Una donna nel quartiere di via Artom

Una donna nel quartiere di via Artom Una donna nel quartiere di via Artom E' un'assistente sociale che per un anno, su iniziativa del Rotary Club, si è dedicata a tempo pieno allo studio delle condizioni delle famiglie della zona Per un anno un'assistente so ciale si è occupata a tempo pieno dei giovani « difficili » di via Artom. L'iniziativa è stata promossa e finanziata dalla sezione Nord del « Rotary club » di Torino. L'altra sera, nella sede del circolo, si è discusso dell'esperimento. Come è stato compiuto e perché? I soci, ingegneri Borelli e Bertola, uanno redatto una relazione suH'« Iniziativa di prevenzione della devianza minorile di via Artom » ricordando come nacque l'idea di aiutare i ragazzi di uno dei più disastrati quartieri della città e quali sono stati i risultati. « Due anni la — hanno scritto i relatori — il presidente del Tribunale dei minori di Torino, professor Paolo Vercellone, ci illustrò i gravi problemi della de linquenza giovanile, sottolinean-I do la necessità di far seguire da I un'esperta i minori di via Artom, zona dalla quale provengono c'ir- ca V8Q per cento dei ragazzi che cominciano l'apprendistato di malviventi. Secondo il professor [ Vercellone l'esperimento sarebbe costato 3 milioni. Reperita tra i soci la somma, nell'aprile del '73 l'assistente nodale, signorina Ballatore, si mise all'opera, ahi- tata da una commissione formata dal presidente del Tribunale minorile, dal giudice, signora Calcagno, dalla dirigente del servizio sociale minorenni, signora Parmentola e da due membri del "Rotary Nord" ». L'assistente sociale ha iniziato il lavoro interessandosi di una decina di casi segnalati dal tri- bunale: dai ragazzi il contatto |si è poi esteso alle famiglie ed alle varie forze che caratterizzano il quartiere. Le tristi condizioni della zona sono state così riassunte dall'esperta: « 1324 famiglie abitano in 780 alloggi di 2, 3 camere. Il sovraffollamento, in media 8 persone per appartameli- to, causa problemi sociali, educativi, igienici c sanitari non indifferenti ». Nell'estate del '73 la signorina Ballatore ha organizzato con don Sergio Minardi, che da quattro anni si interessa ai problemi di via Artom, un campeggio a Pon techianale con tre serie di ra gazzi particolarmente « difficili ». « Tra tanti episodi — ricorda la relazione degli ingegneri Borelli e Bertola — bisogna ricordare il caso di un ragazzino che, già av- j viato sulla strada della delinquen- : za, è stato recuperato». ! | fatica un po' di denaro, sia per Molti giovani disertano la scuola: « Lasciando l'insegnamento dell'obbligo prima del 14 anni — ha notato l'assistente sociale — e non potendo già svolgere legalmente un lavoro, sono in balìa di se stessi. E' facile cosi iniziare una vita ricca di utteggiamenti dì insofferenza, ribellione, tep- . pismo. sia per racimolare senza vincere la noia ». L'esperta si quindi rivolta alla media « Cesa re Pavese » con l'obiettivo prin cipale di recuperare alla scuola I il maggior numero possibile di j allievi che per colpa non loro ma i della società rischiano di allun- gare l'elenco di vite «vendute» Ial carcere. L'esperimento che ne- . -li ultimi mesi è stato curato I ■ da una collega della signorina Ballatore è terminato il giugno scorso: i risultati sono stati incoraggianti. Sarà ripetuto? j problemi dell'occupazione : prezzi, rilancio della lotta per le ! infrastrutture j Comitati di quartiere - Oggi : alle 9,30 presso il circolo dei di- ! pendenti comunali in corso Sici- ; lin 12, conferenza sui temi: ri- j strutturazione e compiti dei Coor- : dinamento quartieri, iniziative sui ! dei I

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