Dal carcere assolda un sicario perché gli ammazzi la moglie

Dal carcere assolda un sicario perché gli ammazzi la moglie Cinque colpi di pistola, la donna è ferita gravemente Dal carcere assolda un sicario perché gli ammazzi la moglie L'aveva costretta a scendere sul marciapiede - Lei lo ha denunciato, poi ha aperto una lavanderia - Un mese fa hanno tentato di dare fuoco al negozio, l'attentato mentre sta per chiudere La porta di una tintoria che si spalanca all'improvviso; un individuo che avanza con la pistola in pugno, vuota il caricatore contro la proprietaria ferendola al dorso e alle gambe e si allontana di corsa; la donna che cade in una pozza di sangue: è la fulminea sequenza di un episodio accaduto ieri al pianterreno di corso Traiano 57. Si pensa ad una tentata rapina, poi il dott. Agnello della squadra 1 mobile fruga nel passato della donna e ricostruisce una storia torbida di minacce, percosse, ricatti nella triste cornice del mondo della prostituzione. E' la vicenda di una giovane che voleva rifarsi una vita, avere un lavoro onesto, badare alla propria bambina, ma il marito le impediva di abbandonare il marciapiede. Finché lei lo ha denunciato. L'uomo ora subirà un processo. In questa luce la sparatoria di ieri acquista, secondo la polizia, un preciso significato. E' il marito che dal carcere ha voluto dare alla donna un inequivocabile avvertimento: o ritirare l'accusa o la prosima volta i colpi saranno mortali. Ricostruiamo l'episodio di ieri. Rosa Mega in Del Tito, questo ii nome della ferita, ha 26 anni, abita in via Nizza 369. E' una giovane bruna, con la bellezza ora un po' sfiorita. Ieri verso le 13 stava per allontanarsi dal negozio di corso Traiano 57, una tintoria-lavanderia che aveva acquistato nell'aprile scorso. Aveva abbassato per un breve tratto la saracinesca per avvertire i clienti che non avrebbe ricevuto più nessuno. Poi era rientrata nel locale per mettere un po' d'ordine. Sul banco c'era l'incasso della matti- nata, qualche biglietto da mille. Mentre lo metteva nella borsetta la porta a vetri si è aperta. Sulla soglia è apparso un giovane (25-30 anni) vestito di scuro, piuttosto piccolo, bruno, con il volto incorniciato dalla barba. Stringeva una pistola. Ro- | sa Mega è impallidita, ha balbettato qualcosa. Lui, impassiblI le, con voce fredda: « E' lei la I proprietaria del negozio? ». La I donna ha annuito. L'aggressore: « Allora vada nel retrobottega ». j Lei è indietreggiata di qualche j passo e l'uomo, con un gesto d'impazienza: ii No. così no, deve girarmi le spalle ». La donna si è voltata e in quel momento sono esplosi i colpi. Tre l'hanno i raggiunta ferendola alle gambe ! e al dorso. Lo sparatore è fugito. Non c'erano passanti. Solo qualche macchina sfrecciava lun' go il corso. La donna insangui| nata a terra, ha dovuto invocare I aiuto per qualche tempo. Infine I un vicino l'ha sentita ed è ac! corso. Il movente dell'aggressioi ne appariva misterioso. Il dott. i Agnello ha vagliato l'ipotesi più | ovvia, scartandola. Non era ra| pina perché l'individuo, rimasto i sconosciuto, si era allontanato | senza neppure tentare di arrafi fare denaro, il che gli sarebbe stato facile visto che quando è , entrato, la donna metteva l'incasso nella borsetta. Non è rimasta che una conclusione: lo : sparatore ha voluto forse ucclI dere, certamente ferite in modo grave a scopo intimidatorio. Per questo ha fatto retrocedere la | donna: il bancone dietro il quale era rifugiata gli impediva di raggiungere lo scopo. Ma intimidire perché? La risposta è venuta dal passato della ferita. Risulta alla « buoncostume » che Rosa Mega frequentasse i marciapiedi nella zona di corso Matteotti già prima del suo matrimonio con Alfredo Del Tito, avvenuto quattro anni fa. Per la donna però il matrimonio avrebbe dovuto rappresentare un'ancora di salvezza. Era stanca di continuare quella misera vita. In una specie di romantico slancio, non raro, nonostante tutto, nella donna che svolge la triste attività, s'illudeva che l'unione con Alfredo Del Tito le avrebbe aperto la strada del riscatto. L'urto con la realtà è stato I durissimo. Il Del Tito, ex panetj tiere con trascorsi giudiziari (que: stioni di furto) si riprometteva | uno scopo ben diverso: sfruttare i la prostituzione della moglie. Lei i ha tentato di rifiutare, lui l'ha | picchiata, minacciata più volte. : Neppure la nascita di una bimJ ba, Alessandra, che ora ha tre I anni, lo ha fatto desistere. Cosi resistenza di Rosa Mega si è trascinata drammaticamente tra | ricatti, vessazioni, finché lei si è : ribellata. In febbraio ha chiesto | e ottenuto la separazione. Il 27 | aprile ha denunciato il marito che è stato arrestato. Subito doI po ha aperto la tintofia di corso Traiano. Ma le sue traversie non sono finite. In agosto hanno tentato d'incendiarle il negozio, ieri l'hanno ferita a revolverate. Ora la polizia è convinta di conoscere il nome del mandante. 1 | I I I j j i ! ' | I I ! i i | | i | i , : I | Rosa Del Tito è grave Il marito in carcere

Persone citate: Agnello, Alfredo Del Tito, Del Tito, Mega, Rosa Mega