"Privata,,: chiuderà ma pagherà tutti

"Privata,,: chiuderà ma pagherà tutti L'ex banca di Sindona "Privata,,: chiuderà ma pagherà tutti I circa seicento dipendenti dovrebbero trovare sistemazione tra alcune banche dcll'Iri (Dalla redazione romana) Roma, 26 settembre. La Banca d'Italia diramerà solo nei prossimi giorni un comunicato ufficiale sulle sorti dell'ex banca di Sindona, la Privata Italiana. Oggi, come è sua ferrea prassi, non ha voluto né confermare né smentire qualsiasi indiscrezione intorno all'argomento. Comunque, secondo le ultime voci più attendibili, appare certo die l'Istituto chiuderà definitivamente i battenti, una volta che il consorzio di salvataggio, costituito dalla Banca d'Italia per garantire i depositi italiani della « Privata », pollerà a termine il compito. Il consorzio vede la partecipazione delle più importanti banche Iri, come il Credito Italiano, il Banco di Roma e la Banca Commerciale. Di conseguenza, una volta ultimate le operazioni, i quattro sportelli delle due banche già di Sindona confluite nella « Privata » si chiuderanno definitivamente e il personale occupato (circa 600 persone) dovrebbe trovare sistemazione tra le banche dell'Iri (Istituto ricostruzione italiana! che hanno dichiarato la loro « disponibilità » alla riassunzione. L'unico punto fermo di tutta la vicenda resta quindi la garanzia del rimborso, fino all'ultima lira, per tutti i clienti degli istituti di Sindona. Al riguardo, le banche partecipanti al consorzio hanno versato 5 miliardi di lire a testa nelle casse della « Privata » per far fronte alla fuga di depositi della clientela. Sembrano invece definitivamente cadere le voci su ambiziosi progetti di trasformazione della « Privata » in una grande banca (con un capitale sociale di 40 miliardi di lire). Questo perché, riferisce questa settimana «L'Espresso», sarebbero sorti contrasti insanabili tra il Banco Roma da una parte e il Credito e la Commerciale dall'altra. Riferisce il settimanale che il Banco di Roma vorrebbe che dalla ceneri delle banche di Sindona nascesse un nuovo istituto di credito, la Banca Italiana d'Oltremare, il cui compito prevalente sarebbe quello di dare la caccia ai petrodollari; di parere diverso sono gli altri due istituti che non avrebbero alcuna intenzione di creare con i loro denari un'iniziativa che poi sarebbe gestita dal Banco di Roma.

Persone citate: Sindona

Luoghi citati: Commerciale, Roma