Cospirazione: sotto inchiesta il principe Giovanni Alliata

Cospirazione: sotto inchiesta il principe Giovanni Alliata Indagini a Padova sulla "Rosa dei venti,, Cospirazione: sotto inchiesta il principe Giovanni Alliata Da un epistolario sequestrato sarebbero emersi precisi contatti del nobile siciliano, ora in Romania, con noti personaggi del neofascismo (Dal nostro corrispondente) Padova, 1 ottobre. Il giudice istruttore Giovanni Tamburino, che dirige l'inchiesta sulla «Rosa dei venti», ha inviato al principe Giovanni Albata di Monreale, di 52 anni, una comunicazione giudiziaria per cospirazione politica mediante associazione. Se n'è avuta notizia soltanto oggi, mentre l'avviso di reato sarebbe stato notificato sin dall'agosto scorso, in seguito a una perquisizione, ordinata dallo stesso giudice istruttore padovano, ed eseguita da agenti della guardia di Finanza a Roma, nello studio di un rappresentante del nobile siciliano. Il principe Giovanni Albata di Monreale è domiciliato a Malta. Nel corso della perquisizione, secondo indiscrezioni, sarebbero stati sequestrati documenti di un certo interesse, che sono da tempo al vaglio della magistratura inquirente. In particolare, sarebbe stato trovato un epistolario, dal quale sarebbero emersi dei contatti con altri personaggi della «Rosa dei venti», come l'ingegner Andrea Mario Piaggio, l'avvocato Giancarlo De Marchi, entrambi di Genova, il commerciante padovano Dario Zago- iin (latitante) e l'ex gerarca della repubblica di Salò, Eugenio Rizzato di Padova. Giovanni Alliata di Monreale si trova attualmente in Romania, pare per motivi di salute, da dove ha inviato un telegramma al giudice istruttore padovano, Tamburino, in cui, nel prendere atto della comunicazione giudiziaria, preannuncia l'invio di un memoriale difensivo. Lo stesso principe ha nominato suo patrono l'avvocato Giuseppe Toffanin, del Foro di Padova. Il principe Giovanni Alliata di Monreale è stato direttore dell'organo ufficiale della «maggioranza silenziosa di opinione pubblica», che veniva stampato a Verona. Vi collaboravano l'avvocato Adamo Degli Occhi, attualmente in carcere, perché colpito da un mandato di cattura spiccato dal giudice Arcai di Brescia, e il generale della riserva Francesco Nardella, di Verona, latitante dal 16 gennaio scorso, perché colpito da due mandati di cattura dello stesso magistrato padovano, nell'ambito dell'inchiesta sulla cellula neofascista padovana. Nato a Rio de Janeiro, da antichissima famiglia siciliana, Giovanni Alliata di Monreale per tre legislature ed esattamente la prima, la seconda e la terza, è stato eletto deputato del partito nazionale monarchico. Poi ha lasciato il mandato parlamentare e anche l'attività politica. Dal 1971 fino a pochi mesi fa è stato direttore della pubblicazione ufficiale della «maggioranza silenziosa di opinione pubblica». a. t.