"Tosca,, pre-maman per il Regio di Sandro Casazza
"Tosca,, pre-maman per il Regio Incontro con la Kabaivanska, da sabato al Palasport "Tosca,, pre-maman per il Regio La soprano d'origine bulgara aspetta un bambino per gennaio - Il regista ha dovuto compiere alcune modifiche: la scena di seduzione avverrà su un canapé invece che a terra Tosca sta per diventare mamma. Canterà ancora a Torino la sua gelosia e la sua rabbia per Cavaradossi e poi lascerà qualche mese le scene in attesa di un figlio. « Potrebbe anche essere un addio definitivo — dice con un velo di amarezza Raina Kabaivanska la soprano bulgara che sarà l'eroina pucciniana da sabato sera al Palasport —. Non si sa mai come vadano a finire queste cose. Ci sono casi in cui la voce è cambiata, o è scomparsa del tutto ». Dopo la caduta, in luglio, all'Arena di Verona (« Un palcoscenico infernale con il venticinque per cento di pendenza»), per la cantante sono aumentate le paure e le precauzioni. « Abbiate molta pazienza con me. Trattatemi come una povera ammalata », chiede con civetteria al regista Massimo Scaglione ed al maestro Gianfranco Masini che la aspettavano al Regio per le prove. Tutti i suoi movimenti sono stati ridotti al minimo, i costumi adattati alla maternità. Per la scena di seduzione è stato portato in palco un canapè. Tosca in attesa di un bimbo non può più sdraiarsi a terra come il libretto suggerirebbe. « Devo stare molto attenta, essere cauta — sembra consigliare a se stessa la soprano —. Appena si alza il sipario, io purtroppo dimentico tutto. Per temperamento ho sempre cercato di dare il cento per cento delle mie possibilità sulla scena. Devo frenarmi. Un'altra caduta potrebbe farmi perdere il bambino ». Nascerà a gennaio, a Modena. « Vorrei che fosse un maschio — dice —. Ma per scaramanzia finora non ho pensato né al nome né al suo guardaroba ». Da quando ha saputo che aspettava un figlio ha lavorato molto. A Milano, Mosca, Verona, Amburgo e adesso Torino, per quattro sere. « Non ho avuto tempo di rendermi conto che sto per diventare madre. Quando parlo del bambino è come se fosse un fatto quasi estraneo. Per ora è soltanto una persona che viene con me sulla scena. Devo ancora capire veramente quello che mi sta succedendo ». Alla vigilia dei quarantanni la maternità segna una svolta decisiva nella vita della cantante: « Per me le cose importanti sono arrivate tutte un po' tardi. Ma questa è la vera felicità. L'applauso va benissimo, il successo è importante: però non sono tutto. Penso che la mia carriera prenderà un'altra fisionomia. Non trascurerò mio figlio per il lavoro. Non accetterò più una scrittura dopo l'altra. Poche cose che mi interessino particolarmente ». Il padre, Franco Guandalini, non era completamente d'accordo su questa fatica torinese. Quattro rappresentazioni impongono un grande sforzo e tante nuove paure. « Mi raccontava mesi fa Tito Gobbi di aver letto che il lavoro del cantante lirico è secondo per consumo di energie soltanto a quello del facchino — spiega la Kabaivanska —. Ma non potevo rifiutarmi di venire qui. Al Regio sono legata da tin grande affetto professionale, e qui si sta conducendo un felice esperimento artistico con un grande pubblico come quello del Palasport. Piùidi 27 mila spettatori per il balletto del- la Fracci e un successo che costringe a pensare La rifor-ma della lirica potrebbe co-minciare da iniziative come questa ». Diciottomila abbonamenti venduti per i tre spettacoli della stagione d'autunno. Una massa di pubblico per le do- dici recite complessive che si annuncia intorno alle 75 mila presenze. « Prezzi econo-mici, disponibilità di posti, un ambiente che non crei fai- I se inibizioni nella gente: ec- i co la formula giusta per rom- pere il pregiudizio aristocratico dello spettacolo lirico e per servire culturalmente una città ». Raina Kabaivanska si propone di adeguare il suo lavoro alle esigenze dello spettatore moderno: « / divi della lirica sono dei sopravvissuti — dice —. Il cantante deve essere cosciente del ruolo che la sua arte svolge nella società. Un critico ha scritto che i giovani mi hanno scelta come loro cantante preferita. E' il più grande complimento che io abbia mai ricevuto. Ho sempre cercato di avvicinarmi al gusto e alle necessità del mondo in cui vivo ». Sono cominciate le prove. In ima saletta dei sotterranei del Regio un pianoforte, il suggeritore e il direttore d'orchestra la attendono. Da un lato Cavaradossi, dall'altro Scarpia e al centro To¬ sca seduta su una seggiola con un abito premaman. «Mi hanno sempre accusata di essere troppo sexy sulla scena. Questa volta non corro rischi ». Sandro Casazza
Persone citate: Fracci, Franco Guandalini, Gianfranco Masini, Kabaivanska, Massimo Scaglione, Raina Kabaivanska, Tito Gobbi
Luoghi citati: Amburgo, Milano, Modena, Mosca, Torino, Verona
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