Confermato impegno Usa sugli aiuti per l'Italia

Confermato impegno Usa sugli aiuti per l'Italia Colloqui a Washington Colombo-Simon Confermato impegno Usa sugli aiuti per l'Italia Washington, 5 ottobre. Quattro ore di «approfondito colloquio» ieri sera tra il segretario al Tesoro degli Stati Uniti William Simon e il ministro del Tesoro italiano Emilio Colombo, hanno concluso per il momento la serie dei contatti bilaterali Italia-Usa sul piano economico-finanziario svoltisi a Washington, in margine ai lavori dell'Assemblea del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. In questi contatti — afferma un comunicato congiunto pubblicato stamani a Washington — «è stata riaffermata la volontà dei due paesi di collaborare strettamente nell'ambito di tutti gli organismi internazionali per assicurare rapidi progressi verso un assetto che favorisca un miglior equilibrio degli scambi internazionali e promuova il funzionamento di istituzioni». Per «istituzioni» si intendo, no tutti quei meccanismi di riciclaggio di cui si è discusso all'Assemblea del Pondo (oil facility ampliata e potenziata come prevista dalla Gran Bretagna e proposta anche da altri paesi, e altre alternative). «I complessi problemi dell'inflazione e degli squilibri derivanti dall'accresciuto prezzo del petrolio, con particolare riguardo alle sue ripercussioni sui prezzi interni e sui conti con l'estero in tutti i paesi consumatori e particolarmente in quelli la cui economia presenta squilibri strutturali e crisi congiunturali pre-esistenti alla crisi petrolifera» sono stati presi in esame nel corso del lungo colloquio Simon-Colombo, dichiara il documento italo-americano, il quale prosegue rilevando che «alla luce delle discussioni intervenute nelle varie sedi internazionali e in particolare nell'Assemblea del Fondo monetario sono stati approfonditi i modi più appropriati per affrontare quei problemi». I ministri — prosegue il comunicato — hanno riaffermato il loro appoggio alla decisione presa questa settimana dal nuovo comitato interinale del Fondo Monetario di esaminare «come argomento urgente l'adeguatezza degli strumenti esistenti; privati ed ufficiali» per «riciclare» investimenti internazionali. II documento continua: «E' stato riconosciuto che l'Italia è tra i Paesi industriali più colpiti dalla crisi petrolifera. Il ministro Colombo ha esposto l'evoluzione della bilancia dei pagamenti dell'Italia e l'insieme dei provvedimenti fiscali, para-fiscali, monetari adottati dal governo italiano per fronteggiare l'inflazione ed il deficit petrolifero della bilancia dei pagamenti. Egli ha sottolineato come, pur di fronte ai confortanti progressi verso l'eliminazione del disavanzo estero non petrolifero, il forte disavanzo petrolifero ponga difficili problemi di finanziamento pure in presenza, in questo momento, di notevoli riserve e linee bilaterali e multilaterali di credito. I due ministri hanno convenuto che nelle attuali circostanze si deve esercitare una particolare attenzione per evitare che vengano ad aggiungersi nuove incertezze a quelle già esistenti sui mercati internazionali». Il segretario Simon — conclude il documento ufficiale dei due governi — ha ricordato le recenti assicurazioni del presidente Ford secondo le quali «gli Stati Uniti sono pronti a svolgere un appropriato, costruttivo e responsabile ruolo nel ristabilire l'equilibrio economico in Italia». In questo contesto i-due ministri hanno esaminato un'ampia gamma di possibili modi concreti con i quali i due Paesi potrebbero lavorare insieme più strettamente nell'interesse della stabilità economica dell'Italia e della Comunità internazionale nel suo insieme. Essi hanno convenuto che queste conversazioni saranno proseguite al momento opportuno nel prossimo futuro. Precisando oggi in un incontro con i giornalisti italiani negli Stati Uniti il senso di alcuni passi del documento, il ministro Colombo ha detto che, quando si parla di un migliore equilibrio degli scambi internazionali, il problema del finanziamento della bilancia dei pagamenti non può essere dissociato dal principio di politiche economiche che siano in grado di mantenere un livello di scambi capace di evitare una recessione. A proposito del punto in cui si parla della «presenza, in questo momento, di notevoli riserve e linee bilaterali e multilaterali di credito», il] nostro ministro del Tesoro le ha così riassunte: la linea di credito della «Federai Reser-1 ve Bank» (banca centrale) | americana per tre miliardi di dollari aperta la primavera scorsa; le operazioni residue del Fondo monetario internazionale, quelle della «oil faciliti/» anche nelle sue prospettive, nonché altre linee di credito esistenti con il Canada, la Svizzera e la «Bundesbank» tedesca. (Ansa) «Yddiplocdndnpss

Persone citate: Emilio Colombo, Italia Washington, Washington Colombo, William Simon