Giallo al night

Giallo al night CRONACA TELEVISim Giallo al night Il debutto del thriller "Insieme, sino in fondo" - Stasera Brigitte Bardot ne "La verità" A dire la verità, quando il giallo Insieme, sino in fondo della nuova serie « Senza uscita » è cominciato, ci sono cascate le braccia. Perché? Perché in questa prima parte (la seconda e ultima sarà trasmessa domani, giovedì) l'ambiente principale era quello di un night. Di per sé, oggi, un night è luogo abbastanza anacronistico. Comunque va benissimo che ci sia: sta lì a continuare, con le modifiche imposte dall'evoluzione dei tempi, un'antica tradizione indicata come peccaminosa e godereccia: benché spesso al sabato l'atmosfera diventi famigliare, con interi nuclei che si sono mossi da casa per compiere la grande follia di sorseggiare whisky, mangiare noccioline e guardare da un metro di distanza la spogliarellista che strizza l'occhio sfilandosi le calze nere. Ora però succede questo: che quando il cinema, ma soprattutto la televisione vogliono riprodurre un night, siamo al disastro. Non c'è niente di più goffo e di più improbabile e quindi di più pietosamente falso, di un night ricostruito dalla tv. E' anche una questione di coerenza, diremmo: come si può pretendere che un video, ancora oggi, nel 1974, tenuto d'occhio e tartassato dalla censura, ritragga con verità un locale dove si sbevacchia, si sfumacchia, dove circolano donnine disponibili e dove gli spettacoli si basano sul nudo? Il fatto è che alla nostra tv il night serve sempre in un certo modo. Inquadrato ormai senza pietà quale fonte di piaceri illeciti e ricettacolo di vizio, ale, non c'è giallo senza night: appena vedete quattro tipi che si dimenano agli strombazzarne nti di un complessino, e una negra che ballonzola, luci velate, il barman che scuote in perenne il cocktail, il proprietario equivoco scortato da un gorilla truce e assistito da una bionda segretaria o cassiera, andate tranquilli, l'intrigo criminoso è assicurato, tra pochissimo in quel tabarino matureranno rapine e delitti con — immancabile, obbligatorio — il contorno di qualche pizzico di droga. Puntualmente ciò è avvenuto in Insieme sino in fondo, dando subito allo spettatore un senso di convenzionalità. Peccato perché poi la condotta del telefilm, a parte alcune lentezze, non era male e la storia, ideata da Enrico Roda, era congegnata con buona suspense. Però, però... ecco, temiamo che l'enigma fondamentale dell'imbroglio sia stato già risolto facilmente dal pubblico meno distratto. E quelli che non hanno capito e non desiderano capire in anticipo, si guardino dal leggere il settimanale ufficiale della Rai dove, secondo una vecchia e simpatica tradizione, i polizieschi televisivi vengono sempre illustrati, commentati e sviscerati con tale scrupolo che manca solo (ma qualche volta c'era) il nome dell'assassino. Sull'altra sponda, Alessandro Blasetti, indomito. Aveva realizzato L'arte di far ridere, in cinque puntate, mandata in onda l'inverno scorso. Spettatori e critici gli avevano fatto rilevare che la antologia era gustosa, si, ma un po' lacunosa. Un altro avrebbe allargato le braccia (o avrebbe ribattuto stizzosamente). Invece Blasetti s'è rimesso subito al lavoro e ha sfornato una sesta puntata dove ha rimediato alle fatali dimenticanze. Raro esempio di serietà professionale. Stasera sul « secondo » Brigitte Bardot ne La verità (1961), discusso film di Clouzot (vicenda d'impianto giudiziario, protagonista una ragazza «libera »). Sul « nazionale » terza puntata di Sotto il placido Don che ha per sottotitolo « Scrittori e potere nella Russia zarista » (Cechov, Blok, Gorkij). Radio: « nazionale» alle 21,15 La guerra, commedia di Carlo Goldoni; « secondo » alle 20 II convegno dei cinque; « terzo » alle 21,30 Schoenberg (nel centenario della nascita). u. bz. » Da Lorca con amore » — Stasera alle 21,15 avrà luogo al Punto d'Incontro, in corso Vittorio Emanuele 72, una presentazione, lettura e commento di poesie d'amore di Garcia Lorca a cura di Nino Gosso.

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