La Ferrari chiede pista di Michele Fenu

La Ferrari chiede pista Regazzoni, Fittipaldi e Scheckter; alle 20,20 la grande sfida La Ferrari chiede pista Motori in crisi durante le prove per Lauda, che però partirà in terza fila appaiato a Scheckter ma davanti a Fittipaldi (quarta) e Regazzoni (quinta) - Il pilota svizzero: "Sarò costretto sempre ad attaccare dal principio alla fine" - Stewart: "Il brasiliano è molto forte, ma penso che vincerà Clay" - Impazzito il cervello elettronico (Dal nostro inviato speciale) Watkins Glen, 5 ottobre. Emerson Fittipaldi ha vinto la sua prima battaglia con Clay Regazzoni. Domani, nel Gran Premio degli Stati Uniti, sfida decisiva per II Campionato mondiale di formula 1, Il brasiliano partirà in seconda fila e lo svizzero in terza. Questo significa che, al via, salvo miracoli, Fittipaldi precederà Regazzoni, il quale dovrà poi, in corsa, giocare il tutto per tutto per sorpassarlo. E Lauda, per colmo di rabbia, è alle spalle del compagno di squadra, lui abituato a conquistare » pole position » come noccioline nelle precedenti gare della stagione. E' uno dei peggiori schieramenti di partenza della Ferrari nel «mondiale», e doveva capitare proprio In questa circostanza. La suspense e le emozioni per i tifosi di Maranello continuano proprio fino all'ultimo. Il fatto che Reutemann, con la Brabham, e Hunt, con la Hesket, siano davanti a tutti, con dei tempi record t1'38"978 l'argentino e 1'38"995 l'inglese) non è certo un problema, il problema è quel Fittipaldi sistemato in seconda fila, a fianco di Pace, proprio davanti al muso della Ferrari di Regazzoni, che sarà in compagnia di Andretti e della sua Parnelli. La Ferrari è stata tradita oggi, nello sforzo decisivo, dal motore delle sue rosse monoposto. Lauda ha dovuto interrompere le prove dopo pochissimi giri, per il cedimento del suo « 12 cilindri » e salire sulla vettura di riserva, che non era, ovviamente, a punto come l'altra. Ma poche tornate sono state sufficienti all'austriaco per accorgersi che anche il propulsore del muletto » non era brillante. E Regazzoni riferiva un analogo giudizio su quello della sua « 312-B 3 ». « Sono fiacchi, lenti — dicevano i due piloti —, raggiungono con difficoltà i regimi migliori. Il rendimento è decisamente insufficiente ». Il colpo era grosso, e fra le varie Ipotesi per spiegare le ragioni della crisi se ne insinuava una romanzesca. Nella notte i « soliti Ignoti » avevano aperto la cisterna con la benzina riservata alla Ferrari, sottraendone una certa quantità. Che avessero combinato anche qualche altro scherzo? In realtà, i meccanici avevano utilizzato stamane il carburante proveniente da un altro fusto, aggiungendone solo nella parte finale della prima sessione di prove dal serbatoio manomesso. Un « giallo », quindi, piuttosto relativo, che i tecnici di Maranello hanno risolutamente respinto, limitandosi, ad ogni buon conto, a prelevare per il secondo, definitivo turno di allenamenti, benzina da un altro punto di rifornimento. In questa ora e mezzo conclusiva, quando tutti i « big » hanno spinto a fondo cercando di migliorare le proprie posizioni (e sono arrivate le eccellenti prestazioni di Reutemann, la cui Brabham continua nella serie positiva, e di Hunt, la cui Hesketh fruisce, come la Parnelli di Andretti, di gomme molto adatte al circuito di Watkins Glen) Lauda e Regazzoni si sono arrabattati al volante delle loro recalcitranti vetture. L'austriaco si è arreso ancor prima che gli allenamenti finissero. « // motore peggiorava progressivamente — ha affermato —, era inutile continuare. Mi displace proprio di essere alle spalle di Regazzoni. Avrei dovuto essere davanti a Fittipaldi. Che rabbia! ». Lo svizzero, in situazione lievemente migliore, ha insistito, ed è riuscito in qualche modo a ritoccare il tempo di Ieri e a portarsi vicino a Fittipaldi, il quale, a sua volta, era stato più veloce che non nella prima giornata: 1'39"033 per il brasiliano, 1'39"320 per lo svizzero. Fittipaldi, naturalmente, era contento. « La mia McLaren — ha detto — è andata bene. Essere davanti a Clay è importante, ed è anche importante precedere Scheckter. Se arriviamo così al traguardo, domani sono campione del mondo. Non so se mi spiego». Anche Regazzoni ha affermato di essere soddisfatto. « Per me, a questo punto — ha detto — era molto importante non partire troppo dietro Emerson ». — Piani tattici particolari? Regazzoni, che in realtà è assai meno contento di quanto vorreb¬ be far credere, ha un sorriso: « Ma quale tattica... Domani devo soltanto attaccare, dall'inizio alla line. Non posso certo giocarmi il titolo mondiale stando nascosto ad aspettare che qualcuno rompa: Il punto conclusivo di questa attesissima vigilia a venuto da Luca Monzemolo: « Non è andata bene. Inutile nasconderselo — ha detto —. Ma con i guai che abbiamo avuto da quando siamo in America, Lauda In Canada e Re¬ gazzoni nelle prove libere di Watkins Glen, e la rottura del motore di Lauda, stamattina, non si poteva pretendere di più. Regazzoni ha fatto in pieno il suo dovere: Lauda ci è mancato. E non per colpa sua. Per domani mattina tutti due avranno motori nuovi. E poi, che Dio ce la mandi buona ». Consoliamoci con il parere di Jackie Stewart. Eccolo: « Emerson Fittipaldi ha maggiori possibilità di Regazzoni di vincere il titolo mondiale: sia per la situazione di stasera sia perché ha più talento ed esperienza dello svizzero, e si è già trovato in situazioni analoghe. Però, e non ne conosco il motivo, torse è istinto, lorse è fiuto, sono sicuro che domani sarà Clay a succedermi ». Grazie Stewart, e facciamo gli scongiuri. Michele Fenu

Luoghi citati: America, Canada, Maranello, Stati Uniti