Ferrari, una nuova F. 1 per il 1975

Ferrari, una nuova F. 1 per il 1975 Conferenza a Modena mentre Regazzoni esce di pista a Watkins Glen Ferrari, una nuova F. 1 per il 1975 Si tratta di una monoposto con il gruppo ponte-cambio in posizione trasversale - Confermati Lauda e Regazzoni per la prossima stagione - Forse, qualche gara con lo spider biposto Sport - Non verranno venduti i motori "boxer" - Polemica con i "teams" inglesi - Bilancio della stagione '74 - "Non ci rimane che attendere" (Dal nostro inviato speciale) Modena, 27 settembre. Con la presentazione della nuova monoposto di Formula 1 — un pezzo di alta scuola che è stato chiamato « 312-T » — Enzo Ferrari ha concluso oggi a Modena il suo tradizionale incontro annuale con la stampa. La riunione, che precede di pochi giorni il Gran Premio degli Stati Uniti e la sfida decisiva per il titolo tra Clay Regazzoni ed Emerson FUtipaldi, si è svolta serenamente, non influenzata — in bene o in male — da quello che sarà il risultato della corsa americana. Ed è proprio questo che Ferrari desiderava. Dalle brevi parole introduttive del costruttore modenese, che era affiancato dal comm. Francesco Bellicardi e dall'lng. Giuseppe Dondo, e dal successivo fitto seguirsi di domande e risposte, è stato possibile ricavare i programmi della nostra Casa per il 1975. Programmi che tengono conto della difficile situazione dell'automobile, ma che comprendono, pur sempre, le competizioni. In sintesi, nel prossimo anno la Ferrari: 1) parteciperà al campionato mondiale di Formula 1; 2) disporrà di Niki Lauda e di Clay Regazzoni, con I quali sono già stati firmati i contratti di riconferma; 3) affiancherà all'attuale » 312B 3 », brillante protagonista dell'attuale stagione, la « 3/2-7" •; 4) forse schiererà in qualche gara del « mondiale • marche lo spider sport-prototipo « 312-P », sempre con Lauda e Regazzoni; 5) continuerà a non vendere i suoi motori tre litri - boxer ». « Da un po' di tempo — ha esordito Ferrari — ci sentivamo chiedere: ma cosa farete nel 1975? Poiché questo è stato per noi un anno all'insegna della chiarezza, rispondo subito che la Ferrari continuerà a correre, e lo farà fino a quando resterò al mondo. Quando accettai di trasferire la mia azienda, posi una condizione: mantenere l'attività sportiva. Tale condizione fu accettata, quindi proseguiamo. L'ampiezza dei programmi dipende dalla situazione generale ed aziendale ». « Abbiamo optato per la Formula 1 con Lauda e Regazzoni e approntato la "312-T", che comincerà i collaudi sulla pista di Fiorano il 10 ottobre, pronta a sostituire la "B3" quando questa non sia più competitiva. Ciò vuol dire che la "B3", con opportuni aggiornamenti, sarà ancora nelle mani di Lauda e di Regazzoni almeno nelle prime prove del prossimo campionato del mondo. La vettura sport-prototipo figura al terzo posto nella scala delle precedenze. E' finita all'80 per cento. Faremo presto dei "tests", ma non assumiamo nessun impegno di correre fino a quando non conosceremo con esattezza la sorte del Gruppo 5 e la natura delle nuove formule Sport e dei relativi campionati » Ferrari ha toccato l'aspetto economico della partecipazione alle corse. - Le nostre disponibilità per il 1975 — ha spiegato — saranno limitate e ci costringeranno a delle rinunce. Non possiamo fare tutto ciò che vorremmo e tanto vale rimanere in Formula 1, l'espressione più clamorosa del nostro sport. Partecipare al campionato marche significherebbe avere sei piloti di nome, sette macchine e una dozzina di meccanici, con una gestione che co¬ sterebbe il 45-50 per cento in più di quella della F. 1 ». La possibilità di vendere una serie di motori ad altre squadre di F. 1 non è accettata da Ferrari. « Si, sarebbe bello — ha detto — avere 10-12 monoposto con il nostro 12 cilindri in ogni Gran Premio, ma non basta vendere questi propulsori, occorre anche revisionarli ed estendere loro eventuali modifiche. Sarebbe un impegno troppo gravoso per noi. che già dobbiamo impegnarci per stare al passo con le esigenze del nostro gruppo ». // discorso sui motori ha ridilaI malo un argomento che fa impen; nare Ferrari, e cioè certe più o ! meno velate Insinuazioni dei ; «teams» britannici in relazione alla strapotenza Ferrari in certe ga; re. « Avrei voluto vincere a Monza i — ha esclamato il costruttore — e subito dopo far smontare i 12 cilindri di Lauda e Regazzoni per dimostrare che non erano maggioj rati. Nell'ambito dell'associazione | dei costruttori di F. 1 ci siamo i battuti perché i motori fossero ' verificati dopo ogni gara, perché i le vetture fossero controllate al ] peso e perché partire in un Gran Premio non dipendesse dall'appartenen; . ad una certa casta, ma dai tempi ottenuti nelle prove ». j E giù un duro giudizio sul 'lolle» : Montecarlo e sui 24 ammessi alla j scorsa edizione della gara. Su Merzario Ferrari ha detto: ■ « Merzario ha affermato che per j lui la Ferrari è un capitolo chiuso. Ne prendiamo atto. Ritengo ! di aver definito le sue capacità i quando dissi che. se fos^se restato ì alla Ferrari, poteva anche trovarsi I al posto di Regazzoni ed io, che I l'ho portato alla F. 1, ne sarei rimasto molto contento. Ma lui, Il 12 settembre 1973, mi precisò che passando all'Alfa Romeo e ad altra squadra di F. 1, avrebbe realizzato tre volte di più di quanto gli offriva la Ferrari ». Qualche accenno agli altri argomenti della riunione. Granturismo: riguardando vetture di produzione, ogni eventuale programma sarà varato con Bellicardi e Dondo; finanziatori: no alle società di profumi o di sigarette; cedimenti «B 3»: si tratta di fatti inevitabili quando si corre; progressi motori: co/7 modifiche varie (pistoni, testate, ecc.. si sono ottenuti 490 CV a regimi inferiori che in passato, con utilizzazione più «in basso»; autodromo Modena: non si farà, colpa dell'Aci. Infine, riconfermata la sua piena fiducia alla «troika» tecnica formata da Forghieri, Rocchi e Bussi e al suo assistente Luca Montezemolo, Ferrari ha accennato a questa elettrizzante stagione. « Se Regazzoni diventerà campione del mondo, vorrà dire che ne avremo uno ufficiale e un altro, Lauda, che avrebbe potuto esserlo; se non ci riuscirà, ci rimarrà la convinzione di avere due piloti e una vettura degni del titolo. Non ho critiche da fare 0 pentimenti. Certo, alla fine del '73 non avrei mai creduto di arrivare cosi in alto. Su 14 Grandi Premi, siamo stati in testa per 1900 km su 4100, abbiamo ottenuto il giro più veloce 10 volte e siamo partiti in prima fila in 12 occasioni. Adesso, me ne andrei al mare, non vorrei più pensare a niente. Ma non è possibile. L'attesa è il nostro mestiere ». Poi, tutti intorno alla nuova «312 T », con il numero 11 e II nome di Clay Regazzoni dipinti sulla fiancata destra e il 12 e un bel Niki Lauda su quella sinistra. La notizia del « fuori pis'a » dì Regazzoni in prova negli Usa, giunta a riunione conclusa, l'ha stimolato ancora di più. Alle otto era ancora in ufficio, a Maranello, pensando ai rimedi da prendere. ' Michele Fenu Enzo Ferrari con la sua ultima nata, la «312/T» (3 litri, 12 cilindri, trasversale): la vettura è più bassa e compatta della « B-3 », con aerodinamica studiata nella « galleria del vento » della Pininfarina; i tecnici si sono sforzati di concentrare le masse verso il centro, compresi i serbatoi, conservando il passo lungo. Il motore ha 495 CV e 12.200 giri (foto La Stampa)

Luoghi citati: Maranello, Modena, Montecarlo, Monza, Stati Uniti, Usa