L'uragano in Honduras Si parla di 7000 morti

L'uragano in Honduras Si parla di 7000 morti L'uragano in Honduras Si parla di 7000 morti Tegucigalpa, 21 settembre. Ha assunto dimensioni terrificanti il bilancio delle vittime e dei danni provocati nell'Honduras settentrionale, particolarmente lungo la costra atlantica, dal catastrofico passaggio dell'uragano Fifi: le autorità calcolano tra i 7000 e gli 8000 i morti nelle alluvioni e nelle frane causate dall'uragano. Le notizie più sconvolgenti giungono da Choloma, un centro di 6000 abitanti pressoché annientato da una serie di ondate di piena. La polizia di quel centro ha riferito che i corsi d'acqua, il cui livello sta ora lentamente scemando, rigurgitano di cadaveri. Centinaia ne sono stati scoperti che galleggiavano sulle acque mentre altri sono stati trovati fra le macerie. Fino alla prima mattinata, nella sola Choloma erano stati recuperati circa 1500 cadaveri, ma le squadre di soccorso hanno comunicato via radio che i calcoli fissano tra i tremila e i quattromila i morti in quella località. Il colonnello Eduardo Andino, coordinatore del comitatonazionale di emergenza del- modesta l'Honduras, nell'informare i giornalisti sugli ultimi drammatici sviluppi della situazione, ha detto che il 60 per cento degli abitanti di Choloma, un centro agricolo presso la costa nordoccidentale, sono stati sorpresi e presumibilmente uccisi da paurose muraglie d'acqua abbattutesi a più riprese sull'abitato. Adesso, col riemergere dei resti delle vittime, le autorità si trovano a dover affrontare insieme il problema del recupero dei cadaveri e quello della situazione igienico-sanitaria. Esiste un concreto timore di epidemie e in alcune zone si è deciso di far bruciare i cadaveri. Il terribile «Fifi» aveva lasciato l'Honduras ieri dopo aver toccato anche Nicaragua, Costarica, Guatemala e Salvador. Ma è stato nell'Honduras che il «mostro» ha scaricato il massimo della violenza, con venti alla veloci-] tà di 220 chilometri orari. Spostandosi verso il Nord, l'uragano ha perduto a mano a mano di violenza e nel raggiungere il Messico meridionale si è ridotto al livello di tempesta tropicale. (Ap/