Le aziende "minori" chiedono più denaro

Le aziende "minori" chiedono più denaro Si esaurisce ia liquidità Le aziende "minori" chiedono più denaro Le richieste del Consiglio piccola industria Roma, 20 settembre. Radiocor) Il precipitare della situazione creditizia, la caduta degli ordinativi c una graduale perdita di competitività dei prodotti sui mercati esteri, sono i problemi che colpiscono in maniera più pesante le piccole aziende. Lo ha rilevato il Consiglio centrale per la piccola industria riunitosi sotto la presidenza di Nicola Resta. La liquidità delle aziende — è stato rilevato — si sta esaurendo sia per l'aumento degli impegni finanziari derivanti dalla lievitazione dei costi dei vari fattori produttivi, sia per il blocco totale del credito, sia infine per l'accorciamento dei termini di pagamento delle aziende fornitrici e l'allungamento di quelli delle aziende clienti, specie quelli a partecipazione statale. Il consiglio centrale della piccola industria — riferisce un comunicato della Confindustria — chiede quindi il ripristino di condizioni e termini di pagamento che evitino alle piccole aziende di essere strette in una morsa di carenza di liquidità tra fornitori e clienti. L'allentamento controlla¬ to della stretta creditizia da realizzarsi elevando il limile degli affidamenti assoggettati al contingentamento (almeno a favore delle attività stagionali connesse alla agricoltura) ed escludendo dalle limitazioni gli affidamenti concessi per operazioni di esportazione è un'altra richiesta del Consiglio. Sulla riammissione allo sconto, da parte delle banche, della carta commerciale, relativa ad operazioni sul mercato interno e nel caso di crediti derivanti da forniture ad aziende a partecipazione statale, viene chiesta la possibilità di un loro smobilizzo preferenziale presso le banche Iri. La piccola industria chiede inoltre il pronto utilizzo delle disponibilità già esistenti per il pagamento dei rimborsi Ige ed Iva, consentendo in via prioritaria la liquidazione degli importi fino ad 80 milioni e la ripresa, per tutto il territorio nazionale, dei finanziamenti a medio termine che consentano nuovi investimenti indispensabili per recuperare, con adeguate innovazioni tecnologiche, la capacità competitiva dei prodotti italiani.

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