Attaccato da Fraizzoli Boniperti torna a casa

Attaccato da Fraizzoli Boniperti torna a casa Ieri al Consiglio direttivo della Lega Attaccato da Fraizzoli Boniperti torna a casa Il presidente dell'Inter ha definito quello della Juventus "un impiegato, perché non tira fuori soldi" - La discussione verteva sui tre membri che difendono gli interessi della Lega nel Consiglio federale - Granillo è stato riconfermato (Dal nostro corrispondente) Milano. 30 settembre. Per la prima volta negli ultimi anni, la Juventus non è stata rappresentata nell'assemblea generale delle società di serie A e B: in mattinata, infatti, il presidente bianconero. Boniperti. aveva abbandonato in segno di protesta la seduta del Consiglio direttivo dopo un'infelice frase del massimo esponente nerazzurro, Fraizzoli, oramai noto per la sua scarsa sensibilità dialettica. Fraizzoli intervenendo nella discussione si era espresso con una frase infelice: riferendosi ai tre membri che difendono gli interessi della Lega nel Consiglio federale (si tratta di Boniperti e Sordillo per la A e di Granillo per la B, anche se la sua squadra, la Reggina è retrocessa in serie C) ad un certo punto aveva commentato: « Sarebbe ora che in una sede cosi importante come il Consiglio federale fossimo rappresentati da persone che contano: al contrario abbiamo un membro la cui società è finita in C, uno che non conta ed un terzo che in fin dei conti è un impiegato in quanto non tira fuori soldi ». Si riferiva ovviamente a Granillo, quindi a Sordillo. estromesso dal Milan e infine a Boniperti, presidente come Fraizzoli di una società per azioni. Il dirigente interista dimenticava, probabilmente, che proprio i cosiddetti mecenati come lui sono quelli che in passato hanno portato il calcio sull'orlo del fallimento, pronti ad abbandonarlo appena la loro squadra non vinceva mentre gli amministratori come Boniperti hanno dato modo allo stesso football di prendere fiato e di impostare programmi basati sugli introiti e non sugli umori dei finanziatori. Boniperti ovviamente ha risposto per le rime, quindi ha abban-1 donato la sede della Lega facen- ! do rientro a Torino: è possibile che già domani rimetta nelle mani del presidente Carrara il suo mandato, visto che lo ha ricevuto più o meno direttamente da colleghi come Fraizzoli. Nella sua relazione ai giornalisti Carrara ha naturalmente evitato di toccare l'argomento: ufficialmente Juventus e Milan erano assenti all'Assemblea generale co¬ si come Atalanta, Novara, Sanibenedettese, Taranto e Verona hanno rinunciato a presenziare alla riunione delle società di serie B. Carrara ha innanzitutto parlato di una lettera inviata dal presidente dell'Uefa e della Figc Franchi alle società e recapitatagli in mattinata in Lega non potendo l'interessato recarsi a Milano: il dirigente toscano (che aveva dovuto rinunciare, sempre per motivi di lavoro anche alla trasferta con la nazionale in Jugoslavia) con la sua prosa scarna ed incisiva ha ribadito il desiderio di restare al comando della Federcalcio smentendo cosi voci abbastanza recenti secondo le quali si sarebbe dimesso per dedicarsi interamente all'attività in seno all'Uefa, cioè la Federazione europea. Sempre che, ha concluso Franchi, le società siano d'accordo. Carrara ha poi precisato che Franchi non si riferisce all'anno in corso, bensì alla fine del mandato, che scadrà fra due anni. Vengono cancellate dunque le ipotesi, formulate in questi giorni, e d'altronde l'altro interessato, cioè lo stesso Carrara, ha accolto con un sospiro di sollievo la notizia: « Ho già abbastanza lavoro in Lega » ha commentato. Carrara infatti era indicato come il delfino di Franchi. Il bilancio contabile e morale del primo anno di gestione da parte di Carrara tutto sommato si conclude positivamente: nonostante l'austerity sono aumentati gli spettatori sia nei tornei di A che di B, sono maggiori pertanto anche gli introiti mentre il fondo della Lega è stato portato da 700 milioni a un miliardo di lire. Sono migliorati anche i rapporti con l'Associazione che rappresenta i calciatori, cioè l'Aie con la quale domani in Lega verrà ratificato l'accordo che sanziona il diritto dei giocatori alla pubblicità. Insomma tante note positive macchiate però ultimamente da incidenti che hanno turbato alcune partite di calcio. In proposito Carrara ha deplorato, a nome della Lega, questo stato di tensione, ricordando « che i dirigenti di società per primi devono dare esempio di responsabilità. Occorre, da parte d itutti i tesserati, ha ag¬ giunto, Il massimo autocontrollo: se seminiamo vento raccogliamo tempesta. Dirigenti, allenatori e giocatori devono rendersi conto che con I loro gesti, con I loro atteggiamenti, possono acuire o ridurre la tensione. Pertanto faremo un richiamo alle autorità competenti ma soprattutto alle società, anche se in certe situazioni la nostra responsabilità è stata relativa: a Napoli, ad esempio, già da febbraio la Commissione dì vigilanza aveva richiamato le autorità sulla necessità di alcuni lavori urgenti dello stadio ». j Infine la posizione di Granillo i dopo che Carrara aveva precisato i che in merito al lavoro di Bernardini (contestato da alcuni allenatori, principalmente Giagnoni) non c'è stata protesta da parte delle società: « Certo con le sue tre convocazioni — ha ammesso il presidente della Lega — Bernardini ha chiesto un po' di sacrificio a giocatori e club, ma d'altrnde aveva un programma da rispettare per cui va aiutato sino in fonda ». L'avv. Granillo, presidente della Reggina (la società retrocessa in C e che dopo l'accusa di illecito sportivo nei confronti del Perugia, sperava di essere ripescata) è stato riconfermato all'unanimità da parte delle società della serie cadetta a rappresentarlo | nel Consiglio federale. Anche j questa decisione indirettamente è j uno smacco per Fraizzoli, il quale poche ore prima aveva chiesto ! praticamente l'allontanamento del I dirigente calabrese. Granillo che ' dopo il caso Perugia era stato > criticato da diversi colleglli poco ' convinti del suo comportamento, : aveva messo a disposizione del' l'assemblea il suo mandato: ebbene, proprio il rappresentante del Perugia, si è alzato ed ha chiesto che venisse riconfermato. E' stato accontentato all'unanimità sancendo così la pace nella Lega (almeno a livello di serie B). La stessa assemblea ha poi chiuso i lavori eleggendo al posto di De Palo e di Taddei le cui società, cioè il Bari e la Ternana, sono finite rispettivamente in C. in B, il genovese Fossati e l'aretino Rachini. Giorgio Gandolfi