Sono in buona salute i due "brigatisti,, Curcio legge, Franceschini studia sodo

Sono in buona salute i due "brigatisti,, Curcio legge, Franceschini studia sodo Sono in buona salute i due "brigatisti,, Curcio legge, Franceschini studia sodo Negativa la perizia medico-legale sugli arrestati ordinata dal giudice - "Non esiste conflitto tra le procure di Torino e Milano", dice il dott. Caselli Renato Curcio, il « capo carismatico » delle Brigate rosse, catturato l'otto settembre scorso assieme a Renato Franceschini alle porte di Torino, è in buona salute. Passa le lunghe ore di inazione forzata nel carcere di Novara leggendo la Storia d'Italia di Federico Chabod. La perizia medico-legale ordinata dal magistrato torinese che conduce l'inchiesta, il giudice Caselli, sembra si sia conclusa con un attestato di buona salute sia per Renato Curcio sia per Alberto Franceschini. (Quest'ultimo, quando fu catturato oppose resistenza ai carabinieri). Resta comunque da chiarire il motivo per cui è stata ordinata la perizia, anche se l'ipotesi più valida è quella che li giudice abbia voluto cautelarsi per eventuali azioni che i due imputati potrebbero decidere in futuro. Alberto Franceschini, che passa il tempo preparando la tesi di laurea in ingegneria, viene trasferito oggi a Reggio Emilia, dove dovrà rispondere al magistrato sulla sua presunta partecipazione a una rapina. Dovrebbe quindi far ritorno al carcere di Cuneo. Prima della fine settimana i due brigatisti dovrebbero subire altri interrogatori e alcuni con- fronti ritenuti molto importanti. o i e e l e r , a o i . a i e i i e - II primo colloquio del giudice con i due imputati, come è noto, è stato punteggia'o da lunghi silenzi e da dichiarazioni del tipo: « Sono un detenuto politico e non intendo rispondere ad alcuna domanda ». Ma sembra, anche se il giudice non conferma, che alle precise contestazioni del magistrato in merito ad alcuni indizi e prove per i rapimenti del dirigente Fiat Amerio e del sindacalista Labate, i due brigatisti abbiano dovuto rispondere. Il giudice Caselli, pur ammettendo l'importanza della loro cattura, respinge fermamente l'opinione che l'organizzazione estremista sia ormai alle corde. Gli ultimi volantini che accusano padre Leone (il frate guerrigliero che potrebbe aver fatto da intermediario nel rapimento Sossi, tendendo la trappola per la cattura dei due brigatisti) sembrano dare ragione al magistrato. A proposito dei presunti conflitti di competenza che si sta- rebbero delineando tra le Procure di Milano, Torino ed eventualmente di Padova, Caselli ha riconfermato che « non vi sarà mai un conflitto, per la semplice ragione che i guidici torinesi, quelli milanesi e padovani lavorano di comune accordo. Se domani si ponesse il problema della com . ; petenza il processo passerebbe in j ganizzazione » un'altra città. Tutto qui ». Attualmente la competenza del magistrato torinese è indiscussa. Il reato più grave nell'inchiesta delle Brigate rosse è quello delle lesioni gravi procurate a Sossi. Dalla procura di Genova la competenza è passata alla procura di Torino, come ha stabilito la Corte di Cassazione. « Questo non impedisce ai giudici milanesi di portare avanti indagini parallele sulle Brigate rosse per fatti av venuti nella toro città », ha detto il magistrato. Non è stato ancora esaminato il materiale sequestrato in una villa alla periferia di Sassari, dove sarebbe stata localizzata un'al¬ tra prigione del popolo. La per- quisizione è stata ordinata da To- rino « non tanto per individuare una base delle Brigate rosse — conclude il giudice Caselli — quanto piuttosto nella speranza di trovare documenti e altro ma- teriale compromettente per l'or- Vaccinazione anticolera — L am-bulatorio di via Giulio cessa oggi di funzionare. Da lunedi gli interessati (addetti alla preparazione di cibi e bevande) debbono rivolgersi in via Santa Chiara 11 dalle 8,15 alle 15. E' consigliata l'iniezione di richiamo ogni sei mesi.