Interrogati quattro partecipanti al convegno nella villa di Varese

Interrogati quattro partecipanti al convegno nella villa di Varese Trame nere, l'inchiesta condotta dal giudice Violante Interrogati quattro partecipanti al convegno nella villa di Varese Sono l'ardi. Mozzoni, marito di Giulia Crespi, Edoardo Visconti di Modrone, l'avv. Bergamasco e il dott. Jacini: "Non si parlò di complotti; fu uno scambio d'idee sulla situazione" Il giudice istruttore dott. Violante e il sostituto procuratore dott. Pochettino si sono occupati ieri pomeriggio, con l'interrogatorio di quattro importanti testimoni, dell'ormai famosa riunione di ex partigiani, tra cui Edgardo Sogno, avvenuta il 30 maggio 1970 nella villa Mozzoni di Varese, nel corso della quale si sarebbe discusso di un progetto per la Repubblica presidenziale. Su questa riunione si è scritto tanto, si sono fatte supposizioni a non finire, sono giunte dai vari partecipanti smentite più o meno decise. I quattro testi sono: l'architetto Guglielmo Mozzoni, marito di Maria Giulia Crespi, ex proprietaria del Corriere della Sera; l'industriale farmaceutico Edoardo Visconti di Modrone, cugino del regista Luchino; l'avv. Dino Bergamasco, fratello del senatore liberale, e il professionista dott. Filippo Jacini. La sera del 30 maggio '70 i quattro si trovarono nello studio dell'aw. Bergamasco e di qui si trasferirono nella villa Mozzoni, a Varese, dove li raggiunse un'altra ventina di persone: esponenti dei partiti liberale, democristiano, repubblicano, comandanti di alcune formazioni partigiane piemontesi, il direttore di un giornale, un magistrato ed altri. Di che cosa si parlò? I quattro hanno ripetuto al magistrato il contenuto di una loro lettera ai giornali. « Vi fu uno scambio di idee sulla situazione politica del momento con consensi e dissensi. Non si parlò di complotto, certamente. Unanimi furono però il riconoscimento dello stato di crescente inquietudine del Paese e la convinzione che incombesse proprio a chi aveva partecipato alla Resistenza e non era propenso ad alcuna soluzione totalitaria, it dovere di fare il possibile per creare un clima di concordia tra i partiti democratici, che permettesse la realizzazione di serie riforme e che evitasse o almeno attenuasse i guai economici poi sopravvenuti ». Nell'ufficio del dott. Violante è entrato per primo l'architetto Mozzoni, il quale ne è uscito due ore dopo, alle 18,10. Dopo di lui è stato sentito Edoardo Visconti di Modrone, quindi Jacini e l'avv. Bergamasco. I quattro erano giunti da Milano con un avvocato, che ha atteso nel corridoio dell'Ufficio Istruzione, fino a tarda sera, il termine delle deposizioni. Non hanno rilasciato dichiarazioni, non hanno voluto neppure dire il proprio nome. « Quando tutto sarà finito — ha detto Vi- ». è o ue di iio n rfilare do i- sconti — parleremo ». Un cronista gli ha fatto notare che l'inchiesta durerà ancora parecchio, forse un anno. Ha ribattuto: « Aspetteremo con pazienza, poi usciremo dal riserbo ». Un altro cronista ha insistito: « Siete stati convocati per riferire su circostanze e fatti precisi ». « Che siano fatti precisi, lo dite voi » ha risposto uno dei testi. Secondo l'accusa alla prima riu nione nella "villa dì" Varese "ne ! fratelli Piovano, Dagasso, Fasciola e Veziano. Giovedì sera, nel ristorante Nazionale di Rivoli, qualcuno avrebbe visto, seduto a un tavolo, Edgardo Sogno. Il proprietario , del locale, Giuseppe Daino, smena-1 tisce. „ Vavrei certamente ricono21 scjU(0 a-a;;c fotografie pubblicate p- sul giornale Non è stato qui » ia EPPure chi l'ha incontrato "iuia ra che era lui S. ro. ue rsi tà asura tanmla coati orp seguì un'altra, il 27 settembre dello stesso anno. L'arch. Mozzoni, anche a nome dei suoi amici, ha già smentito la notizia: « Ce ne fu una sola, il 30 maggio, e basta », Ha smentito anche che nella villa fossero presenti degli americani, e che siano stati scambiati degli assegni. E Mauri, e Mautino. I due comandanti partigiani, che il giudice Violante ha già interrogato come indiziati di cospirazione politica, hanno negato recisamente di aver preso parte alla riunione. Altri partecipanti, invece, sosten gono di averli visti. A questo ; punto cominciano le supposizioni, I i vuoti di memoria, le incertezze. ; Va ricordato che il Comitato di | resistenza democratica, sorto nel j '70, e dal quale Mozzoni, Jaci- ! ni, Bergamasco e Visconti si so- i no successivamente allontanati, j svolse un'intensa attività pubbli- j ca, prima con un convegno a | Bologna, poi con comizi all'O- j deon di Milano (e a Torino in ! occasione della campagna eletto- ' rale del '72), con un convegno a Firenze, eccetera. E' probabile ' che qualcuno confonda le date, j Con questa ricostruzione dei ' fatti sul fiilo della memoria, : rò- j n nchiesta del iudici violante é oni D„„i,-tn_. „_ r.™^i ! via \ to Pochettino va avanti. Lunedi saranno sentiti, come testi, i cinque personaggi del « giallo del fi- quadro » Ul presunto Raffaello il'^ avrebbe £ o- ; nanzlare le trame eversive): i a-1 30 el al ca I o- o Guglielmo Mozzoni e Visconti di Modrone interrogati

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Milano, Rivoli, Torino, Varese