice Violante sulle trame eversive di destra Arrestato a Pisa il capo di "Ordine Nero,, ora si ricerca il suo luogotenente romano Secondo le ultime indagini, l'organizzazione è sorta contemporaneamente a "Ordine Nuovo" - Doveva costituirne il braccio armato e clandestino, con squadre di sicari pronti a uccidere e alla guerriglia urbana Uno dopo l'altro, gli elementi della destra eversiva e i presunti «golpisti» cadono nella rete tesa dai magistrati Violante e Pochettino. Ieri, a Pisa, gli uomini dell'antiterrorismo hanno arrestato l'impiegato comunale Lamberto Lamberti, 40 anni, nato a Frassinoro, abitante in via Rindi 23. Sarebbe il capo rico¬ nosciuto del movimento «Ordini nero» sezione «Drieu la Rochelle» della Toscana, la polizia l'ha definito «persona molto pericolosa», i suoi trascorsi di estremista nero sono noti. Il Lamberti ha 40 anni, un passato torbido alle spalle. Nella Pisa degli Anni 60, dove a causa della crisi che ha colpito settori vitali dell'industria come quello tessile, e tensioni sociali sono particolarmente acuite, l'attività violenta di questo personaggio ha modo di prodursi con particolare efficacia. L'ottobre del '68, particolarmente caldo anche a causa della folta presenza di gruppi della sinistra extraparlamentare lo vede sempre In prima Ala negli scontri con le opposte fazioni. E' condannato dal pretore di S. Miniato per un assalto alla Casa del popolo, denunciato in altre occasioni. Nel '72 si apre l'ultimo convulso capitolo. Un capitolo ricco anche di ambiguità. Perché ad esempio mentre il msi dichiara (e lo ha fatto anche oggi) di averlo estromesso dalle sue file, secondo il presidente del Fuan Benvenuti, il Lamberti ha tuttora in tasca la tessera del partito di Almirante. La Squadra politica della questura, comunque, lo annovera tra gli aderenti a « Ordine nero ». Il suo braccio destro, Enrico Maselli, 24 anni, abitante a Ro ma in via Cardinale Parocchi 15, è ricercato. Per entrambi, il mandato di cattura del dott. Violan te dice: «Imputati di cospirazione politica, essendosi associati tra loro, con Paolo Pecoriello e altre persone non ancora identificate, in un movimento denominato "Ordine nero" diretto a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costitutti nello Stato italiano, agendo come promotori ed organizzatori dell'Associazione». A Lamberti e Maselli si è giun ti, come è scritto nel mandato di cattura, tramite l'impiegato postale Pecoriello, 29 anni, in carcere dal 30 luglio scorso. Attivi sta della sezione bolognese «Ordine nero-Drieu la Rochelle» (la stessa che ha rivendicato la strage sul treno Italicus), Paolo Pe coriello starebbe attraversando un periodo di crisi ideologica che l'avrebbe spinto a «cantare». Giorni fa ha fatto sapere che intendeva avere un colloquio col magistrato e il dott. Violante non ha perso tempo. Si è precipitato a Livorno, e ha raccolto dalla voce dell'impiegato postale eie menti forse decisivi per l'inchie sta. Il racconto del Pecoriello, tuttavia, non deve aver soddi sfatto in pieno Violante perché, al termine del colloquio durato parecchie ore, ha ordinato all'im provviso una perquisizione nella cella dell'estremista, riuscendo cosi a metter le mani su un me moriale «ricco di notizie utilissime» come l'ha definito un fun zionario dell'antiterrorismo. Tra i vari nomi vi è quello del dott. Micalizio, l'analista paler mitano accusato di aver preso parte al tentativo di golpe di ottobre: per questo motivo l'altro giorno, mentre un'auto risaliva la penisola per accompagnare il medico siciliano a Torino, il dott. Violante l'ha fatto dirottare a Livorno e ha contestato subito al Micalizio alcuni dati emersi dal memoriale. Successivamente, sempre lavorando sul filone Pecoriello, i magistrati hanno emesso mandato di cattura per Lamberti e Maselli, nelle cui abitazioni, però, non sarebbe stato sequestrato nessun documento interessante, eccetto qualche arma. L'impiegato postale avrebbe ammesso, fra l'altro, di essere l'autore delle lettere di minaccia inviate, dopo la strage di Brescia e prima di quella dell'Italicus, a esponenti politici e direttori di quotidani (tra cui quello de La Stampa), sempre a firma di «Ordine nero». Le indagini in Toscana ed in Emilia (mentre Violante interrogava Pecoriello, i funzionari Criscuoio e Mario Esposito compiva¬ no perquisizioni sull'Appennino, in regione Rio Lunato, e a Mo dena) hanno consentito di raccogliere altre prove su «Ordine nuovo» e «Ordine nero». Secondo la magistratura «Ordine nero» non avrebbe raccolto soltanto l'eredità ideologico-eversiva di «Ordine nuovo» quando questo fu dichiarato fuori legge dal ministro dell'Interno, ma le due or ganizzazioni sarebbero sorte insie me, la prima come movimento ufficiale della estrema destra, la seconda come nucleo clandestino, che agiva nell'ombra, in appog gio a «Ordine n'iovo». Gli esponenti delle due organizzazioni (tra cui, appunto, Pecoriello e Lamberti) sarebbero dovuti intervenire, con armi, per dare man fozte ai sicari dei ministri e dei sindacalisti, aprendo cosi la strada all'intervento dei militari Il cerchio dell'eversione nera, in questo modo, si chiude: da Salvatore Francia a Mario Pavia (presunto finanziatore), dal Pavia all'aw. Parigini (la mente), al medico Micalizio (armi), al pilota Scolari, all'ing. Eliodoro Pomar, del centro nucleare di Ispra (sfuggito per un soffio alla cattura e, pare, riparato in Spagna) uomo fedele di Borghese; dal Micalizio a Pecoriello, a Lamberti, e cosi via. Attorno a questi personaggi ruotano le figure minori, raggiunte da comunicazioni giudiziarie, e i quattro partigiani « bianchi », Sogno, Mautino, Martini Mauri e Borghesio i cui presunti legami col « sestetto del golpe » di ottobre non sono ben chiari. In margine all'inchiesta torinese sulle trame nere, va segnalato ancora l'arresto dell'agricoltore Manfredo Ganiti, 54 anni, di Modena, nel cui appartamento la polizia ha trovato una « Beretta » calibro 9 e una cinquantina di proiettili. A lui si è giunti esaminando un'agenda dell'aw. Parigini risalente agli anni '69-70, quando aderiva al msi. Il Garuti deve rispondere soltanto di detenzione abusiva di arma da guerra. Anche l'abitazione dell'ex para Giorgio Rinaldi è stata perquisita su ordine del giudice Violante. Il suo nome è legato ad una vicenda . di . spionaggio Jn favore della Russia, venuta alla luce nel '67. Ha scontato cinque anni di carcere. « Non so che cosa cercassero in casa mia; — ha detto l'ex agente segreto — sono stato indicato come spia comunista e non ho mai avuto a che fare con gente di destra ». E' stato sentito dal magistrato, come teste volontario, e ha riferito di aver conosciuto, sia pur di sfuggita, il Garda. Servizio a cura di: Clemente Granata e Sergio Ronchetti Lamberto Lamberti e Giacomo Micalizio dopo l'arresto