Tre azzurri minorenni in una volta sola Non era mai accaduto per la Nazionale

Tre azzurri minorenni in una volta sola Non era mai accaduto per la Nazionale Tre azzurri minorenni in una volta sola Non era mai accaduto per la Nazionale Tre moschettieri «minorenni» in una volta sola: non era mai successo dai tempi di D'Artagnan ai giorni nostri. Ci voleva Bernardini per lanciare questo tris di giovani che faranno sicuramente strada ma che comunque non rappresentano una eccezione, sul piano individuale naturalmente in quanto nel passato azzurro esistono episodi ancora più singolari. Battere il record di Renzo De Vecchi, il « Figlio di Dio », 43 volte azzurro, non sarà facile. De Vecchi non è stato il solo, comunque, a giocare in Nazionale a 16 anni: gli toccò l'incombenza nel lontano 1910 — parliamo di 64 anni fa — quando a Budapest si infortunò Cevenini I. Ebbene, nella ripresa l'Interno venne lanciato nella mischia e potè fare molto poco considerato che l'Italia fini con le ossa rotte sotto il peso di 6 gol al. Fulvio Bernardini, a questo punto, non deve avere dimenticato di aver giocato a sua volta in Nazionale quando era ancora mi' norenne: esordì infatti ad appena 19 anni (a Torino: nella travolgente gara con la Francia: 7 a 0, anno 1925) come centromediano in coincidenza con l'ultima partita disputata da un altro « grande » del nostro calcio, Renzo De Vecchi che 15 anni dopo chiudeva il suo arco azzurro. Dopo Bernardini, ci furono altre due « B » famose a giocare in azzurro a 19 anni. Giampiero Boniperti l'attuale presidente della Juventus (Vienna 1947) e Felice Placido Borei (Budapest 1933). Boniperti nel dopoguerra fu uno dei pochi nazionali » preventenni »: più tardi, avrebbe fatto meglio Nicole chiamato in nazionale quando aveva appena 18 anni — ma la sua fu una carriera tanto luminosa quanto veloce — senza dimenticare Gianni Rivera che nel 1962, cioè a 19 anni, rinverdì l'exploit dei Boniperti e dei Borei. g. gand.

Luoghi citati: Budapest, Francia, Italia, Torino, Vienna