S'è arreso alla tempesta l'elettricista - nuotatore

S'è arreso alla tempesta l'elettricista - nuotatore Durante il raid Mazara del Vallo-Tunisi S'è arreso alla tempesta l'elettricista - nuotatore Dopo 6 ore (aveva percorso 15 chilometri) - E' salito stremato sul natante che lo seguiva ed è scoppiato in lacrime - Aveva già perso una pinna e la gabbia speciale che lo doveva proteggere dai pescicani (Nostro servizio particolare) Mazara del Vallo, 25 sett. Dopo sei ore di strenua lotta il sogno del nuotatore mestrino Paolo Donaggio s'è infranto contro le rabbiose ondate del Canale di Sicilia. Voleva raggiungere Tunisi e consegnare ad Abib Bourghiba tre targhe d'oro (di Paolo VI, del presidente Leone, del municipio di Mazara del Vallo), ma è stato costretto alla resa al nono miglio, cioè dopo una quindicina di chilometri che aveva coperto arrancando con enormi sforzi nel mare forza cinque. Donaggio che ha 34 anni e fa l'elettricista a Milano ave¬ ) otmennonba VI, uo), sa na he do re e ve¬ va voluto intraprendere lo stesso la «traversata dell'amicizia» sebbene le condizioni del mare fossero proibitive già da un paio di giorni. Quando verso le tre di notte, stremato si è fatto aiutare a salire sul motopesca «Mazarpesca III», affittato per sette milioni dagli organizzatori della traversata (gli industriali brianzoli Radaielli e Puricelli), Paolo Donaggio è scoppiato in lacrime fra le braccia del suo allenatore Pippo Longhi. Una volta sul «Mazarpesca III» Donaggio ha implorato gli amici: «Non molliamo ora, aspettiamo un po', vediamo se il mare si pia- cor», ma il comandante del motopesca, il capitano De Santi, è riuscito a convincerlo che non c'era niente da fare perché le condizioni del tempo andavano rapidamente peggiorando. Che la traversata Mazara del Vallo-Tunisi (250 chilometri) fosse un'impresa ardita ! quanto impossibile era stato largamente previsto anche dai pescatori mazaresi che da secoli lottano giorno per giorno nel Canale mettendo a repentaglio la vita. L'atleta aveva previsto di compiere la traversata in 8090 ore ma l'impresa, evidentemente, era nata sotto il segno della sfortuna. Dopo e> ere rinviato la partenza di tre ore e mezzo, Donaggio si tuffava alle 20,30. Ma dopo poche bracciate si rendeva corto che la gabbietta di protezione, dentro la quale l'elettricista nuotava per proteggersi dagli «smeriglio» (gli squali del Mediterraneo) era stata fatta a pezzi dai marosi. Inoltre, appena uscito dal porto, dove almeno cinquemila persone l'avevano applaudito tra il fragoroso saluto delle sirene dei pescherecci, aveva anche perso una pinna. «Non penso di mollare», ha detto oggi nella tarda mattinata Donaggio dopo essere rientrato con l'esausta troupe ! nel porto di Mazara del Vallo, ' ma sono pochi a credere che ritenti l'impresa. Sostenuto da Peppo Longhi ex campione europeo di nuoto pinnato, Donaggio che è sposato e ha due figli, nel 1971, stabilì il suo record personale di resistenza nuotando per 24 ore a Milano nella piscina della Snam. L'anno scorso fu autore di un altro exploit, stavolta fluviale: in 83 ore percorse i 420 chilometri della Pavia-Venezia. Antonio Ravidà