Già pesante nel settore pneumatici il rallentamento dell'industria auto di Renzo Villare

Già pesante nel settore pneumatici il rallentamento dell'industria auto Ieri l'assemblea annuale degli azionisti Pirelli Spa Già pesante nel settore pneumatici il rallentamento dell'industria auto Mentre per l'insieme del gruppo si prevede un andamento moderatamente positivo, per la "Industrie Pirelli" le perdite ammonteranno nel '74 a circa 17 miliardi - Entro fine anno riduzione del 30 per cento delle forniture alla Fiat ■ L'andamento del gruppo Pirelli-Dunlop (Dal nostro inviato speciale) Milano, 30 settembre. La Pirelli prevede, per l'anno in corso, un risultato sostanzialmente eguale a quello concluso il 30 aprile o leggermente migliore mentre, nonostante il positivo andamento dei primi sei mesi, per la « Industrie Pirelli » è prevedibile nel '74 una perdita pari a quella del precedente esercizio (16,8 miliardi). Questo soprattutto per il rallentamento nella produzione di pneumatici vetture sia per quanto riguarda le forniture alle Case automobilistiche (riduzione del 30 per cento alla Fiat entro fine anno), sia nella vendita al dettaglio delle gomme. L'ha detto l'ing. Leopoldo Pirelli rispondendo ai molti interventi degli azionisti nel corso dell'assemblea della Pi-1 relli S.p.A. tenutasi oggi a Milano per l'approvazione del bilancio al 30 aprile '74, alla quale hanno partecipato 144 azionisti in rappresentanza di 27.213.000 azioni. Il presidente ha inoltre affermato che, per gl'investimenti nel Mezzogiorno, i programmi restano invariati anche se subiranno un certo rallentamento. Infatti — ha proseguito — le iniziative si moltiplicano quando aumentano le possibilità di produzione e oggi queste possibilità non ci sono. Al termine, l'assemblea ha approvato il bilancio e ha deciso di ridurre a dodici il numero dei consiglieri. Il bilancio. Le difficoltà del-1 le consociata italiana, la «In permesso" *aTla*Hrellf di"cttu dere jn attivo il bilancio dei l'esercizio terminato il 30 aprile scorso. Esso presenta. infatti, una perdita di 2,6 miliardi di lire, contro 26,3 miliardi dell'esercizio precedente Il disavanzo sarà coperto con prelievo dalla «riserva concentrazioni», che viene cosi ridotta a 43 miliardi circa. La «Industrie Pirelli» ha chiuso l'esercizio scorso con una perdita di 16,8 miliardi, dopo aver stanziato 23,4 miliardi di ammortamenti e 14,4 miliardi al fondo anzianità del personale. Il fatturato è stato di 372 miliardi, con un aumento del IP per cento sull'esercizio precedente, mentre le società che fanno capo alla «Società Internazionale Pirelli» hanno fatturato, nel complesso, 514 miliardi con un incremento del 7 per cento. L'attività si è svolta con positivi risultati, soprattutto nell'America Latina, eccetto l'Argentina, mentre in Europa la rivalutazione del marco e la forte concorrenza hanno creato alcuni problemi. Nonostante ciò, il risultato della consociata italiana può essere considerato superiore alle previsioni, anche se il 1974 è stato, ed è, un anno difficile. Pertanto, si spera, come è stato detto tra l'altro dal presidente Pirelli, nelle risposte agli azionisti, di poter assorbire le difficoltà senza gravi traumi. Le attività. Nella relazione di bilancio, letta dall'amministratore delegato, ingegner Pittini, sono stati forniti i dati dettagliati, anche sulle varie attività del gruppo inte-1 grato Pirelli-Dunlop. Nel 1973, le vendite complessive del j gruppo sono state pari a 1884 miliardi di lire, con un aumento del 25 per cento in valore e dell'I 1 per cento in quantità. Gli utili sono passati da 20 a 56 miliardi circa, sia per il miglioramento della situazione italiana, sia per i buoni risultati di diverse consociate estere. L'apporto del settore pneumatici agli utili lordi è stato scarso per due motivi: alta concorrenzialità del mercato e crisi energetica. Soddisfacenti, invece, i risultati del settore cavi e in netto recupero la redditività del settore prodotti per l'industria. E' peggiorato l'andamento della Dunlop, perché opera soprattutto nei Paesi della Comunità Europea; la Dunlop International ha avuto invece un andamento positivo, così I come positivo è stato il bilanciù delle collegate italiane j non comprese nel gruppo Pirelli-Dunlop, con un fatturato di 70 miliardi di lire, il 40 per | cento in più dell'anno prima. . Le partecipazioni. Il bilanciò presenta, all'attivo, partecipazioni di società collegate, ; per 172 miliardi, partecipazioni varie per 33,7 miliardi, erediti e finanziamenti per 52 miliardi. Al passivo i mezzi propri, compresa la «riserva ! per concentrazioni», ammontano a 171 miliardi, oltre ad una riserva passata di 8 mi-1 liardi Delle partecipazioni in so| cietà collegate (172 miliardi), i 30 miliardi riguardano la tiln| dustrie Pirelli», mentre le ! ; partecipazioni collegate este-, ! re ammontano a 119 miliardi.. j I restanti 13 miliardi appar[ tengono a collegate italiane di ! minore importanza. Progetti speciali. Particol larmente interessante la ri| sposta di Pirelli sui «progetti ; speciali», con i quali la Socie| tà intende estendere la gamj ma dei suoi impieghi anche net campo delle infrastrutture sociali: regolazione delle I acque, trasporti, telecomuniI cazioni, sicurezza del traffico, I difesa del suolo e lotta ai ruj mori. Che cosa significhino per ; l'economia nazionale i «pro; getti speciali», che comincia, no solo ora a prendere consistenza, è presto detto: 2500 miliardi di spese in 5 anni, 250 mila nuovi posti di lavo- ! ro, un forte incentivo al rinnovamento delle idee e delle tecnologie, per imprimere al sistèma delle infrastrutture economico-sociali e civili una 1 spinta a migliorare e ad estendersi. Renzo Villare

Persone citate: Leopoldo Pirelli

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Europa, Milano