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Polemiche per i vescovi del Cile Polemiche per i vescovi del Cile Città del Vaticano, 5 ottobre. Un gruppo di cattolici della «sinistra cristiana cilena» ha replicato oggi, con un documento invialo al Sinodo dei vescovi, alle affermazioni di sostegno al regime di Pinochel fatte l'altro ieri da monsignor Vulcles Subercaseaux che ha sostituito, per molivi tuttora non chiari, il primate del Cile cardinale Haiti Silva Henriquez e un altro presule eletti dai vescovi cileni loro delegali al Sinodo. Il documento esorta il Sinodo «;t non collaborare involontariamente a unu manovra di confusione clic sarebbe uguale ;i quella usata dagli stessi clementi stranieri che ora hanno riconosciuto la loro partecipazione attiva al rovesciamento del nostro governo costituzionale» (questo passo si riferisce alle notizie di giornali statunitensi sull'azione della Cia per abbattere Allenile). Dopo aver ricordato che la Chiesa deve seguire /'«indipendenza critica» rispetto al governo militare assunta da! cardina¬ le Silva Henriquez. la «sinistra cristiana» prosegue: «E' un gravissimo errore ritenere che l'avvento di un gruppo di militari antimarxisti al potere e la momentanea soppressione della libera espressione opeiaia possano costituire circostanze favorevoli per l'opera evangelizzatrice della Chiesa», come appare — secondo il documento — dall'intervento del vescovo Valdes al Sinodo in appoggio a l'inocliet. incordato un recente mollilo di Paolo VI, secondo cui «il mero ordine interno imposto dal timore non c la pace», il documento domanda al Sinodo: <Si può pensati, che c'è distensione, che esistono migliori condizioni di evangelizzazione in un Paese, se nelle l'ile del suo popolo lavoratore non si rimarginano le ferite prodotte da trentamila morti?». / militanti cattolici concludono invitando ancora i vescovi a non prestarsi a una «legittimazione ideologica de! fascismo cileno» e sostenendo che il movimento operaio del loro Paese non è «antireligioso». 1. f.