"La Venchi Unica è vitale ha problemi di liquidità"

"La Venchi Unica è vitale ha problemi di liquidità" Dichiarazioni dell'azienda ai sindacalisti "La Venchi Unica è vitale ha problemi di liquidità" Per la restrizione del credito - Chiesto un appoggio alle banche - Polemiche alla Fiat - Incontro alla Regione per la Luna Visconti di Briga I dirigenti della Venchi Unica si sono incontrati ieri con il Consiglio sindacale di fabbrica a cui hanno esposto la situazione dell'azienda, dopo le notizie dei giorni scorsi su difficoltà che starebbe attraversando. «Ai rappresentanti de' lavoratori — ci hanno detto gli esponenti della società — abbiamo fatto un discorso molto aperto». In sintesi essi hanno detto che la vitalità dell'azienda è un dato reale, come lo è il carico di lavoro da smaltire per soddisfare le ordinazioni che affluiscono abbondanti alla fabbrica. Le vendite marciano più del previsto e quindi non esistono contrazioni di mercato. La Venchi Unica ha un solo problema, che è quello della mancanza di liquidità, dovuta alla restrizione dei crediti. Ai sindacalisti i dirigenti hanno ricordato di essers' riuniti venerdì scorso con i rappresentanti di alcune banche, incontro di cui abbiamo riferito su «La Stampa» dell'altro ieri, e di avere chiesto «un sostegno per un'azienda in espansione». Ora si è in attesa di provvedimenti. II Consiglio sindacale di fabbrica è stato anche rassicurato sul pagamento degli stipendi a fine settembre; sarà regolare come di consueto. Circa la liquidazione delle spettanze degli operai, da farsi 11 15 ottobre, i dirigenti della Venchi Unica si sono riservati «una risposta responsabile» nei primi giorni del prossimo mese. Naturalmente dipenderà dall'appoggio che vorranno dare le banche sollecitate dall'azienda. Durante l'incontro 1 rappresentanti della società hanno chiesto la comprensione dei lavoratori augurandosi che l'attività produttiva proceda regolarmente, non essendoci motivo di allarme per il posto di lavoro. Fiat — In previsione di un nuovo incontro sindacati-Fiat, in programma per questa settimana, il Sida ha fatto conoscere il proprio orientamento. «Il colloquio — ha dichiarato il segretario della Fismic-Sida Clementi — non dovrà avere, come il precedente, carattere tecnico-interlocutorio, ma consentire un esame della situazione del lavoro alla Fiat per non permettere all'azienda, con il passare dei giorni, di drammatizzare ulteriormente l problemi produttivi. Nello stesso tempo — ha aggiunto il segretario del Sida — sarebbe grave errore dei sindacati se si lasclasse isolare la questione della crisi incombente dalle prospettive di ripresa del mercato e della produzione, tenuto anche conto del prossimo salone torinese dell'auto con il lancio della 131». Se si agisse diversamente, si farebbero pagare ai lavoratori — sempre secondo il Sida — le difficoltà del momento. «Oggi sul salario, domani con un ricupero padronale sulle conquiste contrattuali che limitano la fatica, l'orario settimanale e migliorano l'ambiente di fabbrica». Per quanto riguarda l'atteggiamento dei sindacati alla Fiat à anche da registrare il programma della Federazione lavoratori metalmeccanici (Cgil, Cisl, UH) che annuncia la «preparazione dì assemblee per discutere sull'organizzazione del lavoro e l'inquadramento unico e per respingere l ricatti sulla crisi che fanno governo c padroni». Luna Visconti di Briga Novarese — L'assessore regionale al Lavoro dottor Conti si è nuovamen- te incontrato con le organizzazioni sindacali per esaminare la situazione dell'azienda. E' stato discusso il piano relativo al primo accordo per una parziale ripresa dell'attività, in seguito ad un contratto di lavoro per conto terzi. «Ciò dovrebbe consentire — informa un comunicato della Regione — l'impiego a turno di tutte le maestranze sino a fine anno. Si tratta — prosegue la nota — di una soluzione meramente contingente, che lascia aperti tutti i problemi avvenire dei lavoratori e quelli del livelli di occupazione». Rilevato come occorra al più presto verificare «la consistenza effettiva di certe soluzioni prospettate dall'azienda», l'assessore Conti continuerà le trattative con la ditta Luna Visconti. «A tal fine si incontrerà nei prossimi giorni con i responsabili della ditta». Bassotto (azienda tessile di Caselle con 200 dipendenti) — I sindacati di categoria della Cisl, Cgil e UH denunciano: «Ancora una volta l responsabili della Bassotto non si sono presentati all'Ufficio de' lavoro, perché non lo ritengane ambiente idoneo per una serena discussione dei problemi aziendali. Le organizzazioni sindacali condannano il comportamento dell'azienda; l'organizzazione feudale del lavoro; la mancanza di pulizia ed igiene, in contrasto con le leggi». Affermano anche che «i dipendenti devono scioperare per ottenere il pagamento delle loro spettanze». I sindacati tessili hanno deciso di «intensificare la lotta ed tnvestlre l'opinione pubblica con li ricorso al Comune di Caselle ed v.na assemblea aperta». Aumenti delle tariffe — Il Sida dichiara perplessità per la «posizione dei sindacati unitari torinesi, che tendono a far assumere al lavoratori un Impegno di "dtsobbedlenza civile" contro il rincaro delle tariffe pubbliche». In merito il Sida afferma: «Alla resa del conti ciò è una dolorosa ammissione di debolezza del sindacato, il quale, dopo quattro anni di lotta per ti consolidamento della sua presenza e del suo potere nelle strutture delle società, non riesce ad offrire al lavoratori altra alternativa che la rivolta contro l'orga nlzzazione dei servizi, il che costituisce una comoda copertura delle responsabilità del padronato, al quale sono da addebitarsi gran parte dei guasti di cui soffre la nostra economia».

Persone citate: Bassotto, Visconti

Luoghi citati: Briga Novarese, Comune Di Caselle