Assassinato in Argentina Pratts il generale che sostenne Allende

Assassinato in Argentina Pratts il generale che sostenne Allende Da terroristi probabilmente di estrema destra Assassinato in Argentina Pratts il generale che sostenne Allende (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 30 settembre. Vittime di un nuovo attentato terroristico, probabilmente ad opera di un'organizzazione di destra, hanno perduto la vita stanotte l'ex comandante in capo dell'esercito cileno, generale Carlos Frats Gonzalez, e la moglie. I coniugi sono tornati a casa, un appartamento nell'elegante quartiere di Palermo, poco dopo le due. Erano a bordo della loro « Fiat 125 ». Nella strada in quel momento non c'era nessuno. Il generale ha parcheggiato di fronte all'ingresso del garage, quindi è sceso per aprirne la porta, lasciando la consorte seduta sull'auto. Non ha avuto il icmpo di allontanarsi più di due passi che un'esplosione violentissima lo ha ucciso sul colpo insieme alla signora. Svegliati di soprassalto dal boato, alcuni vicini hanno udito il rumore di un'auto allontanarsi velocemente. Il portiere dell'edificio in cui vivevano Prats e la moglie è uscito immediatamente e ne ha trovato i cadaveri straziati distesi sull'asfalto, a qualche decina di metri di distanza l'uno dall'altro. La macchina era in fiamme, i vetri delle finestre di numerose abitazioni circostanti caduti in frantumi per effetto dello spostamento d'aria. E' stata avvertita la polizia, che è giunta sul posto con numerose pattuglie. Secondo le prime testimonianze, i terroristi avrebbero seguito il generale e una volta di fronte a casa sua gli hanno I lanciato contro una bomba, fuggendo subito dopo. Carlos Prats ebbe un ruolo I preminente durante i tre anni ! di governo della coalizione di I Unidad Popular in Cile. As-1sunse la guida dell'esercito nell'ottobre 1970, quando il suo predecessore, generale René Schneider, rimase vittima di un gruppo di terroristi d'estrema destra. Profondamente convinto dei valori democratici, l'alto ufficiale sostenne il governo di Salvador Allende nella misura in cui ciò significava rispetto alla Costituzione e fedeltà agli istituti della Repubblica. Fu per questo identificato come il leader massimo della corrente militare definita «costituzionalista». E per questo Allende confidò sempre più nella sua collaborazione. Tra l'ottobre 1972 e la fine dell'agosto 1973 il generale Prats entrò nel governo come ministro degli Interni, che secondo la struttura dell'esecutivo cileno funziona da capo di gabinetto. Messo in difficoltà dall'aggravarsi della crisi politica, lasciò poi gli Interni per assumere il portafoglio della Difesa. Tale era il suo incarico quando, il 29 giugno 1973, capeggiò la reazione al tentativo di colpo di Stato compiuto dal colonnello delle forze corazzate Souper Onfray. Ma a partire da allora, nonostante gli sforzi compiuti a favore di una composizione della crisi, la sua posizione nelle forze armate e nel governo divenne sempre più difficile. Il 23 agosto dovette apparirgli insostenibile. La maggioranza del Congresso aveva definito «illegali» gli atti del governo e richiamato i ministri militari alle loro responsabilità di garanti della Costituzione. Prats si dimise, sostituito dal generale Augusto Pinochet. Scomparve dalla scena silenziosamente, dopo un lungo e drammatico colloquio con il presidente Salvador Allende. Nei giorni immediata- mente seguenti al golpe, alcu-ne voci fecero intravedere la possibilità che l'ex comandali- te in capo dell'esercito si fosse posto alla testa delle trup- Ma si trattava di una fantasia in più, nel clima di confusio ne e di violenza in cui era sta to trascinato il Paese. Il 15 settembre, il generale appar pe rimaste fedeli al governo, ve a Las Cuevas, uno dei posti di frontiera tra Cile e Argenti- ; na. Era solo uno dei primi | esuli politici che cercavano ri- i fugio da questa parte della j Cordigliela andina. Decine di | migliaia di suoi compatrioti i lo avrebbero presto seguito, i Una volta a Buenos Aires, j Carlos Prats si impose un ri- ; goroso silenzio. Prese a lavo- i rare come dirigente di una , importante impresa indù-1 striale, affittò un apparta-1 mento nella Calle Malabia do-1 ve si installò con la moglie, La sua era la vita di un tran quillo borghese. Era opinione generale che fosse ormai estraneo a qualsiasi attività politica. Ed egli si preoccupa- va di rafforzare tale opinione ogni qualvolta gliene offriva no l'occasione. Agli amici che erano andati a visitarlo poche settimane addietro, in vista del primo anniversario del colpo di Stato che rovesciò e e e a e e e l g i a e e n l l l , l o a ! condusse alla morte Salvador | Allende, ripete che non avrebbe fatto dichiarazioni, che si considerava legato ad un riserbo assoluto. Certamente aveva assunto impegno in tal senso, quando ottenne ospitalità dalle autorità argentine. E mantenne scrupolosamente l'impegno. Ma non gli è servito. Il terrore ormai non discrimina. Non è stato l'unico episodio di sangue, quello che è costato la vita a Prats. Tre militari che viaggiavano a bordo di un'auto civile per il centro di Villa Insuperable, nei pressi della città di La Piata, sono stati assaliti a raffiche di mitragliatore da un commando che si presume appartenga all'Ejercito revolucionario del pueblo (Erp). I tre — due ufficiali e un soldato — sono rimasti feriti; ricoverati in ospedale, sono stati operati d'urgenza. Il commando terrorista è scomparso appena compiuta l'azione. Inutilmente la polizia ha organizzato posti di blocco lungo le strade della zona ed effettuato rastrellamenti-lampo. Nei giorni scorsi il capo dell'Erp, Mario Santucho, aveva dichiarato che sarà ucciso un ufficiale delle forze armate per ogni guerrigliero della sua organizzazione ucciso nella provincia di Catamarca dall'esercito e dalla polizia. Ieri, a Buenos Aires, i funerali dell'avvocato Silvio Frondizi — fratello dell'ev presidente della Repubblica, Arturo, sequestrato e ucciso venerdì scorso da una squadra fascista — sono stati turbati da gravi incidenti. La salma del noto giurista e quella del genero, Luis Mendiburu, morto nel tentativo di opporsi ai sequestratori, sono state vegliate in una sala dell'università tecnologica. Un migliaio di persone si sono infine riunite, nella mattinata, per accompagnare i feretri fino al cimitero della Chacarita. C'erano familiari, amici e soprattutto militanti di tutte le organizzazioni della sinistra argentina, dai socialisti all'Erp. La bara di Silvio Frondizi era coperta da un drappo con i colori nazionali, quella di Luis Mendiburu da una bandiera dell'organizzazione Montoneros, nella quale militava l'ingegnere assassinato, Rappresentanti dei gruppi presenti hanno pronunciato un'orazione, quindi i feretri sono stati trasportati sui car ri funebri, seguiti dalla folla in corteo. Ma la marcia è stata presto interrotta dalla polizia. Uno dei fratelli del professor Silvio Frondizi, Risieri, ha tentato di parlamentare per ottenere almeno l'autorizzazione per i familiari a seguire il funerale. Ha offerto di farsi mediatore con gli attivisti politici presenti perché ammainassero stendardi e striscioni dei distinti gruppi. I reparti speciali dell'«anti- - - j guerriglia» hanno però carica» . to il corteo, disperdendolo e e I arrestando settantadue per- | sone. - ' Le due salme sono state trasportate al cimitero a a grande velocità, scortate e esclusivamente da poliziotti a e » e e i i . in motocicletta armati. Il fi glio e il nipote di Silvio Frondizi, che avevano potuto salire sui carri funebri, sono stati costretti a scendere. La polizia è intervenuta nuovamente, con estrema decisione, quando il dottor Risieri Frondizi stava rilasciando dichiarazioni duramente critiche sul comportamento della forza pubblica ai giornalisti presenti. Livio Zanotti Santiago. Pratts (a destra) con Allende, all'epoca in cui era vicepresidente (Ansa)

Luoghi citati: Buenos Aires, Cile, Las Cuevas