Condannato a 8 anni l'automobilista che sparò nella lite per un sorpasso

Condannato a 8 anni l'automobilista che sparò nella lite per un sorpasso Condannato a 8 anni l'automobilista che sparò nella lite per un sorpasso Riconosciuto colpevole di tentato omicidio - Un collegio di periti indagherà sulle condizioni mentali del giovane che uccise una donna credendola sua madre Un banale litigio tra automo- bilisti, dopo aver sfiorato la tra- gedia, si è concluso in assise (pres. Barbaro, p. m. Marciante. cane. Ferlito). La notte del 26 maggio 1972, in via Cibrario, un'Alfa Romeo guidata da Alfio Finocchiaro, 21 anni, via Passa- lacqua 6, superava la « 500 » con- dotta da Luigi Mocci, 34 anni, via Balme 7, con una manovra pericolosa, tale da costringere il guidatore dell'utilitaria ad una brusca sterzata. La « 500 » urta-va una banchina spartitraffico e riportava lievi danni. Al semaforo, all'angolo con via Principi d'Acaja, la 500 raggiungeva l'Alfa. Mocci chiedeva spiegazioni e, per tutta risposta, ri- D -, , .. covava insulti. Finocchiaro, sceso dall'auto, era spalleggiato dal- l'amico Alfio Barracca, 21 anni: scoppiava una feroce zuffa e, ad un certo punto, Barracca estrae-va una pistola e sparava alcuni colpi contro Mocci, che rimane- va ferito ad un fianco e ad una coscia. Per non essere sopraffat- to Mocci ricorreva al coltello. Finocchiaro e Barracca hanno però smentito la versione di Mocci, precisando che fu que- st'ultimo a colpire per primo - ; Finocchiaro, non ancora sceso - j dall'auto. Barracca ha aggiunto e ; di aver messo mano alla pistola . [ dopo aver subito numerose coltel- 6 ] late al braccio, in un dramma- , i tico corpo a corpo. Ed ha after- o mato che i colpi partirono ca- - : sualmente, nel fervore della lotta. - : Barracca ha detto, a proposi- , Uo della pistola, di averla trovata a < proprio quella sera al cinema, l I sotto il sedile. Il presidente gli a I ha chiesto: «L'ha trovata carica, -! con un colpo in canna?». e a - Barracca. colpevole di tentato omicidio, è stato condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione, 2 meii e '0 "iorni d'arresto- Fi- nocchiaro, solo per rissa, a 6 mesi con la condizionale; Mocci o per rissa, lesioni e porto abusivo - di coltello a 15 mesi, anch'egli : con la condizionale. d ' -, * fU richiesta del difensore, i ; Armando De Marchi, la corte - : hI^1^?,,'!,'^??!1,0 Pr"ieduta ^al a dott. Burzio (rei. Heer, p.g Ki- - ^et) na Q,s'?os'ù ^ colleSio ; dl Per'ti indaghi sulla complessa o personalità del magazziniere ven- i ' tlnovenne Angelo Aghemo, che il - i giorno di Pasqua del '72 uccise o a martellate la vedova Maddale- ; na Fissore, 57 anni, nella fabbri- ca di cosmetici di via Issiglio. ! sul giovane, condannato dai , t giudici di primo grado a 17 anni i di reclusione, i pareri dei periti : d'ufficio e di parte furono asso ] imamente discordi. Il primo, , prof. Benino, concluse che l'im putato, nel momento in cui uc i else, si trovava nel pieno delle ! sue facoltà psichiche; il secondo, prof. Mossa, lo giudicò totalmen . > Te infermo di mente, spiegando i! che l'Aghemo, cresciuto con un | grave complesso materno, identi- 1 "«> nella vittima la propria ma- j dre e si accani contro di lei per cancellare un angoscioso ricordo. , 1 A due anni dall'omicidio, co : munque, i molti punti oscuri del- . la vicenda non sono ancora stati | chiariti. Né l'imputato ha mai fatto nulla per dissipare le om- < bre. La confessione, pur nella sua , 1U0gjcità| è semplice e lineare: ■ : „ ^ sono tromt0 solu con ta 1 FjSsorc. nel magazzino. Lei ha co- ero un bel ragazzo e che avrei ' dovuto sposarmi. A un tratto si j g avvicinata, tentando un approc- cio che mi infastidì. Non ho ca- , pilo più nulla, ho preso un mar- ' tello e ho cominciato a colpire». \mincialo a scherzare, dicendo che